Radicali Italiani a Partito Democratico: subito anagrafe pubblica degli eletti e dei nominati

http://www.radicali.it/view.php?id=134115
Roma, 17 dicembre 2008
• Dichiarazione di Antonella Casu, segretaria di Radicali Italiani

Le devastanti inchieste in corso in Abruzzo, Basilicata, Campania, che vedono inquisiti esponenti di primo piano del PD rendono ancor più urgente e necessario offrire una risposta politica concreta.


Ci auguriamo che tali inchieste possano rapidamente chiarire responsabilità e consentano di fare chiarezza.


In Italia lo stato di non-democrazia si sostanzia nel negare ai cittadini la conoscenza quotidiana di quanto avviene “nei palazzi della politica”, poi esplodono le inchieste ed è un susseguirsi di notizie che si annullano l’una con l’altra. Quello che è accaduto tra Catanzaro e Salerno viene cancellato da quello che accade a Pescara, che viene a sua volta cancellato da quello che accade a Potenza, che sarà cancellato da quello che accade a Napoli, e via così scoraggiando e allontanando sempre più l’elettore.


Ne abbiamo avuto prova in questi giorni in Abruzzo dove un buon 50 per cento ha disertato le urne. C’è però un’iniziativa che se adottata può colmare quel solco tra eletti ed elettori che ormai sembra essere un vero abisso, oltre che scongiurare le tante Tangentopoli che scuotono il paese.


E’ uno strumento, proposto e offerto da Radicali Italiani a centrosinistra e centrodestra, per la “semplicissima” ragione che dovrebbe essere interesse di entrambe le parti politiche “impadronirsi” dell’iniziativa, farla loro.


La proposta si chiama “anagrafe pubblica degli eletti” e vuole garantire la possibilità di poter “conoscere per deliberare”. Garantire la possibilità di poter conoscere con facilità non solo l’attività svolta dai vari enti, ma anche tutti quei dati inerenti l’attività degli eletti e dei nominati, rendendoli disponibili, di facile accesso e consultazione: quante volte sono presenti e assenti; come e se lavorano; con quali metodi ed espedienti; se sono assenteisti o se votano e come votano; quali e quanti strumenti regolamentare usano: interrogazioni, interpellanze, mozioni, ordini del giorno. Qual è la loro situazione patrimoniale, immobiliare, finanziaria, fiscale, societaria, quali sono i loro incarichi remunerati…


Oggi la moderna tecnologia, internet in particolare, offre gli strumenti che consentono di mettere tutti questi dati a disposizione di tutti; strumenti, informazioni che possono aiutarci a individuare i migliori, i più idonei, capaci e onesti. Non è davvero poco. Sono già parecchie decine i parlamentari, i sindaci, gli amministratori che hanno deciso di aderire a questa iniziativa e la sostengono.


Auspichiamo che il PD colga l’occasione della prossima Direzione, per decidere pubblicamente e all’unanimità di aderire ufficialmente alla campagna per l’Anagrafe Pubblica degli Eletti. Una risposta in “positivo” a quanto accade. Che ne dite, Veltroni, D’Alema, Franceschini, Bersani, Marini, Rutelli…?