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  1. #1
    nissan
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    Predefinito Rom. Alemanno risponde a Fiore sui campi rom


    Il sindaco di Roma, Gianni Alemanno ha risposto così ai cronisti che, a margine dell'inaugurazione del Pronto Soccorso del San Carlo IDI, gli chiedevano un commento sulle dichiarazioni in merito agli spostamenti dei campi Rom della capitale del segretario di Forza Nuova, Roberto Fiore: «Io credo che queste affermazioni di intolleranza non servano a nessuno». Così risponde alle accuse di Fiore circa l'assenza di volontà nell'eseguire politiche concrete sui rom da parte dell'amministrazione comunale. «Noi abbiamo bisogno di serietà e di responsabilità - ha proseguito Alemanno - e la garanzia assoluta che tutta la questione nomadi sarà trattata da un lato sui principi della solidarietà e l'integrazione e dall'altro su quello della legalità: sono due aspetti strettamente condivisi». «Chi parla solo di legalità o solidarietà è fuori strada. Seguiamo la via maestra che ci viene ispirata dalla dottrina sociale della chiesa cattolica».

  2. #2
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    ...Seguiamo la via maestra che ci viene ispirata dalla dottrina sociale della chiesa cattolica».

    Ci metterei la firma.

  3. #3
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    Citazione Originariamente Scritto da nissan Visualizza Messaggio
    Il sindaco di Roma, Gianni Alemanno ha risposto così ai cronisti che, a margine dell'inaugurazione del Pronto Soccorso del San Carlo IDI, gli chiedevano un commento sulle dichiarazioni in merito agli spostamenti dei campi Rom della capitale del segretario di Forza Nuova, Roberto Fiore: «Io credo che queste affermazioni di intolleranza non servano a nessuno». Così risponde alle accuse di Fiore circa l'assenza di volontà nell'eseguire politiche concrete sui rom da parte dell'amministrazione comunale. «Noi abbiamo bisogno di serietà e di responsabilità - ha proseguito Alemanno - e la garanzia assoluta che tutta la questione nomadi sarà trattata da un lato sui principi della solidarietà e l'integrazione e dall'altro su quello della legalità: sono due aspetti strettamente condivisi». «Chi parla solo di legalità o solidarietà è fuori strada. Seguiamo la via maestra che ci viene ispirata dalla dottrina sociale della chiesa cattolica».
    Alemanno al massimo si ispira alla sinagoga...

  4. #4
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    Alemanno non sa che cazzo dire ...

  5. #5
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    Cronaca
    Campidoglio/ Domani Forza Nuova in piazza contro Alemanno
    Al quartiere Africano: "Mano più dura con l'immigrazione"
    postato -127621 sec fa da APCOM

    Roma, 12 dic. (Apcom) - La federazione romana di Forza Nuova scenderà in piazza domani contro la politica del sindaco Gianni Alemanno in tema di immigrazione. Dalle ore 17 in piazza Santa Emerenziana al quartiere Africano si svolgerà un presidio con volantinaggio contro "la 'nonpolitica' di Alemanno in tema immigrazione: oltre al danno, il degrado e la criminalità in continuo aumento, la beffa, il solito scaricabarile fra istituzioni per non assumersi la responsabilità di decisioni scomode. A farne le spese come sempre, il Popolo di Roma", scrive Forza Nuova.

    Per il partito di estrema destra "l'emergenza nomadi a Roma è oggettiva, sotto gli occhi di tutti, ma c'è chi sembra non accorgersene e temporeggia. Il Comune, lascia la decisione alla Prefettura, la Prefettura aspetta il parere di Comune e Provincia, la Provincia non vuole entrare nel beghe del Comune, e cosi via".

