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    Predefinito Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito: Congresso 2009

    Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito: giovedì 11 dicembre si aprono a Bruxelles i lavori del Consiglio Generale

    http://www.radicali.it/view.php?id=133639
    Roma-Bruxelles, 10 dicembre 2008

    I lavori del Consiglio Generale del Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e Transpartito si apriranno sotto il patrocinio del Gruppo Liberale e democratico (ALDE) e degli Eurodeputati Radicali giovedì 11 alle ore 15 e si concluderanno sabato 13 dicembre alle ore 13 a Bruxelles presso la sede del Parlamento Europeo (Room JAN 04Q1).





    Le tre proposte indicate da Marco Pannella per i lavori del CG sono:




    1) Messa sotto accusa di George W. Bush (anche da parte della Comunità internazionale) per aver scatenato il 19/20 marzo 2003 la guerra in Iraq per impedirne la liberazione pacifica dal dittatore Saddam ormai prossima con la sua accettazione dell'esilio.





    2) Per oltre mezzo secolo il Dalai Lama ha risposto con la nonviolenza all'occupazione violenta del proprio Paese da parte della Cina. Da molti anni il Dalai Lama ha rinunciato alla lotta per l'indipendenza e proposto alla Cina un accordo per assicurare, con la concessione di uno Statuto autonomo per il Tibet, l'effettiva possibilità di esercitare i diritti umani e civili per il suo popolo;Il NVRPtt proporrà alla Comunità Internazionale, nelle forme che si riveleranno possibili ed adeguate, di accertare la verità sui negoziati, sulle proposte tibetane, su quelle attuali e non solamente su quelle del passato.



    3) Il Prntt proporrà che siano esponenti di Movimenti di resistenze nazionali in Cina che scelgano l'obiettivo democratico e nonviolento per i proprio popoli nel quadro di Statuti di Autonomia, di costituirsi in Comitati di Informazione e di Coordinamento all'interno della galassia Radicale. Analoga iniziativa può configurarsi anche per l'area del Sud-Est Asiatico fra movimenti di resistenza ai regimi antidemocratici o autoritari.



    Ai lavori hanno assicurato la presenza personalità politiche italiane ed europee oltre a rappresenti di Ong internazionali provenienti da vari paesi del mondo. I lavori prevedono, tra gli altri, gli interventi di

    - Graham Watson, Presidente del Gruppo Alde al Parlamento Europeo;

    - Marco Cappato , deputato europeo radicale, Vice Presidente del Senato del Prntt,

    - Antonio Tajani, Commissario europeo Trasporti;

    - Emma Bonino, Vice Presidente del Senato

    - Kelsang Gyaltsen, inviato spciale del Dalai Lama per i negoziati con la Cina;

    - Marco Pannella, deputato europeo radicale, Presidente del Senato del Prntt;

    - Annemie Neyts-Uyttebroeck, presidente ELDR





    Ai lavori parteciperanno tra gli altri: Pandelli Majko, ex Primo Ministro di Albania; Kok Ksor, Rappresentante dei Montagnard; Whi Wei Jingsheng, dissidente cinese, Premio Shackarov del Parlamento europeo; una delegazione dall'Iraq composta da Ms. Safia AlSouhalis, membro del parlamento iracheno, Bahktiar Amin, ex Ministro dei diritti umani e Mr. Adnan Mufti, Presidente del parlamento del Kurdistan iracheno; una delegazione dalla Turchia composta da Mensur Agkun, direttore della fondazione turca Tesev, e Sylvia Tyriaki, rappresentante della Fondazione Tesev; alcuni professori universitari olandesi, Mr. Marcel Brus, Theo van den Hoogen e Wybe Douma e dall'Africa Rahim Kamara, Sierra Leone e Antony Kuria, Kenia.. Saranno anche rappresentate molte Ong che si battono per i diritti umani nel mondo.



    E' altresì prevista la partecipazione del Presidente del Prntt Sergio Stanzani, della Segretaria, del Presidente e del Tesoriere di Radicali Italiani Antonella Casu, Bruno Mellano e Michele De Lucia, del Segretario di Nessuno Tocchi Caino Sergio D'Elia, dei parlamentari radicali Rita Bernardini, Elisabetta Zamparutti, Maurizio Turco, Marco Beltrandi, Matteo Mecacci, Maria Antonietta Farina Coscioni e Marco Perduca con gli iscritti al Prntt Benedetto della Vedova, Alfonso Pecoraro Scanio e la parlamentare Adriana Poli Bortone.







