Non c'è problema Compagno,capita di travisare specialmente su un "mezzo freddo come internet",l'importante è creare calore umano tra noi Compagni,ed abbattere(questo si con freddezza e lucida determinazione)il Capitalismo con i loro lacchè borghesi...e intanto rinnovo di nuovo la mia gratitudine a tutti voi per il "benvenuto".
A presto.
PAROLA DI UOMO!!
Salve Monaco! Il monachesimo diede un impulso incredibile alla Chiesa. Sembra paradossale, ma fu proprio il "ritirarsi", il praticare una vita fuori dall'agone sociale, il darsi delle regole ferree, la garanzia di "successo" di questo fenomeno. Non tutti possono diventare monaci, è un "privilegio" per pochi. Il monaco ha il "dovere" di pregare e "praticare" per tutti e intanto di preservare quel rapporto col Trascendente che impedisca all'uomo normale di perdere la Sua traccia. E se c'è bisogno di Monaci di questi tempi Dio solo lo sa. Monaco, un consiglio, esisti, prega, pratica, testimonia la "fede", sii per tutti esempio di vita insomma. Una raccomandazione, non puntare il dito.
Salam Aleikum!
Attenzione, sappiamo dei rischi di un comunismo dalle linee ferree, col rischio che possa tramutarsi in settarismo.. quindi, ok responsabilità e serietà, ma non al punto da divenire una setta.
Ed è per questo motivo tra gli altri che si deve battere sul concetto di dispersione nel centro capitalista dell'avanguardismo e tornare al concetto di Gemeinwesen aperta di Marx. Tra l'altro il settarismo è un pericolo che comunque si presenta anche senza le considerazioni portate avanti in questa discussione.
Mi ricordo un vecchio gappista che ad una mia ingenua domanda "ma tu sei ancora comunista?", mi rispose "essere comunista non vuol dire un cazzo...dovresti chiedermi se vivo come un comunista...".
"La riposta è no, comunque, da quando ho rinunciato all'idea di una rivoluzione".
Ecco, anch'io credo che "essere comunisti" significhi poco, se esserlo non si traduce in una quotidianità rivoluzionaria.
Io penso che essere comunisti significhi soprattutto "mettere in comune" azioni e atteggiamenti che si riproducano e abbiano almeno la tendenza a farlo con il maggior numero di persone possibili (al dillà della classe di appertenenza).
Ragionando in questa ottica, si evita sempe il settarismo, vero pericolo "dell'essere comunisti".
Rivoluzionario e comunista sono sempre la stessa cosa.
Salve Epifanio,i tuoi consigli sono ben accetti;non punterò il dito...il mio "monacheismo" è di tipo eretico,infatti non sposo in pieno le concezioni delle "alte autorità ecclesiastiche"...il rigore,la disciplina della"base",il loro metodo,il loro approccio quotidiano;il fatto stesso che la "base"si alzi alle 5 del mattino per andare a messa prima di recarsi al proprio posto di lavoro,i loro sacrifici immani fatti per una cosa a cui "credono",l'organizzazione creativa data ai loro giovani(vedi Boy Scout)...ecco è questo stile di vita che ammiro e vorrei fosse "traghettata"in noi comunisti.
A presto.
PAROLA DI UOMO!!
OMNIA SUNT COMMUNIA
Germania. Se la "democratica" Linke espelle i militanti comunisti...
di Mauro Gemma
Caro Direttore,
Sono rimasto francamente sorpreso dal tono utilizzato dalla compagna Mascia nei confronti dell’articolo scritto da me e dal compagno Merlin su Liberazione. Sembra quasi richiedere la nostra “scomunica” da parte del compagno Ferrero.
Voglio solo far rilevare che la compagna Christel Wegner del DKP ha solo ricordato, richiesta di un suo pensiero sulla Stasi, che tutte le nazioni moderne dispongono di servizi segreti, come a suo tempo la RDT. Punto. Ma ha soprattutto ricordato che la RDT non è stata solo Muro e Stasi ma anche diritto al lavoro, alla casa, alla salute, a salari e consumi modesti ma garantiti, ad una scuola non classista aperta a tutti. La compagna Wegner, in questa occasione, non ha rubato, concusso e niente di simile. La compagna Wegner ha solo espresso un giudizio (che Graziella Mascia espone nella versione riveduta fornita dai media) che ha a che fare con le proprie convinzioni politiche e ideologiche. Di militante comunista che per decenni ha sostenuto coraggiosamente le posizioni del proprio partito, in un paese in cui essere comunisti significava essere discriminati, epurati dalle cariche e dai mestieri pubblici e subire il linciaggio mediatico. Era dunque prevedibile che la casta politica tedesca insorgesse. In Germania con le accuse di “comunismo” non si scherza. Anche Mascia dovrebbe saperlo. Le leggi discriminatorie contro i comunisti sono tuttora in vigore. A nulla sono valse le spiegazioni politiche della compagna che si è difesa dal linciaggio invocando il più elementare dei suoi diritti, quello di opinione. Ora, ciò che io giudico riprovevole è il fatto che la Linke, anziché difendere i diritti di una sua eletta, abbia seguito i consigli della campagna anticomunista, escludendo dal suo gruppo parlamentare la compagna Wegner, che, in sostanza, si è sentita riversare addosso le stesse accuse che vengono rivolte a molti militanti della stessa Linke (soprattutto all’est). C’è da rilevare che tale decisione non ha mancato di suscitare la reazione di numerose forze comuniste e di sinistra tedesche (anche gruppi trotzkisti hanno espresso la loro piena solidarietà alla compagna Wegner) e internazionali. E di centinaia di militanti della stessa Linke. Alla solidarietà, purtroppo, non si è aggiunto il nostro partito. Ma non è mai troppo tardi.
Grazie per l’attenzione
Mauro Gemma
PER LA COMUNITA' UMANA