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  1. #11
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    Citazione Originariamente Scritto da Sheran Visualizza Messaggio
    Io ho copiato il testo da un sito islamico, quindi penso sia attendibile.

    Tu, invece di giudicare, perchè non leggi il Corano e verifichi se la violenza sulle donne è permessa?
    Se già lo hai letto, citami le fonti.

    Ho consumato il mio Corano a forza di leggerlo. Non ho fatto lo stesso tuo sbaglio di pensare che qualche riga scritta da musulmani che praticano la taqiyah possa essere attendibile. Il miglior modo per conoscere l'Islam è studiarlo, conoscere il Profeta, conoscere il Corano, conoscere i testi teologici.
    Le fonti te l'ho già citate. Ma se te ne servono alte eccoti servito. Dopo però, se non ti trovi d'accordo, devi indicarmi dove si esclude la violenza nei confronti di apostati solo perché donne.


    Apostasia

    "Coloro che rompono il patto con Allah dopo che è stato ratificato, e che spezzano ciò che Allah ha ordinato di unire, e spargono la corruzione sulla terra, costoro sono i perdenti." (C.2:27)

    "E i miscredenti che smentiscono i Nostri segni, sono i compagni del Fuoco, in cui rimarranno per sempre." (C.29)

    "In verità, a quelli che rinnegano dopo aver creduto e aumentano la loro miscredenza, non sarà accettato il pentimento. Essi sono coloro che si sono persi.
    Quanto ai miscredenti che muoiono nella miscredenza, quand'anche offrissero come riscatto tutto l'oro della terra, non sarà accettato. Avranno un castigo doloroso e nessuno li soccorrerà."(C.3:90-91)

    "Vorrebbero che foste miscredenti come lo sono loro e allora sareste tutti uguali. Non sceglietevi amici tra loro, finché non emigrano per la causa di Allah. Ma se vi volgono le spalle, allora afferrateli e uccideteli ovunque li troviate.
    Non sceglietevi tra loro né amici né alleati." (C.4:89)

    "Non cercate scuse, siete diventati miscredenti dopo aver creduto; se perdoneremo alcuni di voi, altri ne castigheremo, poiché veramente sono stati empi!" (C.9:66)

    "Giurano [in nome di Allah] che non hanno detto quello che in realtà hanno detto, un'espressione di miscredenza; hanno negato dopo [aver accettato] l'Islàm e hanno agognato quel che non hanno [potuto] ottenere . Non hanno altra recriminazione se non che Allah col Suo Messaggero, li ha arricchiti della Sua grazia . Se si pentono sarà meglio per loro; se invece volgono le spalle, Allah li castigherà con doloroso castigo in questa vita e nell'altra; e sulla terra, non avranno né alleato né patrono." (C.9:74)

    "Coloro che volgono le spalle dopo che a loro è stata resa evidente la Guida, sono quelli che Satana ha sedotto e illuso.
    Perché hanno detto a coloro che hanno ripulsa di quello che Allah ha fatto scendere: « Vi obbediremo in una parte della questione» . Allah ben conosce i loro segreti." (C.47:25-26)

    Bukhari Volume 9, Book 83, Number 17:
    Narrato da 'Abdullah:
    L'Apostolo di Allah disse, "Il sangue di un Musulmano che confessa che nessuno ha il diritto di essere adorato se non Allah e che Io sono il suo Apostolo, non può essere sparso se non in tre casi: in Qisas per omicidio, una persona sposata che partecipa in un atto sessuale illegale e colui che abbandona l'Islam (apostata) e lascia i Musulmani."

    Bukhari Volume 4, Book 54, Number 445:
    Narrato da Abu Dhar:
    Il Profeta disse, "Gabriele mi ha detto, 'Chiunque fra voi seguaci muore senza aver adorato nessun altro se non Allah, enterà nel Paradiso (o non entrerà nel Fuoco (dell'Inferno))." Venne chiesto al Profeta: "Anche se avesse commesso atti sessuali illegali o latrocinio?" Egli replicò "Anche in quel caso."

    Bukhari Volume 9, Book 84, Number 57:
    Narrato da Ikrima:
    Ali bruciò alcune persone (ipocriti) e questa notizia raggiunse Ibn 'Abbas, che disse, "Se fossi stato al suo posto non li avrei bruciati, perché il Profeta ha detto, 'Non punite (nessuno) con la Punizione di Allah.' Nessun dubbio comunque che li avrei uccisi, perché il Profeta ha detto, 'Se qualcuno (un Musulmano) abbandona la sua religione, uccidetelo.' "

    Consultate anche questo sito islamico (in inglese):
    http://thetruereligion.org/apostatepunish.htm

  2. #12
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    Non c'è nulla da fare. Per la sharija la pena per apostasia è la morte.
    Il resto è taqija.