    Per info:

    Roma 06-68979250

    Bruxelles 00322-2845120

  2. #2
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    Consiglio Generale Pr e convegno al Parlamento Europeo sul tema: "Un Satyagraha per la legalità e lo stato di diritto"


    Bruxelles, 11 dicembre 2008

    Oggi Rapporto sui negoziati con Pechino da parte di Kelsang Gyaltsen, uno dei due negoziatori ufficiali dei Tibetani. Il Vice Presidente della Commissione europea Antonio Tajani prenderà la parola domani venerdì alle 9.45 circa.



    Al convegno, patrocinato dall'ALDE e dai Parlamentari radicali al PE, sul tema "Un Satyagraha per la legalità e lo Stato di diritto", e al Consiglio Generale del Partito Radicale NV.t.t. sono confermate le presenze parlamentari preannunciate asiatiche, mediorientali, africane ed europee. I lavori inizieranno alle 15, con l'insediamento della Presidenza e la decisione sull'ordine dei lavori.

    Si conferma l'importante relazione pubblica sui negoziati fra Tibetani e Cinesi svoltisi a Pechino, avendo il Dalai Lama inviato al convegno Kelsang Gyaltsen, uno dei due negoziatori ufficiali dei Tibetani; presumibilmente verso le 16.30.

    Si conferma ugualmente l'intervento del Vice Presidente della Commissione Antonio Tajani, venerdì mattina verso le ore 9.45. Lo scorso anno era intervenuto Franco Frattini, allora Vice Presidente della Commissione.

    Interverrà anche Monica Frassoni, Presidente del Gruppo dei Verdi al P.E.

    Prenderà la parola anche il Premio Sakharov Wei Jingsheng, uno dei promotori delle manifestazioni di Piazza Tienammen, per questo incarcerato per 18 anni.

  3. #3
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    Bruxelles: aperti i lavori del Consiglio Generale del Partito Radicale


    11 dicembre 2008

    Presenti rappresentanti del dissenso democratico Cinese, l'Inviato Speciale del Dalai Lama per i negoziati con Pechino, oltre che parlamentari iracheni, asiatici, africani ed europei e di Ong internazionali che si battono per i diritti umani.

    Si sono aperti oggi a Bruxelles presso la Sede del Parlamento europeo i lavori del Consiglio Generale del Partito Radicale NVtt sotto il patronato del Gruppo ALDE e degli eurodeputati Radicali Marco Cappato e Marco Pannella.

    Dopo un minuto di silenzio per le vittime dei terrorismi delle dittature, Marco Pannella ha aperto i lavori, introducendo l'Inviato Speciale di Sua Santità il Dalai Lama Kelsang GYALTSEN, che ha illustrato gli esiti e lo stallo dei negoziati con Pechino per un'autentica autonomia per il Tibet. Sono intervenuti tra gli altri, il Presidente del Parlamento del Kurdistan Iracheno Adnan al Mufti ed Anthony Kuria della Commissione Diritti Umani del Kenya, l'eurodeputata Renate Weber e Monica Frassoni, Presidente del Gruppo dei Verdi al PE.

    Nella giornata di domani venerdì 12 dicembre, alle 9.45 circa interverrà il Vice Presidente della Commissione Antonio Tajani, mentre la relazione di Marco Pannella è prevista per le ore 11. Emma Bonino prenderà la parola in giornata.

