Veltroni vede Fini per trovare un accordo sulla riforma della giustizia (poi il fanatico sul tema sarebbe Di Pietro?).
Non vorrei che finisse come negli anni '80, quando Veltroni andò a trattare col piduista Berlusconi sulle TV e, alla fine, cedette alla fininvest le TV locali del PCI e promise il lasciapassare al decreto Mammì in cambio della lottizzazione comunista della piccola RAI 3 e di qualche finanziamento berlusconiano alle feste dell'Unità. (Non è un grande negoziatore, povero Walter).
Insomma, la giustizia funzionerebbe se i politici non ostacolassero continuamente la magistratura, tagliando le risorse, lasciando che molti magistrati ottengano incarichi esterni e così trascurando il loro lavoro, votando leggi allunga-processi per salvare qualche eccellente incuranti del fatto che anche tutto il resto va a finire in malora.
E' vergognoso che si crei una questione giustizia perchè in entrambi gli schieramenti c'è gente che non vuole essere indagata e processata, e perchè ci sono personaggi del CSM ed al vertice della Cassazione che sono coinvolti nelle inchieste di Catanzaro.
Si facciano da parte, riportando aria fresca nelle istituzioni, invece di accordarsi per stravolgere la Costituzione e la separazione dei poteri (come da programma P2-PDL-PD).