  3. #13
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    Intervista a Gamāl al-Bannā.

    In Italia sta emergendo il fenomeno dei musulmani che si convertono al cristianesimo. Lei come li giudica?
    «Sono liberi di credere in ciò che vogliono. Il Corano non pone alcun divieto alla libertà di coscienza. Dio dice: "Non c’è costrizione nella religione" (Corano, II, 256). E ancora: "A voi la vostra religione, a me la mia" (Corano, CIX, 6). La religione non può essere imposta».

    Ma sono apostati? E in quanto tali debbono essere puniti con la morte?
    «Sono apostati. Ma sono liberi di esserlo. Dio dice: "Chi vuole creda, chi non vuole respinga la fede" (Corano, XVIII, 29). In realtà la questione si pone perché vi è una discrepanza tra il dettame del Corano, l’esempio del profeta Mohammad (Maometto) e tra l’interpretazione dei faghih, i giureconsulti islamici.
    Ebbene purtroppo oggi i faghih appartenenti al sunnismo e allo sciismo concordano sul fatto che l’apostasia vada sanzionata con la pena di morte. Ci sarebbe un solo hadis, un detto attribuito al Profeta, che prevederebbe la morte dell’apostata.
    Secondo quanto riferito dal suo compagno Ibn Abbas, il Profeta avrebbe affermato: "Uccidi chi cambia religione". Ma si tratta di un hadis ahad, cioè che ha un’unica fonte di riferimento, che non è comprovato da altre testimonianze. Quindi non va preso in considerazione. In ogni caso quanto prescrive il Corano, che è parola di Dio, prevale su tutto il resto».

    Lei considera l’apostasia come un diritto del musulmano nell’ambito della sua libertà di coscienza?
    «Dobbiamo tenere presente che la fede si basa essenzialmente sulla volontà personale. Dio stesso ha voluto creare una umanità diversificata. Ogni forma di costrizione, di arbitrio o anche di semplice ingerenza nella sfera della fede religiosa deve pertanto essere categoricamente esclusa.
    Tutte le questioni attinenti alla fede devono essere trattate con la logica dell’appello e del dialogo, così come Dio ha invitato i profeti a fare».

    Quindi lei esclude categoricamente la pena di morte per l’apostata?
    «Sì, nel modo più assoluto. La fede e l’apostasia rientrano nella sfera delle scelte personali. Dio dice: "Se fate il bene, lo fate a voi stessi; se fate il male, è a voi stessi che lo fate" (Corano, XVII, 7).
    Dio riconosce che la fede è un fatto personale.
    L’apostata non soltanto non deve essere ucciso, ma non deve essere in alcun modo discriminato, non gli deve essere fatto alcun male».

    Ma quanti la pensano come lei nel mondo musulmano?
    «Ho già detto che purtroppo la maggioranza dei faghih sono fautori dell’uccisione dell’apostata. Io e altri teologi islamici riformisti stiamo cercando di modificare questo orientamento.
    Recentemente alcuni teologi hanno sostenuto che il periodo di "pentimento" dell’apostata, prima dell’applicazione della pena di morte, non deve essere limitato a soli tre giorni bensì protrarsi per tutta la vita. Di fatto è una revoca della sanzione».

    Come valuta la realtà delle comunità musulmane in Italia e in Europa?
    «Noi ci auguriamo che il pensiero e l’opera di personalità moderate, come mio nipote Tareq Ramadan, possano contribuire a risolvere la crisi dell’islam in Europa. Noi consideriamo la religione come un fatto attinente alla sfera privata. Siamo per la separazione tra la religione e lo Stato. E’ il potere che danneggia la fede. E’ successo per l’islam, per il cristianesimo e anche per il comunismo. E’ ora di separare la religione dallo Stato»

    Tu hai riportato i tuoi versetti, io i miei.

    Ci sono molte interpretazioni che si possono dare al testo sacro.
    Tu segui quella originale, io no.

  4. #14
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    Zionist rabbis says Torah permits killing Palestinian civilians

    http://milano.oknotizie.alice.it/go....9000596a68b170
    Domanda: "Che cosa dice la Bibbia sulla guerra?"