    "Intanto quotidianamente leggiamo sui giornali di criminalità piccola e grande legata ai rom, leggiamo di assurde sentenze di tribunale che giustificano l'induzione all'accattonaggio perché 'fa parte della loro cultura', leggiamo di cittadini romani esasperati che - conclude FN - non sanno più che fare e a chi rivolgersi delusi anche dalla nuova giunta".
    Non nobis Domine, non nobis sed nomine Tuo da gloriam

  6. #6
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    "io credo che queste affermazioni di intolleranza non servano a nessuno"...non c'è modo più cialtronesco e codardo di questo per replicare a Fiore....d'altronde quando si è a corto di argomenti......

  7. #7
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    Nuovi segni

    da: http://euro-holocaust.splinder.com/p...ino+900%3A+un+

    Campo-nomadi Casilino 900: un nuovo segno?

    Interrompo momentaneamente la pausa del blog (Lif dovrebbe riprendere a scrivere nei prossimi giorni), per segnalare un possibile nuovo segno inquietante (o forse il contrario?).

    Il famigerato campo-nomadi Casilino 900 di Roma, che di recente è stato al centro del ciclone per i sequestri milionari compiuti dalle forze dell'ordine tra zingari evidentemente ben dentro meccanismi criminali, aveva, nel proprio territorio, un edificio come simbolo sia di pace tra le varie etnie di nomadi lì presenti sia di buona volontà nei confronti del resto della città. L'edificio era una casa di legno, chiamata "casa di tutti" o "casa dei sogni".

    Nella notte di ieri, mentre Roma veniva sommersa dall'acqua, la "casa di tutti", invece, sembra sia stata completamente incenerita da un fulmine. L'ennesimo che cade a Roma in modo occulato.


    • Casilino 900, brucia la "casa dei sogni", La Repubblica, edizione romana, 12/12/2008:
    Fiamme nella notte al campo nomadi del Casilino 900: completamente distrutta la "casa dei sogni" dei rom, la Savorengo Ker che, tradotto, significa "casa di tutti". Era stata costruita dai Rom delle quattro diverse etnie del campo, unite in un progetto volto a dimostrare all´amministrazione e ai cittadini che è possibile proporre risposte concrete e praticabili in alternativa ai container e alle baracche. Il progetto è stato realizzato insieme all´università Roma Tre nei mesi scorsi tra mille polemiche.

    Pare che per la costruzione della casa, non fosse stata rilasciata nessuna concessione edilizia, e sembra addirittura che stesse per arrivare un´ordinanza di sequestro. L´inaugurazione, che era prevista il 28 luglio scorso, venne fatta slittare di qualche settimana e non vi presero parte le autorità, proprio per le polemiche che la costruzione "abusiva" aveva suscitato.

    Durante il temporale di mercoledì notte, l´intero chalet è stato divorato dalle fiamme. Sul posto i carabinieri della compagnia Casilina e i vigili Urbani del Nucleo assistenza emarginati del VII gruppo. Nessuno si sbilancia circa la cause, ma l´ipotesi più accreditata sembra quella del fulmine attratto da qualche chiodo metallico sporgente sul tetto. A corroborare questa possibilità il fatto che la parte alta è stata completamente distrutta mentre al piano terra le fiamme sono state meno aggressive.

    Di diverso avviso gli abitanti del campo: «Secondo noi si tratta di un incendio doloso, perché le coincidenze sono molte - commenta un giovane rom - Sabato notte è stato devastato il parco di Centocelle, accanto al campo. Qualcuno dei residenti del campo deve aver dato fuoco alla casa, per screditarci». Infatti, tra i nomadi del Casilino 900 è in corso una faida. Da una parte quelli che appoggiano la linea Alemanno sullo sgombero e lo spostamento, dall´altra chi non vuole lasciare l´accampamento.

    E proprio contro alla futura destinazione del Casilino 900 che il Comune vorrebbe trasferire in zona Settecamini, ieri i residenti del quartiere si sono riuniti nella parrocchia di Santa Maria dell´Olivo. Riunione affollatissima che ha portato ad una decisione unanime: oggi alle 16 tutti in Campidoglio per dire no al trasloco del Casilino 900 a via di Casalbianco.

