Jefferson, senza polemica o sarcasmo, devi spiegarmi una cosa.
Quando Rothbard dice che non c'è nulla di male a far morire di fame davanti alla tua porta un povero affamato, mi dici che è vero e che se lo voglio sfamare lo devo fare con soldi miei. Uno può essere o meno d'accordo, ma è sicuramente coerente con il principio di non aggressione.
Quando Rothbard dice che i figli sono dei genitori e che se ne possono occupare come meglio credono, mi dici che è vero. Se un genitore lasciasse un figlio morire di fame allora, non se ne starebbe occupando come meglio crede? Sta violando il principio di non aggressione? No, affatto.
E allora se io, Beppino Englaro, decido di non alimentare più mia figlia, per tutta una serie di motivi che a te, estraneo, non devono interessare: cosa vuoi? Questa non è eutanasia, ma semplice sospensione dell'alimentazione forzata. La chiesa si oppone, così come si opporrebbe se una ipotetica legge dello stato sancisse che si possono far morire di fame i poveri.
Mi fa piacere sentirti dire che Rothbard non è dio, però non capisco perché salvare una vita messa molto male come quella di Eluana Englaro, e non salvare anche vite ugualmente affamate e incapaci di accedere al nutrimento, sparse un po' in tutto il mondo.