    Risposta:
    Molte persone commettono l’errore di credere che la Bibbia nel dire “non uccidere” applichi questo comandamento alla guerra. Tuttavia, la Bibbia dice davvero: “Non uccidere” (Esodo 20:13). Il termine ebraico significa letteralmente “l’uccisione premeditata e intenzionale di un’altra persona compiuta con cattiveria”. Dio ordinò spesso agli Israeliti di andare in guerra contro altre nazioni (1 Samuele 15; Giosuè 4:13) e ordinò la pena di morte per numerosi crimini (Esodo 21:12; 21:15; 22:19; Levitico 20:11). Pertanto, Dio non è contrario all’uccisione in ogni circostanza, quanto piuttosto solo all’omicidio. La guerra non è mai una cosa buona, ma talvolta è necessaria. In un mondo pieno di peccatori (Romani 3:10-18), la guerra è inevitabile. A volte l’unico modo per impedire a dei peccatori di fare molto male è andando in guerra contro di loro.

    La guerra è una cosa terribile! È sempre il risultato del peccato (Romani 3:10-18). Nell’Antico Testamento, Dio ordinò agli Israeliti: “Mobilitate fra voi degli uomini per la guerra, e marcino contro Madian per eseguire la vendetta del Signore su Madian” (Numeri 31). Si veda anche Deuteronomio 20:16-17: “Ma nelle città di questi popoli che il Signore, il tuo Dio, ti dà come eredità, non conserverai in vita nulla che respiri, ma voterai a completo sterminio gli Ittiti, gli Amorei, i Cananei, i Ferezei, gli Ivvei e i Gebusei, come il Signore, il tuo Dio, ti ha comandato di fare”. In Esodo 17:16 è scritto: “Una mano s’è alzata contro il trono del Signore, perciò il Signore farà guerra ad Amalec di generazione in generazione". Inoltre, 1 Samuele 15:18 leggiamo: “Va’, vota allo sterminio quei peccatori degli Amalechiti, e fa’ loro guerra finché siano sterminati”. Quindi, Dio non è certamente contrario a ogni guerra. Gesù è sempre in perfetto accordo con il Padre (Giovanni 100), perciò non possiamo affermare che la guerra fosse nella volontà di Dio solo nell’Antico Testamento. Dio non cambia (Malachia 3:6; Giacomo 1:17).

    Anche la Seconda Venuta di Gesù sarà estremamente violenta. In Apocalisse 19:11-21 è scritto: “Poi vidi il cielo aperto, ed ecco apparire un cavallo bianco. Colui che lo cavalcava si chiama Fedele e Veritiero; perché giudica e combatte con giustizia. I suoi occhi erano una fiamma di fuoco, sul suo capo vi erano molti diademi e portava scritto un nome che nessuno conosce fuorché lui. Era vestito di una veste tinta di sangue e il suo nome è la Parola di Dio. Gli eserciti che sono nel cielo lo seguivano sopra cavalli bianchi, ed erano vestiti di lino fino bianco e puro. Dalla bocca gli usciva una spada affilata per colpire le nazioni; ed egli le governerà con una verga di ferro, e pigerà il tino del vino dell’ira ardente del Dio onnipotente. E sulla veste e sulla coscia porta scritto questo nome: RE DEI RE E SIGNORE DEI SIGNORI. Poi vidi un angelo che stava in piedi nel sole. Egli gridò a gran voce a tutti gli uccelli che volano in mezzo al cielo: ‘Venite! Radunatevi per il gran banchetto di Dio; per mangiare carne di re, di capitani, di prodi, di cavalli e di cavalieri, di uomini d’ogni sorta, liberi e schiavi, piccoli e grandi’. E vidi la bestia e i re della terra e i loro eserciti radunati per far guerra a colui che era sul cavallo e al suo esercito. Ma la bestia fu presa, e con lei fu preso il falso profeta che aveva fatto prodigi davanti a lei, con i quali aveva sedotto quelli che avevano preso il marchio della bestia e quelli che adoravano la sua immagine. Tutti e due furono gettati vivi nello stagno ardente di fuoco e di zolfo. Il rimanente fu ucciso con la spada che usciva dalla bocca di colui che era sul cavallo, e tutti gli uccelli si saziarono delle loro carni”.

    È un errore dire che Dio non sia mai in favore della guerra. Gesù non è un pacifista. In un mondo pieno di persone malvagie, talvolta una guerra è necessaria per prevenire un male ancora maggiore. Se Hitler non fosse stato sconfitto nella Seconda Guerra Mondiale, quanti milioni di Ebrei in più sarebbero stati uccisi? Se non si fosse combattuta la Guerra Civile, per quanto tempo ancora i neri d’America avrebbero sofferto come schiavi? Dobbiamo ricordarci tutti di basare quello che crediamo sulla Bibbia, non sulle nostre emozioni (2 Timoteo 3:16-17).

