Originariamente Scritto da
Nordreich
Ciao a tutti.
Oggi vi pongo un mio pensiero e una mia idea su ciò che è il razzismo.
Personalmente non mi ritengo razzista (nel senso attribuito al termine oggi) ma non posso non constatatre che il razzismo altro non è che un fenomeno del tutto naturale. Il "razzismo" è quel sentimento che c'è in ogni organismo vivente per il quale esso attacca il diverso, l'elemento estraneo al suo spazio vitale. Vi pongo un banalissimo esempio: se io metto un pesciolino rosso in una vaschetta e metto insieme a lui un pesciolino di un altra razza noterò che dopo un pò di tempo i due non andranno d'accordo e lotteranno in modo che tra i due ne sopravviva uno solo.
Lo stesso accade per gli esseri umani: se un negro viene in Europa incontrerà ostilità da parte della popolazione autoctona, perché esso è diverso è razzialmente non compatibile con il territorio in cui si è andata a stanziare.
La natura ha programmato tutte le specie animali (nei vegetali non mi pare esserci nessun comportamento del genere) in modo che esse difendino il proprio territorio da elementi estranei, la natura ha donato agli animali l'istinto territoriale, ciò che porta a voler difendere il proprio spazio vitale; la natura non lascia nulla al caso, se ha fatto ciò un motivo c'è.
Ciò è scientificamente provato. Basta guardare un comune documentario su un qualche animale. Chi di noi non lo ha mai fatto? Chi di noi non ha mai sentito degli animali che lottano per il preservare il proprio territorio da minacce estranee?
Non c'è da stupirsi che il bianco provi risentimento nei confronti del negro stanziatosi nel suo territorio, è semplicemente il meccanismo che la natura ha voluto che entra in gioco.
Importare masse di allogeni in territori estranei (siano essi negri in Europa o bianchi in Afrika è uguale, non cambia) è un comportamento assai sbagliato oltre che in conflitto con ciò che Madre Natura ha deciso. E sappiamo bene cosa fa la natura quando qualcosa non va...
Questo è quanto... commentate.