    I lavori sono trasmessi in diretta sia da Radio Radicale, sia via Internet in audio-video sul sito www.radioradicale.it

  4. #4
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    Guantanamo: Radicali, si prenda in considerazione la sollecitazione portoghese di garantire assistenza ai detenuti, compresi gli uiguri


    Roma, 15 dicembre 2008



    In seguito alla notizia, riportata da diversi organi di stampa, della disponibilità - espressa dal Ministro degli Esteri Amado - del governo portoghese a concedere il diritto di asilo ad alcuni detenuti che provengono dal centro da Guantanamo, i senatori radicali eletti nelle liste PD Marco Perduca e Donatella Poretti hanno presentato un’interrogazione parlamentare per chiedere al Ministro degli Esteri se l’Italia abbia ricevuto tale invito e se abbia intenzione di seguire la sollecitazione portoghese, impegnandosi a garantire diritto d’asilo, o protezione umanitaria, ad alcuni dei casi maggiormente critici tra i quali quelli di alcuni Uiguri, detenuti di Guantanamo. I membri della minoranza uigura rischiano di subire persecuzioni dal governo di Pechino nell’ipotesi del rimpatrio in terra cinese. I senatori radicali domandano inoltre al Ministro Frattini se l’Italia non ritenga di dover investire il consiglio europeo e la Commissione del problema, di modo da rendere la soluzione del problema Guantanamo una soluzione “europea”.

    In allegato e di seguito il testo dell’interrogazione


    INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
    dei Senatori Marco Perduca e Donatella Poretti

    Al Ministro degli Affari Esteri,

    Premesso che nel programma del Presidente eletto Barack Obama è esplicitata l’intenzione di voler chiudere il centro di detenzione di Guantanamo sull’isola di Cuba. Tenendo presente che negli anni scorsi si sia già presentata la necessità di trovare una adeguata collocazione per alcuni dei circa 250 detenuti che si trovano presso quella struttura.

    Secondo diversi organi di stampa scritta e radio televisiva in occasione del 60esimo anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani sarebbe emersa, per voce del Ministro degli esteri Amado, la disponibilità del Governo portoghese di concedere il diritto di asilo ad alcuni detenuti che provengono dal centro da Guantanamo.

    Considerando che il consulente legale del Segretario di Stato statunitense, Jonh Bellinger, ha dichiarato che si tratta della prima apertura da parte di un paese europeo di dialogo nella ricerca di una soluzione alla questione dei detenuti di Guantanamo salutandola come un segnale molto positivo.

    Notando come il Governo del Portogallo abbia già invitato gli altri paesi, membri dell’Unione europea, a seguire tale linea di accoglienza per aiutare il governo statunitense ad accelerare la chiusura della struttura in questione.

    Conoscendo da mesi la situazioni di alcuni dei detenuti e in particolare quella relative al destino di una ventina di Uiguri, un’etnia perseguitata dal Governo di Pechino, ai quali nessun paese, Cina a parte, vuole dare ospitalità. Essendo chiaro che se essi dovessero essere rimpatriati in Cina verrebbero di nuovo accusati di attività terroristiche poiché di un gruppo etnico che per anni è stato al centro di campagne di fabbricazioni e manipolazione di informazione per imputare loro una serie di atti di violenza a sostegno dell’ indipendenza della Regione nord-occidentale cinese dello Xinjiang.

    Ricordando come da anni gli Uiguri abbiano fatto pubblica dichiarazione di pratica nonviolenta tanto che la leader in esilio di tale minoranza, Rebya Kadeer, è iscritta al Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e Transpartito dal 2005.

    si chiede se il Ministro degli Esteri
    - se l’Italia sia stara raggiunta dall’invito portoghese e se abbia intenzione di seguire la sollecitazione fatta dallo stesso, garantendo diritto d’asilo, o protezione umanitaria ad alcuni degli casi maggiormente critici tra i quali alcuni degli Uiguri, detenuti di Guantanamo e che, se rimpatriati in Cina, rischiano di subire persecuzioni dal governo di provenienza.
    - se l’Italia non ritenga di dover investire il consiglio europeo e la Commissione del problema di modo da rendere la soluzione del problema Guantanamo una soluzione “europea”.

  5. #5
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    Provincia di Roma, Iervolino: Approvata la mozione per la Moratoria Universale sulla pena di morte anche per Tareq Aziz


    Roma, 18 dicembre 2008
    • Dichiarazione di Massimiliano Iervolino delagato ai diritti umani per la Provincia di Roma:

    Il consiglio provinciale di Roma ha votato all’unanimità la mozione a favore della Moratoria Universale sulla pena di morte anche per Tareq Aziz. Segue il testo del documento votato oggi:

    Mozione

    Oggetto: processo e prevedibile condanna alla pena capitale per Tareq Aziz.