  8. #8
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    Citazione Originariamente Scritto da Silarus Visualizza Messaggio
    "io credo che queste affermazioni di intolleranza non servano a nessuno"...non c'è modo più cialtronesco e codardo di questo per replicare a Fiore....d'altronde quando si è a corto di argomenti......
    Ma sì, contro Fiore è più facile rispondere con l'antifascismo o con l'antirazzismo... anche quando non c'entra un cazzo!!
    L'importante è non affrontarlo direttamente... c'è il rischio che la gente sia stanca davvero e delle idee di Fiore possa far vessillo.

    Nel frattempo la gente inizia a stancarsi... seriamente!
    Vedremo come finirà

  9. #9
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    Oggi rioccupato l'Horus
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    Ven, 12/12/2008 - 16:03

    L’Horus è di nuovo libero.
    Questa mattina (12.12) decine di studenti, precari, anziani, famiglie, migranti romani hanno preso in «custodia sociale» gli spazi dell’Horus occupato, sgomberato lo scorso 21 ottobre e messo sotto sequestro preventivo dalla magistratura.

    «Con questa azione vogliamo salvaguardare un ‘bene comune’ – hanno detto i Blocchi precari metropolitani – da possibili nuove operazioni speculative, in vista del tavolo di trattativa con Regione, Provincia e Comune fissato per il prossimo 22 dicembre. Un atto di liberazione che parla alla città in movimento, a chi sta generalizzando lo sciopero contro le politiche economiche del governo che favoriscono banche e imprese, contro la precarietà, contro la distruzione della formazione pubblica, contro il saccheggio del territorio, per il diritto alla casa, alla cultura e al reddito.

    Noi la crisi non la paghiamo e non la vogliamo pagare nemmeno nella nostra città, dove la rendita e la speculazione la fanno da padrona, attraverso un Piano casa che regala soldi e pezzi di Agro romano ai soliti costruttori privati, mentre 270 mila stanze restano ancora vuote e inutilizzate.
    In questo scenario è maturata l’offensiva della giunta Alemanno contro gli spazi autogestiti, luoghi di produzione e di libero accesso alla cultura, luoghi di socialità alternativi al mercato, luoghi di costruzione di nuovi diritti di cittadinanza».
    Dal primo giugno 2007, le Reti sociali del territorio hanno garantito il carattere pubblico e culturale dell’Horus di piazza Sempione, contro gli appetiti della speculazione immobiliare che volevano trasformare lo spazio nell’ennesimo centro commerciale.

    «Chiamiamo alla mobilitazione in difesa dell’Horus liberato i precari e le precarie in sciopero – dicono i Blocchi – i movimenti studenteschi e universitari, la Rete cittadina per il diritto all’abitare, i Sindacati di base, la Rete dei centri sociali, le Reti migranti, le Reti della produzione culturale Indipendente».
    «L’occupazione dell’Horus è un atto in difesa degli spazi sociali e dei diritti, per una cultura di tutti contro privilegi e speculazioni – ha detto il gruppo regionale del Prc – L’Horus è ormai un simbolo della lotta agli interessi delle lobby, al divario sociale, a un’economia che difende il profitto a scapito dei diritti. E per questo deve restare spazio pubblico e luogo di aggregazione sociale. Al tavolo del prossimo 22 dicembre si convochi la proprietà e Regione, Provincia e Comune lavorino per salvaguardare questa esperienza».

    Sulla stessa linea il gruppo di Rifondazione del Municipio IV: «Siamo a fianco dell’Horus occupato – ha dichiarato – e chiediamo alle istituzioni municipali e comunali di assumere un impegno concreto, nel previsto tavolo di confronto che si terrà a giorni».

    http://roma.indymedia.org/node/6719

  10. #10
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    Sgomberare anche gli zingari rossi dei cessi sociali.

 

 
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