Pagina 1 di 3 12 ... UltimaUltima
Risultati da 1 a 10 di 23
  1. #1
    Forumista esperto
    Data Registrazione
    06 Nov 2006
    Località
    Difendi, Conserva, Prega!
    Messaggi
    15,330
     Likes dati
    2
     Like avuti
    75
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito Chiariamo alcuni aspetti sulla pillola abortiva.

    Ru486: quante ragioni per non «adottarla»


    di Viviana Daloiso, Avvenire È Vita, 28 febbraio 2008
    Un riepilogo delle controindicazioni alla diffusione in Italia della pillola abortiva
    Per i "tifosi" della Ru486 è una vittoria. Non importa se la stessa Agenzia del farmaco italiana – l’Aifa, che martedì ha espresso un primo giudizio sulla possibilità che la pillola abortiva sia introdotta nel nostro Paese – abbia smentito la notizia enfatizzata ieri da molti quotidiani, spiegando come la decisione costituisca solo una tappa formale in un percorso ancora tutto da compiere. I problemi dell’aborto chimico rimangono gli stessi che abbiamo tante volte spiegato in queste pagine. Qui vogliamo ricapitolarli, anche per ribadire che ci sembrano insormontabili per l’adozione del farmaco in Italia.

    1) LE MORTI
    La pillola abortiva – che viene spacciata per «aborto dolce» – ha già ucciso. Rispetto a quanto sostenuto nel bollettino Aifa n. 4 del 2007 «Ru486, efficacia e sicurezza di un farmaco che non c’è» – che si è avvalso di una bibliografia medica non aggiornata –, le donne morte in seguito all’assunzione della pillola sono state sedici. L’ultimo caso risale all’anno scorso: una diciottenne americana è deceduta per l’infezione letale da batterio Clostridium Sordelii (che non causa febbre, e perciò è difficilmente individuabile) in seguito all’assunzione della Ru486 per via orale, cioè la modalità finora usata negli ospedali italiani.

    2) L’INDICE DI MORTALITÀ
    Tale indice di mortalità è stato confermato dalle autorità scientifiche mondiali: nel 2005 il New England Journal of Medicine ha stabilito con chiarezza che il rischio di morte per aborto chimico è dieci volte maggiore rispetto a quello per aborto chirurgico.

    3) LE COMPLICAZIONI
    Anche gli eventi avversi causati nelle donne dall’assunzione della pillola abortiva riportati nel bollettino dell’Aifa risultano sottodimensionati. Comunicazioni pubbliche della Fda (l’ente di controllo Usa) risalenti al 2006 riferiscono di almeno 950 "incidenti" segnalati spontaneamente, con 9 casi di pericolo di vita, 116 trasfusioni, 88 infezioni, 6 eventi trombotici e altri 232 casi di ospedalizzazione. «Inoltre esiste il rischio frequente di emorragie endoaddominali e di gravidanze extrauterine – spiega Filippo Maria Boscia, ginecologo pugliese, presidente della Società italiana per la bioetica – con la concreta possibilità che venga compromessa la capacità gestazionale della donna in futuro».

    4) I CONTROLLI
    Davanti a tante morti e complicazioni documentate, stupirebbe un via libera all’adozione da parte di un’autorità rigorosa come l’Aifa che ha sempre svolto con grande severità il controllo sui farmaci candidati alla commercializzazione in Italia. Lo dimostra il caso clamoroso del Lipobay, popolare anti-colesterolo ritirato 6 anni fa dal commercio, e quello di molti altri farmaci che non hanno causato morti ma soltanto reazioni allergiche (come, recentemente, il vaccino Morupar).

    5) LE MODALITÀ
    Il protocollo per la Ru486 prevede una prima pillola, che causa la morte del feto, seguita dopo due giorni dall’assunzione per via orale (o vaginale) di misoprostol, che provoca le contrazioni uterine e permette l’espulsione del feto. «Questo significa – aggiunge l’ordinario di Clinica ginecologica e ostetrica all’Università di Bologna, Luciano Bovicelli – che l’aborto da Ru486, in condizioni "ottimali" di riuscita dura 72 ore e che per essere compatibile con la legge 194 richiede un’ospedalizzazione di almeno tre giorni per la donna». Il che non è avvenuto, per esempio, nel caso dell’Ospedale Sant’Anna di Torino, dal quale il ginecologo Silvio Viale (per questo motivo indagato dalla Procura torinese) ha dimesso ben 289 donne (su 362) prima che l’aborto fosse effettivamente avvenuto, permettendo che per 38 di loro – parte lesa nell’inchiesta – l’espulsione del feto avvenisse a domicilio.