    Premesso

    che in Iraq è in corso un processo il cui più prevedibile epilogo sarà la condanna a morte dell’ex ministro iracheno Tareq Aziz, numero 2 del regime guidato per decenni da Saddam Hussein;

    che nel processo sono state negate all’imputato le fondamentali garanzie processuali, tanto che egli non dispone di un collegio di difesa in quanto il suo avvocato iracheno ha abbandonato il paese per paura di essere assassinato ed è stato impedito di esercitarne la difesa ad avvocati stranieri che si erano resi disponibili;


    Considerato

    che dai documenti de-secretati dal Governo spagnolo (El Pais del 27.9.07) emerge che un’alternativa alla guerra in Iraq era possibile; l’esilio di Saddam Hussein, infatti, non costituiva più un’auspicabile prospettiva, ma stava per diventare realtà, come confermato da colloqui intercorsi tra l’ex premier spagnolo Jose’ Aznar e il Presidente degli Stati Uniti George Bush in cui si evince che il dittatore stava per accettarlo e questo avrebbe consentito di scongiurare la guerra in Iraq;

    che, pertanto, appare di fondamentale importanza garantire la vita ad un testimone chiave per aiutare nella ricostruzione della verità storica sulle responsabilità del regime e sugli accadimenti che hanno caratterizzato la storia irachena fino alla guerra;

    che, sentenziando la morte di un altro testimone eccellente, l’Iraq rischierebbe di ripetere il tragico errore già commesso con Saddam Hussein, impedendo l’accertamento della verità, che costituisce un diritto fondamentale e un interesse inalienabile della collettività umana, tanto più prezioso se si considera l’elevato prezzo pagato dall’umanità in termini di vite umane e sofferenze;


    Visto

    l’Appello internazionale “Moratoria Universale sulla pena di morte, anche per Tareq Aziz” promosso da “Nessuno Tocchi Caino” e dal Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito per chiedere la difesa del diritto e della verità, della legalità e della giustizia in Iraq;

    che nel succitato appello internazionale, cui hanno aderito centinaia di Parlamentari di tutti gli schieramenti politici, Premi Nobel e personalità di tutto il mondo, viene esplicitamente sottolineato che “evitare la condanna a morte e l'esecuzione di Tareq Aziz, che rischiano di avvenire senza che vi sia stato un processo degno di questo nome, potrebbe segnare una evidente soluzione di continuità rispetto a metodi e pratiche in voga ai tempi di Saddam, oltre che assicurare verità e giustizia a tutte le vittime del suo regime, non solo quelle per cui Aziz è oggi sotto processo”;


    Considerata
    la rilevanza umana, etica e politica dell’approvazione, da parte dell’Assemblea Generale dell’ONU, della “Moratoria Universale della pena di morte” avvenuta il 18 dicembre 2007;


    il Consiglio provinciale di Roma

    sottoscrivel’Appello internazionale “Moratoria Universale sulla pena di morte, anche per Tareq Aziz”, promosso da “Nessuno Tocchi Caino” e dal Partito Radicale Nonviolento, Transnazionale e Transpartito, chiedendo la difesa del diritto e della verità, della legalità e della giustizia in Iraq;

    impegna il Presidente della Provincia di Roma ad attivarsi, presso le sedi e con le modalità opportune, per chiedere all’Iraq:
    • <LI class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: justify; tab-stops: list 36.0pt; mso-list: l0 level1 lfo1">di assicurare le necessarie garanzie processuali a Tareq Aziz; <LI class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt; TEXT-ALIGN: justify; tab-stops: list 36.0pt; mso-list: l0 level1 lfo1">di ripristinare la Moratoria sulla pena di morte e di applicare per Tareq Aziz la norma prevista per i Tribunali internazionali dell’esclusione della pena di morte;
    • di sottoscrivere e ratificare il Trattato di Roma istitutivo della Corte Penale Internazionale che esclude l’applicazione della pena di morte anche per i reati più gravi;

    impegna altresì il Presidente della Provincia di Roma a sollecitare il Governo italiano, presso le sedi e con le modalità opportune, a far luce, mettendo anche a disposizione dell’opinione pubblica eventuali documenti secretati, sull’esempio spagnolo, sui motivi del mancato esilio di Saddam e del conseguente governo di transizione alla democrazia sotto il controllo dell’ONU, che oggi sappiamo essere stato in procinto di divenire realtà come alternativa alla guerra

