Erdogan e Lula, la strana coppia alleata di Mahmoud Ahmadinejad, sono nel mirino del segretario di Stato americano Hillary Clinton. La macchina della diplomazia americana è concentrata a bloccare i tentativi di Turchia e Brasile di "sabotare" il nuovo piano di sanzioni contro l'Iran al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Il segretario di Stato americano ieri ha lanciato un duro monito al ministro degli Esteri della Turchia, Ahmet Davutoglu, ricordandogli come l'Iran abbia finora ignorato le richieste di chiarimenti dell'Aiea, il gendarme Onu contro la proliferazione atomica, sul programma nucleare iraniano. Un altro avvertimento simile di Clinton sarà recapitato al ministro degli Esteri brasiliano. Turchia e Brasile, che occupano due dei seggi a rotazione nel braccio esecutivo dell'Onu, si oppongono alla terza ondata di sanzioni al regime degli ayatollah.
Il "cartellino giallo" alzato da Clinton, alla vigilia della singolare visita del presidente brasiliano Ignacio Lula da Silva a Teheran, non lascia dubbi sulla posizione americana: non ci sono indicazioni di un cambio di atteggiamento di Teheran sul nodo del nucleare. Secondo la Casa Bianca il programma di arricchimento dell'uranio dell'Iran non è finalizzato alla produzione di energia a fini civili, ma nasconde il progetto di costruire la bomba atomica.
Ipotesi inquietante per Israele, minacciato più volte di essere spazzato via dalla carta geografica da Teheran, e visto con timore dagli stati arabi sunniti, in primis l'Arabia Saudita e gli emirati del Golfo persico. Anche il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, e il presidente russo, Dmitrij Medvedev ieri hanno fatto sapere che chiederanno ai loro team di negoziatori all'Onu di «intensificare i loro sforzi» per giungere a una risoluzione su nuove sanzioni contro l'Iran.
Ieri mattina Obama e Medvedev hanno avuto un lungo colloquio telefonico parlando, tra l'altro, dei «progressi» raggiunti al palazzo di Vetro da parte del gruppo dei 5+1 (Cina, Stati Uniti, Francia, Regno Unito, Russia e Germania) «verso un accordo su una risoluzione del Consiglio di sicurezza sull'Iran», ha precisato l'amministrazione Obama in un comunicato. I due presidenti «hanno deciso di chiedere ai loro negoziatori di intensificare gli sforzi per raggiungere il più rapidamente possibile a una conclusione», ha aggiunto la stessa fonte.
Washington è convinta che il programma nucleare di Teheran abbia lo scopo di disporre della bomba atomica, e per impedire ciò hanno sottoposto al gruppo dei 5+1 un progetto di nuove sanzioni contro la Repubblica islamica.
Iran, Clinton furiosa con Erdogan e Lula - Il Sole 24 ORE
e ieri sul Brasile (da notare il finale) :
Dottor Jekyll e mister Lula - Il Sole 24 ORE