PARIGI (Reuters) - I militanti islamici non sono i principali sospettati nell'inchiesta sui cinque ordigni esplosivi sistemati e fatti ritrovare ieri in uno dei più frequentati grandi magazzini di Parigi. Lo ha detto oggi il ministro della Difesa Herve Morin.
La polizia ha trovato ieri i cinque ordigni ai grandi magazzini Printemps, dopo essere stata avvisata con un messaggio scritto da un gruppo sconosciuto che si è definito il Fronte Rivoluzionario Afghano, e che ha chiesto il ritiro delle truppe francesi dall'Afghanistan.
"Le fraseologia, la dialettica utilizzata (nella lettera) non sono quelle tipiche dei terroristi islamici", ha detto oggi il ministro a radio Rtl.
"La parola 'rivoluzionario' nel nome del gruppo, il termine 'capitalista' usato per definire il grande magazzino, la mancanza di riferimenti all'Islam o alla jihad, tutte queste sono ragioni per le quali gli islamici non sono considerati i principali sospettati", ha detto Morin.
In ogni caso, ha precisato, l'inchiesta non esclude nulla.
I cinque candelotti di dinamite, relativamente vecchi, trovati nei bagni di Printemps, non avrebbero potuto esplodere visto che non c'erano i detonatori. Fatto che suggerisce che l'obiettivo era di creare allarme e non di provocare morti.
Nel messaggio inviato per posta a una agenzia di stampa francese, il gruppo ha ammonito la Francia che tornerà "in azione nei vostri grandi magazzini capitalisti e questa volta senza avvertimenti", se le truppe francesi non si ritireranno dall'Afghanistan entro la fine di febbraio.
Morin ha detto che l'episodio non avrà alcuna conseguenza sulle politiche della Francia in Afghanistan. La Francia ha 2.800 militari, presenti a partire dal 2001.