http://www.corriere.it/esteri/08_dic...4f02aabc.shtml
Questo dovrebbe ricordare, a mio modesto avviso, come non esista una posizione manichea dei preti rispetto alla libertà. Il Vaticano sbaglia tutte quelle volte che usa lo Stato (itagliano o altri) per perseguire i suoi fini, facendo lobby. Ma è preziosissimo, quando da vera, evangelica, "voce che grida nel deserto" denuncia una sempre maggiore pervasione statale nella vita privata del cittadino.
Encomiabile mons. Amato, dunque, nello spalare merda sull'educazione civica (da intendersi in senso molto, molto lato) una robetta che per troppi libertari è innocua, o marginale.
Solo i preti hanno il coraggio da noi di attaccare l'educazione statale. Meglio che niente, dico io.«La questione - ha aggiunto - è che in tutta Europa si sta introducendo la categoria della cosiddetta biopolitica. Lo Stato cioè entra sempre più nella vita personale di ognuno: obbliga le famiglie a scegliere determinate scuole con determinate materie, non d'istruzione ma d'indottrinamento».