ROMA - Anche alcune partite di mangime destinato ai bovini irlandesi sarebbero state contaminate dalla diossina. Lo ha detto all'ANSA il sottosegretario al Welfare Francesca Martini dopo aver ricevuto nel pomeriggio una segnalazione. Gli esperti del ministero non sanno ancora se vi sia stata contaminazione della carne bovina e dunque non c'e' motivo di allarme, ma ''per precauzione'' si stanno allargando i controlli nel nostro paese a titolo conoscitivo, a garanzia dei consumatori, in attesa che l'Irlanda prenda eventuali ulteriori provvedimenti.
Il sottosegretario Martini ha detto inoltre che oggi e' in corso a Bruxelles una riunione dei referenti veterinari degli Stati membri per fare il punto della situazione. ''Quanto alla fonte della contaminazione del mangime - ha detto Martini - e' stato accertato che che la diossina proveniva da olii industriali finiti in una macchina utilizzata per asciugare il mangime. Vista l'esigua quantita' di carne suina importata il rischio per il nostro paese e' limitato''. ''Proporro' all'Ue - ha detto il sottosegretario - l'etichettatura di tutte le carni per garantire la tracciabilita' dei prodotti''.
Continuano alle frontiere ,coordinati dal ministero del Welfare, i controlli da parte degli Uvac (gli uffici veterinari per le competenze comunitarie) sulle partite di carne suina alla diossina eventualmente entrate in Italia provenienti dall'Irlanda. Entro la giornata si potrebbero avere già i primi dati sull'eventuale presenza di alimenti, anche se gli esperti ricordano che l'importazione di questi prodotti dall'Irlanda è modesta. Dopo l'allerta rapida lanciata ieri dall'Ue, sono scattate le misure di controllo disposte dalla direzione della sicurezza alimentare del ministero del Welfare: sono al lavoro carabinieri dei Nas e Regioni per identificare e mettere in sicurezza le partite di carne di maiale sospetta; in un secondo momento si deciderà se distruggere la carne o sottoporla ad analisi.
Si precisa l'allerta lanciata dall'Ue sulla carne di maiale irlandese potenzialmente contaminata alla diossina, esportata da Dublino dal primo settembre scorso. Al momento, coinvolti nella vicenda diossina ci sono, oltre all'Irlanda paese esportatore, altri dodici partner comunitari a cui si aggiungono nove paesi extra-Ue, secondo quanto hanno indicato all'Ansa fonti della Commissione europea. Tra i Paesi membri dell'Ue anche l'Italia ha importato carne suina dall'Irlanda ma per quantitativi definiti modesti, mentre tra i Paesi terzi il Giappone ha annunciato di aver chiuso le frontiere alle importazioni di carne suina irlandese "a titolo precauzionale". La situazione è comunque in evoluzione in quanto - precisano le fonti - solo nel pomeriggio di oggi le autorità sanitarie di Dublino contatteranno in video-conferenza tutti i partner interessati per comunicare loro informazioni più precise sui quantitativi esportati e la loro destinazione. La stessa commissaria europea alla sanità Androulla Vassiliou farà oggi il punto con la stampa sull'evoluzione dell'allerta europea.
"Massima attenzione da parte degli uffici centrali e periferici ma il rischio è molto modesto". Così il direttore della sicurezza alimentare del ministero del Welfare Silvio Borrello sintetizza la situazione ad una prima valutazione dei controlli partiti da ieri sulla carne di maiale irlandese contaminata alla diossina. "Abbiamo avuto la segnalazione di alcune partite di maiale irlandese arrivate in Italia - ha detto - ma stiamo verificando i dati con quelli dei nostri uffici e nel pomeriggio potremo avere qualcosa di certo".
I controlli sulle carni di maiale contaminate da diossina importate dall'Irlanda sono in atto e "al momento non c'è stata alcuna segnalazione". Lo riferisce il segretario nazionale del Sindacato Italiano Veterinari di Medicina Pubblica (Sivemp), Aldo Grasselli, per il quale "la situazione è sotto controllo". L'esperto ha rilevato che "tutte le importazioni in arrivo dall'Irlanda sono controllate e al momento l'evoluzione della situazione è tranquilla".
COMMISSIONE CAMERA,URGE ETICHETTATURA
"E' l'etichettatura il miglior meccanismo di tutela per la salute del consumatore": lo sottolinea in una nota il presidente della commissione Agricoltura della Camera dei deputati, Paolo Russo, a proposito dell'allarme generato dalla carne irlandese alla diossina. "Certificare l'origine degli alimenti attraverso un sistema che chiarisca così qualità e metodi di lavorazione - ha spiegato il parlamentare - contribuirà certamente a scongiurare pericolose psicosi e soprattutto rischi reali". Secondo Russo però "a tutto questo bisognerà affiancare una politica che incrementi il valore del lavoro degli allevatori, favorendo l'aumento delle quantità dei capi ed il miglioramento delle performances produttive. Le strategie di rilancio a favore delle eccellenze del nostro Paese, tra le quali un posto d'onore spetta sicuramente agli allevatori, rappresentano - ha concluso il presidente della commissione Agricoltura - il migliore viatico per la tutela della nostra salute".