Sito di eXit rinnovato...

[Palvesario]

Un po' di restyle che non fa mai male...



www.exit-torino.org

Chi siamo
Il gruppo studentesco eXit è un'organizzazione studentesca nata nel 2007 allo scopo di sviluppare un modo nuovo di fare politica negli istituti superiori.

A chi ci rivolgiamo
Fondamentalmente a chi ha interesse a migliorare la situazione scolastica in termini reali, partendo dal basso, dalle piccole cose fattibili, ma ottenendo risultati reali e non solo chiacchiere al vento. Ci vogliamo riferire alle persone volenterose, che non hanno paura della politica e desiderano fornirsi degli strumenti teorici e pratici per comprenderla meglio, perché, in un mondo dove ovunque la politica è presente e celata allo sguardo superficiale, chi non la capisce è tagliato irrimediabilmente fuori.

Punti fermi
Il progetto, come vedrete di seguito è ambizioso quanto necessario per cambiare direzione ad una nave sempre più alla deriva: la scuola pubblica. Per questo sono necessari giovani con tanta voglia di costruire, curiosi di imparare e con immenso senso pratico. I chiacchieroni, quelli che si compiacciono del loro ruolo di “alternativi al Sistema”, gli opinionisti che non si sporcano mai le mani invece non sono bene accetti. L’idea che si vuole costruire intorno a eXit è quella di eccellenza. Eccellenza ottenuta con il lavoro e non con gli slogan “che fanno più duro”; eccellenza che premia nei risultati ma che non fa credere in una supposta superiorità, neanche verso gli avversari più acerrimi. I primi risultati, con questo metodo, non si sono fatti attendere: in breve tempo il curriculum di eXit è stato riempito di iniziative e progetti: un gran numero di conferenze e dibattiti organizzati in varie scuole, il mercatino del libro usato, concerti e festival musicali, il progetto del libro bianco sulle strutture scolastiche e molto altro ancora.

Scopo
In base alle esperienze precedenti è nato eXit, organizzazione che porta in sé due scopi principali:

1. Scopo esterno – Costruire un’alternativa scolastica a quella ora vigente tramite una serie di progetti ben definiti. È finita l’era degli slogan vuoti o delle lotte ai mulini a vento! Abbiamo capito che è necessario un obiettivo strategico sul lungo periodo, ma, allo stesso tempo, ci siamo resi conto che è necessario costruirlo con piccoli passi realistici e non tramite utopiche quanto vuote prese di posizione. Ogni persona volenterosa sceglierà il campo che più trova congeniale per inserirsi in un apposito gruppo di lavoro che seguirà un singolo progetto. I progetti avranno obiettivi e scadenze, quindi necessiteranno di giovani che sapranno assumersi responsabilità verso i propri compagni e che garantiranno continuità nel lavoro.

2. Scopo interno – Costruire realmente un’alternativa è cosa complessa. Per questo sono necessari prima di tutto degli strumenti per capire la realtà che abbiamo intorno. Costruire una propria “cassetta degli attrezzi” per capire e cambiare il mondo è un obiettivo fondamentale che eXit si da e che, grazie alle esperienze acquisite in anni dai militanti più grandi, è possibile portare avanti. Sì, perché se tanta passione è necessaria per fare politica, è altrettanto necessaria la preparazione teorica per non girare a vuoto senza raggiungere mai risultati concreti. In altre parole, esiste un circuito di compagni più grandi che aiuterà i giovani nella formazione dei rudimenti di economia, sociologia e politica che andranno ad aggiungersi al bagaglio personale dei partecipanti. La formazione è offerta a tutti in uguale maniera, invogliando lo studente stesso a riceverla. Gli unici limiti saranno dati dagli interessi e dalla partecipazione dello studente stesso.

Chi NON siamo
eXit non vuole essere né un collettivo scolastico né una componente di un partito politico. L’inedita formula aggregativa, tra organizzazione politica e comunità giovanile, vuole infatti provare a superare i limiti delle due strutture sopradette. Proviamo a spiegarlo più nel dettaglio. eXit non è un collettivo studentesco che agisce all’interno di un istituto perché vuole minimizzare la frammentazione congenita che si porta dietro questo tipo di organizzazione. La difficoltà che si vuole superare è quella di coordinare eventuali progetti che travalicano la dimensione interna di un istituto. Quante volte ci si è trovati di fronte all’incapacità dei collettivi di riuscire a costruire un percorso comune in lotte in cui sarebbe stato invece necessario? Per evitare questo problema pensiamo che le differenziazioni tra studenti in lotta non siano dovute all’istituto di appartenenza, bensì all’area di intervento in cui ci si sente più predisposti. eXit non è una componente di un partito politico perché deve essere autonoma nelle scelte. Soprattutto eXit deve rimanere lontana da ogni prospettiva di ceto politico, quello stesso ceto politico che ha avvelenato il concetto interiore di politica, deformandolo irrimediabilmente. Crediamo che le clientelari siano altamente controproducenti per chi, armato di buona volontà, si è trovato poi immerso in un mare di pescecani della politica che non fanno altro che strumentalizzare la sua passione per fini personali. Questo atteggiamento largamente diffuso ha enormemente contribuito ad allontanare dalla politica reale parecchi sinceri e volenterosi giovani. In eXit i gruppi di lavoro decidono autonomamente e collettivamente il loro percorso. Molto importante puntare anche sulla componente comunitaria perché essa è necessaria per costruire anche percorsi culturali, musicali e artistici che esulino dal contesto prettamente scolastico e che, magari, lo integrino con la realtà metropolitana complessiva.