    In Ecclesiaste 3:8 è scritto: “[C’è] un tempo per amare e un tempo per odiare; un tempo per la guerra e un tempo per la pace”. In un mondo pieno di peccato, odio e malvagità (Romani 3:10-18), la guerra è inevitabile. Alcune guerre sono più “giuste” di altre, ma tutte le guerre sono in ultima analisi conseguenza del peccato. I cristiani non dovrebbero desiderare la guerra, ma nemmeno dovrebbero opporsi al governo che Dio ha posto in autorità su di loro (Romani 13:1-4; 1 Pietro 2:17). La cosa più importante che possiamo fare in tempo di guerra è pregare, chiedendo una santa sapienza per i nostri governanti, pregare per l’incolumità del nostro esercito, pregare per una veloce risoluzione del conflitto e pregare che le perdite siano minime — da entrambe le parti del conflitto (Filippesi 4:6-7).
    http://www.gotquestions.org/Italiano/guerra-Bibbia.html

  5. #15
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    come puoi vedere essendo le tre religioni correlate hanno tutte riferimenti non "pacifici", e quindi?

  6. #16
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    Citazione Originariamente Scritto da Sheran Visualizza Messaggio
    Ci sono molte interpretazioni che si possono dare al testo sacro.
    Tu segui quella originale, io no.
    Stiamo discutendo di musulmani o di un Islam che ti inventi tu, così... su due piedi, ma che in realtà non esiste?

    Allah dice: «Chi vuole creda, chi non vuole respinga la fede» (18.29), ma anche: «Uccideteli (gli infedeli) ovunque li incontriate» (2.191). Parola di Allah (2.106): «Non abroghiamo un versetto né te lo facciamo dimenticare, senza dartene uno migliore o uguale». Questo significa che, tra due versetti contraddittori - tollera o uccidi l’infedele - vale quello rivelato cronologicamente per ultimo. Questa è la cosiddetta ‘dottrina dell’abrogazione’.
    Quale è la cronologia da rispettare? Tutti i versetti del Corano sono datati non secondo il numero della sura, bensì in ‘prima e dopo Egira’ (la fuga di Maometto dalla Mecca a Medina). I versetti rivelati dopo l’Egira, tipicamente di stampo integralista (come il 2.191), in base - diciamo così - all’articolo (2.106) abrogano quelli rivelati prima dell’Egira, tipicamente di stampo moderato (come il 18.29). In breve: l’intolleranza abroga la tolleranza.

    La dottrina dell’abrogazione dimostra ancora una volta l’opportunismo peloso del Santo Profeta, il quale, dopo essere stato cacciato insieme al suo clan dalla Mecca, ha la tipica reazione del genio incompreso in religione: dalla carota al bastone nei confronti di chi non crede in lui. Questa grottesca dottrina ridicolizza anche il dogma del Corano come ‘riproduzione delle Sacre Scritture originali conservate da sempre in cielo’. La parola di Allah, la verità eterna, viene «migliorata» - ossia, in gran parte sostituita e dichiarata obsoleta - per fini strategici. Contr’ordine, compagni!
    Certo, noi possiamo anche riderci sopra e riporre sullo scaffale il Corano accanto al Mein Kampf. Purtroppo, però, per il pio musulmano la dottrina dell’abrogazione non è né grottesca né un cavillo ideologico di secondaria importanza. È la chiave di lettura di cui gli integralisti si avvalgono per rivendicare autorevolmente che la loro è la giusta interpretazione del Corano. Su questo punto - stando al versetto (2.106) - i Talebani hanno ragione da vendere.
    Ricordiamolo sempre, a chi vaneggia un Islam ‘moderato’.

    http://www.uaar.it/news/2007/10/13/i...-opportunista/

    Voglio sperare che tu non creda che quelli dell'UAAR parlino così perché sono razzisti.

  7. #17
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    ma non copiare solo quello che ti conviene, prima di Allah ci sta scritto così.

    Ad esempio, Gesù dice: «Amate i vostri nemici» (Luca 6.35), ma anche: «Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno!» (Matteo 25.41).
    e quindi?

    fai inoltre conto che l'Islam essendo nato 600 anni dopo vive come se fosse nel 1400, vogliamo parlare del cristianesimo dopo 1400 anni?
    parliamo di come furono trattati in quell'epoca i nativi americani? vedi analogie cronologiche con l'Islam?