    6) L’EFFICACIA
    La Fda ha stabilito che nell’80% dei casi l’aborto medico si esaurisce in tre giorni. E nell’altro 20%? La documentazione scientifica parla di aborti durati fino a tre, quattro settimane, e in cui si è dovuti ugualmente ricorrere a interventi chirurgici di raschiamento (in un ospedale toscano si è giunti al 40% dei casi). Dunque, sempre per rispettare la legge 194, nel nostro Paese la donna dovrebbe essere ospedalizzata per varie settimane. Ricorrendo non di rado all’intervento chirurgico, nonostante la procedura farmacologica. Si tratterebbe, come specificato dall’articolo 15 della stessa legge 194, di una tecnica «moderna» e «meno rischiosa per la salute della donna»?

    7) LA SECONDA PILLOLA
    Si è detto che la prima pillola nel protocollo Ru486, il mifepristone, da sola non basta a indurre l’aborto. Per espellere il feto serve un secondo farmaco in grado di produrre le contrazioni uterine. Il più utilizzato è il misoprostol, una prostaglandina, commercializzato con il nome di Cytotec, e che tuttavia è registrato e venduto dall’azienda che lo produce (la Searle) come farmaco antiulcera. La stessa Searle, peraltro, ha diffidato dall’usarlo come abortivo, spiegando di non aver mai svolto studi sui suoi effetti in questo senso. Ecco dunque un altro freno all’introduzione della Ru486 nel nostro Paese: quello di un uso non autorizzato («off label») del Cytotec, fuori cioè dalle indicazioni previste.

    8) I DOSAGGI
    C’è disaccordo sui dosaggi legati al protocollo Ru486. Mentre il padre della pillola abortiva, il francese Emile Baulieu, sconsiglia vivamente un dosaggio di mifepristone sottodimensionato – come quello di 200 mg –, è proprio quest’ultimo a essere stato approvato dall’Emea (l’agenzia del farmaco europea), mentre negli Usa se ne usano 600 mg.

    9) LA SALUTE DELLA DONNA
    Secondo chi la vuole adottare, la Ru486 dovrebbe rendere la procedura dell’aborto meno traumatica per la donna, che non deve ricorrere a un intervento chirurgico. «In realtà la donna vive in prima persona l’evento dell’uccisione del figlio – spiega la psicoterapeuta Giuliana Mieli – e viene lasciata sola sia nello svolgimento di quell’evento (l’espulsione del feto spesso avviene a casa) sia nelle ripercussioni psicologiche di quest’ultimo». Secondo l’unico studio effettuato in questo senso, e pubblicato sul British Medical Journal, il 56% delle donne che ha abortito con Ru486 ha riconosciuto l’embrione espulso. Non basta per dire no alla Ru486?

  2. #2
    Forumista esperto
    Data Registrazione
    06 Nov 2006
    Località
    Difendi, Conserva, Prega!
    Messaggi
    15,330
     Likes dati
    2
     Like avuti
    75
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Chi protegge la pillola Ru486?


    di Eugenia Roccella, Avvenire 8 novembre 2007
    In Usa le morti hanno fatto notizia. In Italia la sperimentazione è stata negativa, ma si torna a parlare di commercializzione
    Questa volta è vero: la Exelgyn, l’azienda che produce la pillola abortiva Ru486, ne ha chiesto la registrazione all’Aifa, l’ente italiano di controllo dei farmaci. Negli ultimi due anni lo stesso annuncio è stato fatto almeno una decina di volte; poi, regolarmente, il grande evento non si verificava. La Exelgyn diffida dei Paesi in cui esiste un’opinione pubblica vigile, capace di intentare cause legali o di aprire il dibattito su questioni imbarazzanti.

    È per questo che la ditta francese non ha mai voluto commercializzare la Ru486 in America, nonostante il presidente Clinton l’abbia pregata insistentemente di farlo. Queste pressioni sono ormai pubbliche, grazie all’apertura degli Archivi Clinton, e altrettanto pubbliche sono le lettere di risposta inviate al presidente americano dalla Exelgyn, in cui si afferma chiaramente che l’azienda sarebbe entrata nel mercato Usa solo se l’amministrazione Clinton le avesse garantito una sorta di immunità giudiziaria. Alla fine, piuttosto che cedere, la ditta ha preferito regalare il brevetto a un’organizzazione antinatalista americana, sottraendosi così a ogni responsabilità legale.

