Originariamente Scritto da
Cato censor
Il discorso di ieri di Di Pietro in Abruzzo:
"Ce la faremo. Amici, è un momento di allegria, ma è anche un momento per essere orgogliosi. Noi ci siamo, e l'importante è che i giovani si rendano conto che il futuro se lo devono costruire da soli, e per farlo si deve cambiare la politica.
La ragione per cui ce l'hanno con noi è perché glielo diciamo in faccia: siete degli approfittatori. La notizia più bella di oggi l'ho avuta quando Del Turco ha detto che non voterà l'Italia dei Valori: e chi se ne frega! Che ci devo fare con il suo voto? Io voto Costantini, mica Del Turco, non sono mica scemo. E soprattutto non riconsegno il pronto soccorso a Dracula, perché prima di Del Turco c'era Pace, e la sua giunta, che ha messo in piedi questo “telefilm”. Se oggi siamo in questa situazione è perché in Abruzzo se ne sono fregati del voto dei cittadini.
Ho provato, quando facevo il pubblico ministero, a mettere dentro un po persone che rubavano e si approfittavano della cosa pubblica. Adesso tutti dicono che è colpa mia, che li ho messi dentro, ma io dico che è colpa mia che non ce li ho messi abbastanza.
Se vi ricordate, c'è un signore che si chiamava Rocco Salini, dell'Abruzzo. Siccome aveva fregato, e l'hanno messo in galera e condannato, Silvio lo ha mandato a Roma a fare il Senatore. Questo è il modo di fare di quel sistema politico. Noi riteniamo che per costruire il futuro ci sia bisogno di pari opportunità, di legalità e rispetto delle regole del gioco, perché è l'unico modo per permettere a tutti di avere una chance. Se non permettiamo a tutti i giovani di giocarsi la loro partita, ma soltanto a quelli che sono raccomandati, venduti, comprati e quant'altro, i giovani che meritano non vanno da nessuna parte.
Ce la faremo. Riflettete solo su questo: perché ce l'hanno tanto con noi? Perché gli facciamo un “mazzo cosi”. Senza di noi possono fare quello che gli pare e piace, con noi presenti devono fare i conti con la realtà. Noi non molleremo, perché l'unico modo per poter costruire un futuro migliore è quello di un ricambio generazionale della classe politica. Carlo è la faccia per bene per una politica per bene.
Non ne possiamo più di questo sistema in cui i furbi e i forti fanno quello che vogliono e per i giovani non rimane nulla. Noi crediamo che possiamo costruire un Italia migliore, per questo ci impegniamo in Abruzzo perché “l'Abruzzo di domani è l'Italia di dopodomani”. Forza ragazzi!"
Basta sostituire Abruzzo e Italia con Lombardia e Nord e sembra di rivedere e risentire il Bossi del periodo 1990-1994. Che infatti sosteneva - giustamente -Mani Pulite a spada tratta. Uguale anche nei toni celoduristi.
Che strana la vita, eh?