  6. #6
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    Diritti Umani: Marco Pannella parte per una missione, con una delegazione del Partito Radicale, in Cambogia, Vietnam e India
    Previsti conferenze e incontri ufficiali con Governi, Parlamentari e Dissidenti

    Roma, 19 dicembre 2008

    Dopo la riunione del Consiglio Generale del Partito Radicale Nonviolento Transanzionale e Transpartito, svoltosi a Bruxelles nei giorni scorsi, Marco Pannella, deputato europeo e Presidente del Senato del Pr, insieme ai parlamentari radicali del Pd Marco Perduca e Matteo Mecacci, ha iniziato da oggi una missione ufficiale per incontri in Cambogia, Vietnam e India.

    In Cambogia sin da domani, sabato 20 dicembre, Pannella e Perduca incontreranno i 27 parlamentari del Partito di opposizione Sam Rainsy Party che nei giorni scorsi hanno rinnovato la loro iscrizione al Pr anche per il 2009. In Cambogia sono anche previsti incontri con la Comunità dei Khmer Krom, popolazione indigena del sud del Vietnam, in parte rifugiatasi in Cambogia, con i rifugiati Montagnard provenienti dagli altipiani centrali del Vietnam e con i rappresentanti di Ong e Agenzie internazionali che operano nel campo della difesa dei diritti umani.



    Da martedì 23 dicembre, la delegazione radicale sarà in Vietnam dove, a Saigon (Ho Chi Minh City), tenteranno di incontrare il Patriarca della Chiesa Buddista unificata Thich Quan Do che, da oltre vent'anni, subisce intimidazioni e restrizioni della libertà personale, agli arresti domiciliari. Il 24 e 25 dicembre la delegazione radicale si recherà ad Hanoi dove sono stati richiesti incontri ufficiali con il Governo vietnamita per discutere in particolare della situazione dei Montagnard, popolazione indigena, in maggioranza cristiana, perseguitata e discriminata dalle autorità con conseguenze gravi per la sua stessa sopravvivenza.

    Da sabato 27 dicembre Marco Pannella e Matteo Mecacci saranno a Dharamsala in India, sede del Governo tibetano in esilio, per incontri ufficiali con il Primo Ministro, Prof. Samdong Rimpoche, con le massime autorità parlamentari tibetane e i rappresentanti dei movimenti degli studenti, degli attivisti e dei giovani tibetani. Scopo degli incontri è la definizione di una campagna internazionale per l'accertamento della verità e delle responsabilità sul fallimento dei negoziati tra le autorità tibetane e cinesi sullo status del Tibet nell'ambito del Satyagraha mondiale per la pace.


    E' inoltre in via di definizione per quei giorni un incontro con Sua Santità il Dalai Lama.




    Per info: Sergio Rovasio 06-68979250

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    Mercoledì 24 dicembre, alle ore 12, manifestazione radicale davanti all’ambasciata del Vietnam


    Roma, 23 dicembre 2008

    A seguito delle notizie che, in queste ore, ci giungono da Marco Pannella (parlamentare europeo) e da Marco Perduca (senatore della Repubblica italiana), il Partito Radicale Nonviolento Transnazionale Transpartito e Radicali Italiani hanno deciso la convocazione urgente di una manifestazione davanti alla sede diplomatica in Italia della Repubblica Socialista del Vietnam, in via di Bravetta.



    La “Vungtau Intourco Hanoi”, agenzia viaggi vietnamita utilizzata dai radicali, ha infatti comunicato per iscritto, stamane all'aeroporto internazionale di Phnom Pen, in Cambogia, il divieto di entrata in Vietnam per i parlamentari Pannella e Perduca.

    Contemporaneamente giungeva invece l'informazione dal Governo di Hanoi che il visto non era stato cancellato ed anzi che nella giornata del 24 sarebbero previsti incontri ufficiali col vice-presidente della Commissione esteri dell'assemblea nazionale vietnamita.



