Vabbeh senti io mi ero riferita a questo:
CONCLUSIONI
1. L’eliminazione dell’embrione entro la seconda settimana può essere vietata ma non adducendo il fatto che trattasi di un individuo in potenza.
2. L’eliminazione dell’embrione dopo la seconda settimana elimina un individuo in potenza.
3. Poiché embrione/feto e gestante sono intimamente uniti si devono tenere in considerazione le necessità/opportunità di entrambi.
a) la salute psicofisica della madre
b) lo sviluppo dell’embrione/feto in individuo
Man mano che la gestazione prosegue, l’interesse dell’embrione/feto prevale su quello della gestante.
4. Chi considera come insignificante la potenzialità dell’embrione/feto deve ammettere, per reductio ad absurdum, che l’embrione/feto possa essere eliminato senza remore anche un giorno prima della nascita.
Per me c'è una sostanziale differenza tra il fatto che l'interesse dell'embrione prevalga su quello della gestante, rispetto al fatto che si ponga un discrimine temporale a favore del feto che non prevale comunque rispetto alla gestante.
Se poi stiamo dicendo la stessa cosa va bene così.
Mah, fra la vita della donna e quella del feto è a favore della donna,
ma fra un cesareo e la vita del feto, a favore del feto.
Non sono sicuro che la non perfezione genetica sia motivo valido per abortire,
Rimane il periodo di 90 giorni come libera scelta della donna, principio che la 194 NON sancisce.
E non lo fa per influenze cattoliche nella stesura della legge.
Addio Tomàs
siamo fatti della stessa materia di cui sono fatti i 5 stelle