Mi cito (articolo scritto per il sito patriaexacta.com due anni fa): "sgozzano con machete, e poi con lo stesso, smembrano la vittima, portano la testa in un quartiere, le gambe in un altro, le braccia in un altro ancora. La testa generalmente la lasciano alle fermate dell' autobus piú frequentate per "intrattenere" i pendolari del giorno seguente"...buona lettura.
Quello che appare nell' articolo di Panorama (
http://blog.panorama.it/italia/2008/...arca-a-milano/) é solo un assaggio della "apocalisse" che si profila per Milano e la Padania se gruppi come la MS13 o la M18 attecchiscono.
Io scrivo dal paese da cui partono, El Salvador, e da anni seguo il fenomeno.
Da un punto di vista dell' ordine pubblico, del danno al tessuto sociale, marocchini, tunisini, arabi o africani del sud in confronto son poca cosa. E vi spiegheró perché.
MS13 e M18 sono due bande giovanili (12-25 anni in media) composte da folli assassini salvadoregni o figli di immigrati salvadoregni negli USA. Ed é proprio lí che nascono, negli anni 80 a causa della forte immigrazione salvadoregna dovuta al conflitto armato (Regime militare + USA contro guerriglia comunista). Finita la guerra qui, alcuni tornarono per formare le bande su suolo natio, approffittando della miseria del paese e delle migliaia di giovani o orfani di guerra o semplicemente poveri e senza prospettive. Nel giro di 20 anni il fenomeno, sottovalutato, a Washington e quí, si é trasformato in un cancro spaventoso. L' FBI, come dice l' articolo, considera la MS13 e la M18 come il peggior problema di ordine pubblico negli USA.
Milano...trema!!!
Prima del chi sono, meglio dire quanti sono: (cifre ufficiali -false- per nascondere il problema): 100 mila in El Salvador, 150 mila in Honduras, 10 mila in Nicaragua, 50 mila in Mexico, forse 150 mila negli USA. Insomma, mezzo milione...
Chi sono costoro? Asociali, disadattati, violenti, psicopatici, folli, esseri subumani.
Non hanno appartenenza politica o ideologica (qui se ne servono i comunisti per creare problemi al governo di destra, ma gli tocca pagarli o "giustificarli" agli occhi di una opinione pubblica orrorizzata).
Che fanno? Si occupano di spaccio di droga al dettaglio, estorsioni a piccoli commercianti, a normali cittadini, trafficano armi...ma solo a livello di soldataglia, fuori dai giri piú grandi. Quello che a loro interessa é il controllo del territorio (quartieri) per avere l' esclusiva sullo spaccio e sul raket. Direttamente e indirettamente li usano i grandi cartelli della droga sudamericana.
Ció che li distingue da altri gruppi e realtá similari é il loro livello di subumana violenza.
Quí in El Salvador, che non é Groznyj (cecenia), né l' Afganistan, né l' Iraq, né Beirut, ma un paese che seppur povero e misero, conta con la maggior rete di strade del centroamerica, la maggior stabilitá monetaria, un governo liberista (moderato), Centri commerciali, spiaggie IN per surfers yankee, questi signori fanno, per lo meno, 7 dei 12 morti al giorno che registrano le statistiche. Ma non ammazzano con un colpo di revolver...no, sgozzano con machete, e poi con lo stesso, smembrano la vittima, portano la testa in un quartiere, le gambe in un altro, le braccia in un altro ancora. La testa generalmente la lasciano alle fermate dell' autobus piú frequentate per "intrattenere" i pendolari del giorno seguente.
Altro che mafia e corleonesi o Nigeriani che picchiano le proprie puttane o marocchini ubriachi.