    Di pillola purtroppo si muore
    La Exelgyn aveva visto giusto: è negli Stati Uniti che lo scandalo delle donne morte –15, a tutt’oggi – e degli eventi avversi provocati dal farmaco, è finalmente approdato sui mass media, con un giornale 'liberal' come il New York Times a fare da battistrada. Tutt’altra storia in Europa, dove le morti non hanno mai avuto l’onore di un titolo di cronaca, nemmeno quando la vittima era figlia del presidente del Comitato nazionale di bioetica francese. L’Italia, però, è un Paese anomalo. Ci sono i cattolici, c’è una parte di laici che si rifiuta di aderire alle banalizzazioni del dogmatismo scientista, c’è stata una vittoria significativa al referendum sulla legge 40. Così la Exelgyn ha preso tempo. Non avendo fiducia nella sicurezza del proprio prodotto, ha cercato, come sempre, l’appoggio dei politici, e alcuni hanno risposto.

    Insuccesso nella sperimentazione
    Inizia quindi la campagna a favore della pillola, che prosegue nonostante il fallimento della sperimentazione aperta nel settembre 2005 all’ospedale torinese Sant’Anna. Qualche assessore regionale alla Sanità, come Enrico Rossi in Toscana, decide di promuovere l’importazione diretta del farmaco. Ma l’azienda esita ancora, vuole impegni più circostanziati, o forse a livello più alto. Le garanzie evidentemente arrivano, se la Exelgyn dichiara oggi ad Avvenire che la richiesta di registrare il farmaco proviene da autorità italiane.

    C’è chi vuole l’aborto a domicilio
    Quando e da chi arriva la richiesta, e perché la politica è così interessata a un metodo abortivo? Quando, non lo sappiamo. Sappiamo però che l’azienda ha mutato atteggiamento dopo il convegno romano della Fiapac, la Federazione internazionale degli operatori di aborto e contraccezione, tenuto un anno fa e sponsorizzato proprio dalla Exelgyn. In quell’occasione il ministro Emma Bonino e Maura Cossutta, consulente del ministro della Salute, portarono ai convegnisti il proprio benvenuto. Il perché, invece, lo sappiamo benissimo: la Ru486, sinonimo di aborto a domicilio, serve a scardinare l’attuale legge sull’aborto senza passare dal Parlamento, dove non c’è una maggioranza per modificarla.

    Il ministro Livia Turco ha garantito che, nel caso la pillola fosse autorizzata dall’Aifa, si adopererà affinché l’impiego del farmaco avvenga nel totale rispetto delle esigenze di tutela della salute della donna, garantite dalla legge 194. Noi le crediamo, ma che autorità italiane abbiano sollecitato la Exelgyn desta serissime preoccupazioni. Introdurre la pillola abortiva è una scelta etica e politica grave. E noi non staremo a guardare.

  3. #3
    Teppista
    Data Registrazione
    14 Apr 2009
    Località
    Frivolezza & Libertà
    Messaggi
    35,074
     Likes dati
    3,890
     Like avuti
    4,809
    Mentioned
    89 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Si muore anche di parto.
    Qualsiasi farmaco può essere dannoso.


    I medici sono ben più preparati di me, di te e della Roccella per stabilire quale sia la procedura migliore per abortire caso per caso.

  4. #4
    Forumista esperto
    Data Registrazione
    06 Nov 2006
    Località
    Difendi, Conserva, Prega!
    Messaggi
    15,330
     Likes dati
    2
     Like avuti
    75
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Sì solo che se non gliela danno, voi iniziate ad urlare. Un aborto in casa è quanto di più triste e pericoloso ci sia per le donne visto che a voi la salute degli assassini interessa.

  5. #5
    Teppista
    Data Registrazione
    14 Apr 2009
    Località
    Frivolezza & Libertà
    Messaggi
    35,074
     Likes dati
    3,890
     Like avuti
    4,809
    Mentioned
    89 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Citazione Originariamente Scritto da Merello Visualizza Messaggio
    Sì solo che se non gliela danno, voi iniziate ad urlare. Un aborto in casa è quanto di più triste e pericoloso ci sia per le donne visto che a voi la salute degli assassini interessa.
    Guarda che la 194 è nata proprio per evitare gli aborti in casa.
    Siete voi che la volete abolire e volete tornare ai tempi delle mammane.

