A bruxelles...
Un europeo:hai sentito,berlusconi ha detto che metterà un veto ai protocolli in difesa dell'ambiente perchè vanno contro gli interessi del suo paese.
Un altro europeo:Chi??
Un europeo:berlusconi,sai quel nano con tante tv,tante case,tanti giornali,tante finanziarie che gli italiani,boh,hanno eletto come capo del governo.
Un altro europeo: ah ..quello dei "turisti della democrazia"...ma il veto?Per che cosa?
Un europeo:mah...sostiene che investire in tecnologie ecocompatibili è una cagata che no serve a nulla e gli servono i soldi per i suoi aereoplanini..sai quella schifezza di Alitalia.
Un altro europeo:..boh..io ho appena sentito che non metterà più il veto,ma che ci ha preso per idioti?Tu sai perchè ha cambiato idea,ancora?
Un europeo:mah..io ho smesso di ascoltarlo da un pezzo..dicono che sia perchè ha paura dei comunisti...
Un altro europeo: ma le storie sui costi inutili per le industrie in Italia?
Un altro europeo:ma lui di industrie non ne ha,vende immagini la sua in particolare..
Un europeo:gli Italiani..valli a capire.
Soddisfatte le richieste italiane "L’Italia ha ottenuto una clausola di revisione generale al marzo 2010 per l’intero pacchetto clima-energia dell’Ue estesa alla valutazione sull’impatto di competitività", ha sottolineato il ministro degli Esteri Franco Frattini. Sono state, infatti, ottenute quote di emissioni gratuite al 100%» per le imprese manifatturiere italiane. Nel compromesso Ue sul pacchetto clima, l’Italia è riuscita a ottenere tutto. Lo stesso Berlusconi ha spiegato che "le misure vanno in essere dopo il 2013, ma dopo il 2010 ci sarà una rivisitazione di queste misure sulla base dei risultati della conferenza di Copenhagen". In questo modo l’Europa si è posta "all’avanguardia sull’ambiente ma senza essere quella che paga per tutti". Per il premier italiano si è, quindi, trattato di un risultato pieno soddisfacente: "Abbiamo tenuto una posizione tattica, senza paura di dire che avremmo usato il diritto di veto, con delle posizioni di buonsenso". Il Belpaese è stato ascoltato in ben 15 casi sulla difesa delle industrie manifatturiere. "È stata raggiunta un’intesa che da un lato mantiene saldi gli obiettivi di riduzione dei gas serra - il ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo - dall’altro tiene conto delle esigenze dei diversi paesi puntando alla sostenibilità delle misure dalle diverse economie nazionali nel segno della concretezza, come chiesto dall’Italia". Soddisfatto anche Sarkozy che ringrazia il premier Berlusconi: "Grazie a lui questo accordo è stato rapido".
http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=313881&START=0&2col=
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forse son io che son malizioso, ma berlusconi fino a ieri ha sempre ribadito che in un momento come questo non si poteva mettere alcun vincolo ambientale alle imprese.
non ha detto che servono modifiche.
è cmq legittimo cambiare idea, quel che mi stupisce sono i motivi dichiarati ai suoi accoliti (e ai telegiornali, io ho visto sia il tg3 che il tg1): "non potevo porre il veto perchè la sinistra ne avrebbe fatto una bandiera contro di me" quindi ha cercato l'accordo.
il PdC ha cambiato idea non perchè credeva in questo accordo o perchè ha a cuore l'ambiente, ma per non dare ai suoi avversari un motivo per attaccarlo.
io lo trovo patetico.
adesso scusa ti stai coprendo di ridicolo. Se tu metti a confronto la prima proposta, le richieste italiane e la bozza accettata da tutti ti accorgerai che sono state accolte cose, irrilevanti tra l'altro, che il nostro paese ha chiesto mentre sono state accolte - sbagliando secondo me -istanze fondamentali per altri paese.
non è ciò che ha dichiarato il PdC: http://www.ambientenergia.info/index.php?recordID=5540
Berlusconi torna indietro sullle dichiarazioni di veto al pacchetto UE su clima ed energia, lo ha fatto parlando ai giovani di Fi nella capitale belga a margine del summit Ue. La motivazione di questo mancato veto non è tecnica, ossia non riguarda il bene dell'impresa italiana, dell'economia e della salute degli italiani e del pianeta, ma ha detto di non poter opporre un veto sul pacchetto clima perchè la sinistra troverebbe così spunto di lotta politica 'tramite gli ambientalisti contro il governo'.
in ogni caso, mentre ci sono bambini che a 13 anni muoiono di tumore ai polmoni, un accordo meno stringente di quello di partenza riguardo alle emissioni di co2, dovrebbe essere una grandissima vittoria diplomatica? solo da un banana può venire una considerazione simile...