Quí c'é un processo in corso: 3 anni fa, un ex capo della M18, per punire la propria donna (era andata a letto con uno della banda opposta): la inivitó in una birreria (dei bassi fondi), la fece stuprare da 50 adepti (membri) e poi, tolte le setole a una lucidatrice industriale, lei viva, inizió a tagliarle braccia e gambe. Visto che sui femori i dischi facevan fatica, mandó a cercare una sega da falegname, con la quale poi le staccó la testa. Al processo arrivarono in 15 (gli altri 35 giá erano negli USA...o in Europa?), se la ridevano e mostravano fieri i tatuaggi che li identificavano come M18. Solo 3 furono condannati a 10 anni, gli altri a meno. Sette son fuggiti 5 mesi fa, con un tunnel, dal carcere e, secondo le autoritá, hanno giá lasciato il paese.
Questo é solo un esempio. Cosa di ieri? Nel comune di Quezaltepeque han trovato una fossa comune con almeno i resti di 50 persone (peró son solo teste e gambe): sospettato il gruppo MS13 del posto...peccato che il "nucleo storico" é giá emigrato e ha lasciato solo i virgulti, 12, 14 16 enni.
Peró la chicca l' han fatta in Honduras. L' ex presidente (liberale) Maduro aveva dichiarato loro guerra, arresti a pioggia. Si son incazzati: un giorno, alla luce del sole, han bloccato un bus di lavoratori/operai, son montati e a colpi di AK-47 han ammazzato tutti. Perché? Volevano castigare qualcuno che rea seduto lí? No, eran tutte brave persone...si trattava solo di far capire che loro tolgono la vita altrui senza pensarci due volte. Sul bus poi, sopra un lenzuolo han scritto (in modo sgrammaticato logicamente): attento presidente, qui comadiamo noi. Nei giorni seguenti, nonostante i militari nelle strade, fuori dal quartiere del presidente han lasciato una serie di teste mozzate.
Come dimostra l' articolo di Panorama questi "Untermensch" sono arrivati a Milano. Perché? Perché negli USA l' FBI li sta cacciando disperatamente. La settimana scorsa agenti federali USA son arrivati qui in El Salvador per colloqui privati con il governo. Sono incazzati e spaventati perché le autoritá salvadoregne non collaborano (ci mancherebbe, non vedono l' ora di liberarsi di tale flagello!). Insomma gli USA, muro a parte, li stan schedando e stanno spendendo milioni di dollari per perseguirli (controllo telefoni cellulari, appostamenti, gruppi specializzati, studi sul loro slang (argot), infiltrazioni ecc., e per questo, é voce che corre per le strade di San Salvador, queste bestie stan cercando nuovi lidi (viva l' Europa tollerante!)
Infine, un altro ricordo (esempio): tre anni fa scrissi un articolo sempre per patriaexacta.com (pagina di opinione e notizie) sul caso della piccola Bonilla (adesso mi sfugge il nome, tra tanti nomi di vittime...). Usciva da scuola, 9 anni, con la sua uniforme bianca(tutte le scuole qui, per fortuna impongono, grembiule e -generalmente- monogramma dell' istituto educativo sul taschino). A 200 metri da casa (un tugurio della periferia) un ragazzo di forse 18 se le avvicinó, la guardó negli occhi e da mezzo metro le sparó al cuore con una 9 mm. Tutto un quartiere vide, pianse portando vecchi stracci per tamponare il lago di sangue che copriva le buche nell' asfalto. L' esecuzione aveva un "senso": un suo fratello maggiore, 6 anni prima aveva abbandonato la MS13 per mettersi a lavorare onestamente. I suoi ex compadri pensarono che lasciarlo vivo e ammazzargli la sorellina era il castigo migliore. Si potrebbe dire: "Lo stesso succede a Catanzaro!". Sí? Tre giorni dopo presero la fidanzata incinta del traditore e viva gli aprirono la pancia e, estratto il feto, la lasciarono morire sulla strada. Ad oggi, la famiglia puó piangere la ragazza ma non il bambino che aveva in grembo, dato in pasto ai cani che gironzolano nella zona o chissá.
Trema, Milano...
Wotan