    Per quanto mi riguarda, ben venga l'ru486 in ospedale.

  6. #6
    Forumista esperto
    Data Registrazione
    06 Nov 2006
    Località
    Difendi, Conserva, Prega!
    Messaggi
    15,330
     Likes dati
    2
     Like avuti
    75
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Le mammane non sono affari miei: il princìpio è che non si uccide, nè in casa nè in ospedale, nè tantomano con l'avvallo dello stato.

  7. #7
    Teppista
    Data Registrazione
    14 Apr 2009
    Località
    Frivolezza & Libertà
    Messaggi
    35,074
     Likes dati
    3,890
     Like avuti
    4,809
    Mentioned
    89 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Citazione Originariamente Scritto da Merello Visualizza Messaggio
    Le mammane non sono affari miei: il princìpio è che non si uccide, nè in casa nè in ospedale, nè tantomano con l'avvallo dello stato.
    E invece si "uccide", alla faccia tua. Gli italiani sono favorevoli all'aborto di stato.

    Se non ti piace, promuovi un referendum e vediamo chi vince. Nel frattempo ti becchi l'ru486. Tanto a te che te ne frega della salute delle "assassine"?

  8. #8
    Forumista esperto
    Data Registrazione
    06 Nov 2006
    Località
    Difendi, Conserva, Prega!
    Messaggi
    15,330
     Likes dati
    2
     Like avuti
    75
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Citazione Originariamente Scritto da catartica Visualizza Messaggio
    E invece si "uccide", alla faccia tua. Gli italiani sono favorevoli all'aborto di stato.

    Se non ti piace, promuovi un referendum e vediamo chi vince. Nel frattempo ti becchi l'ru486. Tanto a te che te ne frega della salute delle "assassine"?
    Infatti mi interessa la salute dei bambini, e abortire in casa diventa qualcosa di ancora più "normale".

    Certo se dovesse succedere qualcosa a queste assassine di sicuro non mi metterò a piangere.

    Il fatto che sia maggioranza quella parte degli italiani è una questione di poco conto per il princìpio. Negli states sono per la pena di morte ma non per questo è giusta. Quindi evita di sparare sentenze a cavolo.

  9. #9
    שמע ישראל
    Data Registrazione
    11 Jan 2006
    Messaggi
    4,009
     Likes dati
    0
     Like avuti
    1
    Mentioned
    0 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Citazione Originariamente Scritto da catartica Visualizza Messaggio
    Siete voi che la volete abolire e volete tornare ai tempi delle mammane.
    Per onestà non credo tu possa dirlo.
    Sei veramente convinta che qualcuno gioirebbe di ciò ?

  10. #10
    Teppista
    Data Registrazione
    14 Apr 2009
    Località
    Frivolezza & Libertà
    Messaggi
    35,074
     Likes dati
    3,890
     Like avuti
    4,809
    Mentioned
    89 Post(s)
    Tagged
    0 Thread(s)

    Predefinito

    Citazione Originariamente Scritto da Rollingstone Visualizza Messaggio
    Per onestà non credo tu possa dirlo.
    Sei veramente convinta che qualcuno gioirebbe di ciò ?
    E tu, onestamente, credi davvero che, una volta abolita la 194, le donne magicamente smettano di abortire?

 

 
Pagina 1 di 3 12 ... UltimaUltima

Discussioni Simili

  1. Risposte: 14
    Ultimo Messaggio: 03-05-11, 11:38
  2. Risposte: 2
    Ultimo Messaggio: 11-07-07, 15:32
  3. NO alla pillola abortiva!
    Di normanno nel forum Centrodestra Italiano
    Risposte: 0
    Ultimo Messaggio: 18-11-05, 20:47
  4. NO alla pillola abortiva!
    Di normanno nel forum Destra Radicale
    Risposte: 0
    Ultimo Messaggio: 18-11-05, 20:45
  5. La pillola abortiva RU-486 in Italia
    Di jeanjan83 nel forum Cattolici
    Risposte: 53
    Ultimo Messaggio: 24-09-05, 20:41

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •  
[Rilevato AdBlock]

Per accedere ai contenuti di questo Forum con AdBlock attivato
devi registrarti gratuitamente ed eseguire il login al Forum.

Per registrarti, disattiva temporaneamente l'AdBlock e dopo aver
fatto il login potrai riattivarlo senza problemi.

Se non ti interessa registrarti, puoi sempre accedere ai contenuti disattivando AdBlock per questo sito