Organizzazione
Nei punti precedenti si è accennato alla struttura di eXit. Proviamo a descriverla più in profondità. Gli appartenenti a eXit non vanno a finire in un grosso calderone unico, ma formano dei gruppi di lavoro specifici su determinati progetti o ambiti. Ogni gruppo di lavoro possiede un referente organizzativo che fa un po’ da coordinatore del suo gruppo. Coordinare non significa essere “il capo”, cioè quello che decide, perché le decisioni sono collettive. Significa invece organizzare il lavoro pratico ed essere il punto di contatto per tutti. I gruppi di lavoro possono avere una scadenza o essere continui nel tempo. Ad esempio, se si decide di organizzare un grosso evento per la data X, il gruppo organizzatore si scioglierà per quella data. Invece un gruppo che si occupa di un eventuale gruppo sportivo, non avrà una scadenza fissa, ma solo obiettivi periodici. Quindi la divisione è escusivamente in base a cosa piace e si è in grado di fare. I gruppi di lavoro si intersecano poi con i nuclei studenteschi che vanno sviluppandosi in ogni istituto. Gli istituti che possiedono un nucleo di lavoro di eXit portano avanti progetti specifici della propria realtà scolastica e, nello stesso tempo, inseriscono i progetti principali di eXit che sono gestiti dai suoi gruppi di lavoro. Questo tipo di lavoro permette di non tralasciare i progetti principale e di articolarsi secondo le necessità degli istituti.

L'inizio
Quello che segue non è il programma di eXit, ma solo una sintesi iniziale di alcuni obiettivi. Il programma ufficiale è disponibile nell'apposita sezione del sito.

La scuola pubblica prima di tutto.
Lottare perché i fondi per la scuola privata vengano dirottati a quella pubblica. Questo è un obiettivo a lungo termine, che si articola in tanti progetti a breve e medio termine per fare crescere la consapevolezza negli studenti sul perché i laboratori sono spesso obsoleti, a volte le palestre sono in comune tra istituti, il riscaldamento va e viene, vengono riciclati sgabuzzini come aule.

Solidarietà studentesca, questa sconosciuta?
eXit si fonda sulla necessità di creare vincoli di solidarietà tra gli studenti. Solo questo può essere un primo antidoto alla caduta sempre più rovinosa di questa società. Nelle scuole vorremmo attivare gruppi di lavoro che tramite un processo di solidarizzazione reciproca aiutino chi non ce la fa. Sotto tutti i profili: mutuo scambio dei libri per chi non ne ha le possibilità finanziarie per acquistarli, gruppi di studio per chi è indietro. Insomma, impostare delle attività, anche piccole, che però diventano un aiuto cruciale per chi è in difficoltà.

Mente sana e corpo sano.
Lo sport è trattato in maniera grossolana all’interno della scuola. eXit può organizzare corsi sportivi specifici o mini campionati auto gestiti che coinvolgono classi e istituti scolastici. Anche in questo campo, come per i precedenti, lo spazio alla fantasia è praticamente infinito: creatività unita a buona volontà.

Coordinamento giornali scolastici.
Molti studenti già si occupano di un giornale scolastico. Sarebbe utile per tutti che vi fosse una sorta di redazione comune che si scambiasse informazioni ed esperienze. Un punto di aggregazione comune per chi si occupa di giornalismo studentesco moltiplicherebbe le potenzialità di uno strumento che è sotto utilizzato al momento, nonostante l’impegno di molti ragazzi.

Conclusioni
Queste che abbiamo elencato sono tracce e scheletro di quello che si vuole fare, con calma ma con fermezza. Non abbiamo fretta ma siamo determinati. Se te la senti di affrontare con noi questa avventura sei il benvenuto.

[bixio_cv (POL)]

Bello.
Grande grafica
Semplice e scorrevole

Up Up Up!!