Bisogna essere disonesti per fondare il consenso sulla moralità. La cultura occidentale sa dai tempi di San Paolo Apostolo delle Genti, giudeo ellenizzato, fariseo e cittadino romano che: "tutti abbiamo peccato e siamo privi della gloria di Dio". E con Nietzsche noi moderni europei sappiamo che "i buoni e giusti sono sempre l'inizio della fine", quindi dobbiamo guardarci molto attentamente da loro. Il moralista che fa politica può essere solo un ipocrita.
Cerea