    Pannella e Perduca hanno sempre tenuto informata l'ambasciata vietnamita in Italia facendo inviare puntualmente dall'agenzia di viaggi del Senato della Repubblica tutti gli itinerari e le prenotazioni alberghiere.

    L’appuntamento dei radicali è dunque per una manifestazione nonviolenta e di dialogo con le autorità governative vietnamite, attraverso la rappresentanza diplomatica in Italia, al fine di sbloccare la situazione di evidente empasse e permettere lo svolgimento degli incontri previsti dalla delegazione.



    La missione di Marco Pannella e Marco Perduca, decisa alla conclusione del Consiglio Generale del Partito Radicale svoltosi a Bruxelles dall’11 al 13 dicembre scorso, è iniziata con la visita in Cambogia e dopo la tappa in Vietnam, prevede la conclusione in India, a Dharamsala, presso il Governo ed il Parlamento tibetano in esilio.

    Alla manifestazione saranno presenti: Sergio Stanzani - Presidente del Partito Radicale Nonviolento, Antonella Casu - Segretaria Radicali Italiani, Michele De Lucia - Tesoriere Radicali Italiani, Bruno Mellano - Presidente Radicali Italiani, Rocco Berardo - Tesoriere Associazione Luca Coscioni, Giorgio Pagano – Segretario Esperanto Radikala Asocio, i parlamentari radicali/Pd: Rita Bernardini, Maria Antonietta Farina Coscioni, Matteo Mecacci, Maurizio Turco.

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    Roma: ore 12, manifestazione radicale davanti all’ambasciata del Vietnam, per consentire gli incontri previsti ad Hanoi dalla delegazione parlamentare radicale


    24 dicembre 2008

    A seguito delle notizie che, in queste ore, ci giungono da Marco Pannella (parlamentare europeo) e da Marco Perduca (senatore della Repubblica italiana), il Partito Radicale Nonviolento Transnazionale Transpartito e Radicali Italiani hanno deciso la convocazione urgente di una manifestazione davanti alla sede diplomatica in Italia della Repubblica Socialista del Vietnam, in via di Bravetta.

    La “Vungtau Intourco Hanoi”, agenzia viaggi vietnamita utilizzata dai radicali, ha infatti comunicato per iscritto, stamane all'aeroporto internazionale di Phnom Pen, in Cambogia, il divieto di entrata in Vietnam per i parlamentari Pannella e Perduca.

    Contemporaneamente giungeva invece l'informazione dal Governo di Hanoi che il visto non era stato cancellato ed anzi che nella giornata del 24 sarebbero previsti incontri ufficiali col vice-presidente della Commissione esteri dell'assemblea nazionale vietnamita.

    Pannella e Perduca hanno sempre tenuto informata l'ambasciata vietnamita in Italia facendo inviare puntualmente dall'agenzia di viaggi del Senato della Repubblica tutti gli itinerari e le prenotazioni alberghiere.

    L’appuntamento dei radicali è dunque per una manifestazione nonviolenta e di dialogo con le autorità governative vietnamite, attraverso la rappresentanza diplomatica in Italia, al fine di sbloccare la situazione di evidente empasse e permettere lo svolgimento degli incontri previsti dalla delegazione.

    La missione di Marco Pannella e Marco Perduca, decisa alla conclusione del Consiglio Generale del Partito Radicale svoltosi a Bruxelles dall’11 al 13 dicembre scorso, è iniziata con la visita in Cambogia e dopo la tappa in Vietnam, prevede la conclusione in India, a Dharamsala, presso il Governo ed il Parlamento tibetano in esilio.

    Alla manifestazione saranno presenti: Sergio Stanzani - Presidente del Partito Radicale Nonviolento, Antonella Casu - Segretaria Radicali Italiani, Michele De Lucia - Tesoriere Radicali Italiani, Bruno Mellano - Presidente Radicali Italiani, Rocco Berardo - Tesoriere Associazione Luca Coscioni, Giorgio Pagano – Segretario Esperanto Radikala Asocio, i parlamentari radicali/Pd: Rita Bernardini, Maria Antonietta Farina Coscioni, Matteo Mecacci, Maurizio Turco.

 

 

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