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Darfur/ Studio: migliaia di bambini e adulti usati come schiavi
Sequestrati da miliziani e soldati duranti attacchi a villaggi
Roma, 17 dic. (Apcom) - Migliaia di bambini e adulti sono stati usati come schiavi nella regione sudanese del Darfur, dove dal 2003 è in corso una guerra civile. E' quanto denuncia la coalizione di oltre 30 organizzazione umanitarie 'Darfur Corsotium', in un rapporto citato oggi dalla Bbc.
Si tratta di uomini costretti a lavorare nelle tenute agricole controllate dalla milizie arabe dei janjaweed (diavoli a cavallo, ndr), oppure di donne e bambini ridotti in schiavi del sesso dalle truppe sudanesi. La coalizione delle ong precisa di aver raccolto circa 100 testimonianze da persone che sono riuscite a liberarsi dalla condizione di schiavitù, e sottolinea come il fenomeno riguardi migliaia di persone di etnia africana.
In Darfur il conflitto è scoppiato nel febbraio 2003, quando le tribù africane Fur (Darfur significa terra dei Fur), Zaghalit e Masalit hanno imbracciato le armi contro il governo arabo di Khartoum per rivendicare una maggiore partecipazione all'amministrazione del Paese e una più equa distribuzione della ricchezza nazionale. Sono almeno 300.000 le persone morte finora, stando a stime Onu, e oltre 2,7 milioni i profughi. Il rapporto delle ong afferma che le vittime della schiavitù sono state catturate durante gli attacchi lanciati da janjaweed e militari sudanesi contro i villaggi africani della regione, poi ripopolati da nomadi arabi provenienti da Ciad, Niger, Mali e Camerun. Gran parte delle persone rapite sono donne e ragazze, stuprate e poi costrette a sposare i loro sequestratori, a occuparsi delle faccende domestiche e, in alcune occasioni, dei lavori agricoli.
Il governo di Khartoum ha sempre smentito la pratica della schiavitù nel Paese, ma un politico sudanese ha ammesso sotto anonimato che negli ultimi mesi ci sono stati in Darfur diversi sequestri. "L'esercito ha catturato molti bambini e molte donne, nascosti nellaboscaglia attorno ai villaggi bruciati - ha detto alle ong - sono stati trasportati di notte in aereo a Khartoum e spartiti tra i soldati come lavoratori domestici e, in alcuni casi, come mogli".
Lo studio sollecita il governo sudanese a sciogliere la milizia dei janjaweed e le altre milizie attive nella regione, e a collaborare appieno con Nazioni Unite e Unione africana. "Serve un intervento urgente per scongiurare nuovi sequestri e conseguenti violazioni dei diritti umani, e per liberare e assistere quanti sono ancora tenuti prigionieri", ha dichiarato il co-presidente di Darfur Consortium, Dismas Nkunda.