  8. #18
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    Citazione Originariamente Scritto da Cuordileone Visualizza Messaggio
    Stiamo discutendo di musulmani o di un Islam che ti inventi tu, così... su due piedi, ma che in realtà non esiste?

    ....
    Ci sono donne che danno una interpretazione diversa del Corano.

    Il testo sacro è stato rovinato e riempito di estremismi e maschilismo.
    Penso che generalizzare ed attaccare, come fai tu, sia sbagliato.

  9. #19
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    Citazione Originariamente Scritto da Sheran Visualizza Messaggio
    Intervista a Gamāl al-Bannā.

    In Italia sta emergendo il fenomeno dei musulmani che si convertono al cristianesimo. Lei come li giudica?
    «Sono liberi di credere in ciò che vogliono. Il Corano non pone alcun divieto alla libertà di coscienza. Dio dice: "Non c’è costrizione nella religione" (Corano, II, 256). E ancora: "A voi la vostra religione, a me la mia" (Corano, CIX, 6). La religione non può essere imposta».

    Ma sono apostati? E in quanto tali debbono essere puniti con la morte?
    «Sono apostati. Ma sono liberi di esserlo. Dio dice: "Chi vuole creda, chi non vuole respinga la fede" (Corano, XVIII, 29). In realtà la questione si pone perché vi è una discrepanza tra il dettame del Corano, l’esempio del profeta Mohammad (Maometto) e tra l’interpretazione dei faghih, i giureconsulti islamici.
    Ebbene purtroppo oggi i faghih appartenenti al sunnismo e allo sciismo concordano sul fatto che l’apostasia vada sanzionata con la pena di morte. Ci sarebbe un solo hadis, un detto attribuito al Profeta, che prevederebbe la morte dell’apostata.
    Secondo quanto riferito dal suo compagno Ibn Abbas, il Profeta avrebbe affermato: "Uccidi chi cambia religione". Ma si tratta di un hadis ahad, cioè che ha un’unica fonte di riferimento, che non è comprovato da altre testimonianze. Quindi non va preso in considerazione. In ogni caso quanto prescrive il Corano, che è parola di Dio, prevale su tutto il resto».

    Lei considera l’apostasia come un diritto del musulmano nell’ambito della sua libertà di coscienza?
    «Dobbiamo tenere presente che la fede si basa essenzialmente sulla volontà personale. Dio stesso ha voluto creare una umanità diversificata. Ogni forma di costrizione, di arbitrio o anche di semplice ingerenza nella sfera della fede religiosa deve pertanto essere categoricamente esclusa.
    Tutte le questioni attinenti alla fede devono essere trattate con la logica dell’appello e del dialogo, così come Dio ha invitato i profeti a fare».

    Quindi lei esclude categoricamente la pena di morte per l’apostata?
    «Sì, nel modo più assoluto. La fede e l’apostasia rientrano nella sfera delle scelte personali. Dio dice: "Se fate il bene, lo fate a voi stessi; se fate il male, è a voi stessi che lo fate" (Corano, XVII, 7).
    Dio riconosce che la fede è un fatto personale.
    L’apostata non soltanto non deve essere ucciso, ma non deve essere in alcun modo discriminato, non gli deve essere fatto alcun male».

    Ma quanti la pensano come lei nel mondo musulmano?
    «Ho già detto che purtroppo la maggioranza dei faghih sono fautori dell’uccisione dell’apostata. Io e altri teologi islamici riformisti stiamo cercando di modificare questo orientamento.
    Recentemente alcuni teologi hanno sostenuto che il periodo di "pentimento" dell’apostata, prima dell’applicazione della pena di morte, non deve essere limitato a soli tre giorni bensì protrarsi per tutta la vita. Di fatto è una revoca della sanzione».

    Come valuta la realtà delle comunità musulmane in Italia e in Europa?
    «Noi ci auguriamo che il pensiero e l’opera di personalità moderate, come mio nipote Tareq Ramadan, possano contribuire a risolvere la crisi dell’islam in Europa. Noi consideriamo la religione come un fatto attinente alla sfera privata. Siamo per la separazione tra la religione e lo Stato. E’ il potere che danneggia la fede. E’ successo per l’islam, per il cristianesimo e anche per il comunismo. E’ ora di separare la religione dallo Stato»

    Tu hai riportato i tuoi versetti, io i miei.

    Ci sono molte interpretazioni che si possono dare al testo sacro.
    Tu segui quella originale, io no.
    Questo tizio non è un vero musulmano.
    Ha creato una religione personale che non ha nulla a che vedere con l'Islam.

  10. #20
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