Originariamente Scritto da
Demi Romeo
secondo me PD e PRC sono equidistanti dal PS!
il PS ha una linea politica specifica, storicamente e geograficamente affermatosi, perciò è degna di autonomia nel panorama italiano.
il PS è l'unica realtà riformista e laica oggi presente nella penisola, lungi da considerare laico (ma pure riformista) il PD e riformista PRC!
hai giustamente sottolineato la coesione della sinistra socialista e comunista in merito ai temi etici e ai diritti civili.
al di là delle diatribe comuni fra socialisti e comunisti, tendenzialmente la linea etica e laica si è rivolta alla società non in modo politico, ma semplicemente in condivisione di vedute fra le due fazioni.
l'abbiamo visto negli anni '70 con il divorzio e l'aborto.
oggi, indipendentemente da determinate questioni, esistono contrapposizioni forti su tematiche fondamentali.
i partiti socialisti in genere si sono evoluti in senso interclassista; hanno accettato il capitalismo con la riserva di poterlo riformare in senso sociale; si mostrano aperti a talune risposte liberali, anche sul piano del Lavoro e del Welfare; sviluppano politiche ambientaliste piuttosto permissive.
pongo alcuni esempi pratici:
- il PS sostiene il cammino normativo del Trattato di Lisbona, PRC no!
- il PS è a favore della flessibilità del lavoro, salvo una regolamentazione a sostegno dei lavoratori "atipici" attraverso strumenti di protezione sociale, di formazione sul posto e di reinserimento nel mercato del lavoro.
si garantisce l'equiparazione di diritto tra lavoratori stabili e a tempo determinato (contribuiti ai fini pensionistici, indennità di disoccupazione, buono formativo, periodo di malattia, maternità e il relativo "congelamento" del contratto).
la visione di PRC è piuttosto abrogazionista e non riformista in questo senso.
- le politiche ambientali del PS sono permissive nei confronti del nucleare (con l'attenta rivalutazione del suo uso civile) e delle grandi infrastrutture come la TAV.
impegno ovviamente a incentivare le fonti rinnovabili.
PRC, in linea coi Verdi, è abbastanza integralista in questione.
- in politica economica il PS rileva la necessità di liberalizzare determinati settori e di superare i monopoli dove possibile.
PRC è contraria a tutto ciò, anzi rivendica le nazionalizzazioni con conseguente incremento della spesa pubblica.
- il PS mira a riformare la seconda parte della Costituzione in merito alle istituzione e al loro funzionamento.
mira pure a riformare l'amministrazione della giustizia, soprattutto civile.
PRC mi sembra scettica in materia.
questi sono i primi che mi vengono in mente...
credo che una Sinistra di governo, per essere tale indipendentemente dai singoli partiti, debba obbligatoriamente riflettere sulle ragioni delle proprie politiche e fare i conti con la realtà sociale ed economica del terzo millennio in modo pragmatico, mettendo da parte gli impianti dottrinali, ma pur sempre forti dei propri valori e delle linee guida dell'agire politico.