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Partecipanti
20. Non puoi votare in questo sondaggio
  • Pds (centro-sinistra per Veltroni)

    3 15.00%
  • Rifondazione Comunista (centro-sinistra per Veltroni)

    1 5.00%
  • Rinascita Socialista (centro-sinistra per Veltroni)

    2 10.00%
  • Verdi (centro-sinistra per Veltroni)

    0 0%
  • L'Ulivo-Popolari e Democratici (centro-sinistra per Veltroni)

    1 5.00%
  • Forza Italia (Polo delle libertà per Berlusconi)

    0 0%
  • Alleanza Nazionale (Polo delle libertà per Berlusconi)

    2 10.00%
  • Democratici Cristiani Uniti (Polo delle Libertà per Berlusconi)

    2 10.00%
  • Lega per L'Autonomia (Polo delle Libertà per Berlusconi)

    0 0%
  • Liberali e Socialisti (Polo delle Libertà per Berlusconi)

    1 5.00%
  • Nuovo Msi (Polo delle Libertà per Berlusconi)

    2 10.00%
  • Lotta Comunista (Per Rizzo)

    2 10.00%
  • Partito Comunista dei Lavoratori (Per Rizzo)

    1 5.00%
  • Lega Nord (per Bossi)

    1 5.00%
  • Radicali Riformatori (per Emma Bonino)

    2 10.00%
  • Scheda Bianca/Astensione

    0 0%
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Risultati da 1 a 10 di 17
  1. #1
    Democratico di Sinistra
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    Ah...se ci fosse Berlinguer...
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    Predefinito Elezioni Politiche 2001 (dopo 5 anni di governo Veltroni)

    1994 - Da soli 7/8 mesi il governo Berlusconi I retto da un difficile compromesso di coalizione tra Forza Italia,Alleanza Nazionale,Lega Nord e partitini vari (Ccd,Unione di centro,Fondazione liberaldemocratica),viene sfiduciato in parlamento da tre mozioni di sfiducia,la prima quella del gruppo dei Progressisti (capeggiati dal Pds di Massimo D'Alema),la seconda quella del Partito Popolare Italiano (guidato da Franco Marini) e la terza,interna al Polo preparata dalla maggioranza del gruppo parlamentare della Lega Nord che si rifà al leader Umberto Bossi.Berlusconi si dimette.
    Il presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro non vuole tornare a votare e dà l'incarico al leader del Centro Cristiano Democratico,Pierferdinando Casini di trovare una maggioranza parlamentare per un governo di scopo : finanziaria,riforma elettorale condivisa (Segni ha perso in precedenza i referendum e il parlamento ha preso l'impegno di cambiare il sistema),riforma delle pensioni,che duri minimo fino alla fine del 1995.Casini ottenuto il lasciapassare di Berlusconi (che in cambio chiede ed ottiene la fiducia del centro-destra per una ricandidatura alle elezioni del 95/96),ma non quello di Fini che porta Alleanza Nazionale fuori dalla nuova maggioranza pur rimanendo nell'ambito del centro-destra berlusconiano.Casini si adopera per pescare nel centro,data per scontata la non adesione alla nuova maggioranza dell'ex-alleato Bossi (che perde l'ala filo-governativa della Lega per l'Autonomia che appoggia Casini).Casini prepara un tavolo di incontro con Ppi,Patto Segni e con alcuni pezzi dell'alleanza dei Progressisti che si sfilano dalla presa del Pds : i Cristiano Sociali,i Socialisti Italiani (ma non Rinascita Socialista che gravita ancora intorno al Pds) e Alleanza Democratica.La Rete,interpellata da Casini,rifiuta di entrare in maggioranza e rimane nell'ambito della sinistra.L'ago della bilancia è il Ppi,molti nel partito non vogliono appoggiare un governo che si fonda di fatto su Forza Italia e con Berlusconi manovratore reale di Casini,quindi Marini (che è contrario) indice il congresso anticipato e straordinario.Si profilano tre posizioni,Buttiglione è favorevole e si candida segretario,il primo ed ormai ex-segretario Martinazzoli è per l'astensione,Marini viene ricandidato dalla vecchia sinistra dc e vince il congresso con il 53% dei voti congressuali,Martinazzoli prende l'8%(ed entra da subito nella direzione in maggioranza),Buttiglione ha il 39%.Lo scontro è stato durissimo e Buttiglione esce dal partito,fonda i DCI (Democratici Cristiani Italiani) e convincendo parecchi parlamentari popolari riesce a garantire un buon pacchetto di voti per Casini che cosi forma un governo fondamentalmente centrista con l'appoggio dei gruppi parlamentari di : CCD,Forza Italia,DCI,LpA,Si,Crist.Sociali,Patto Segni,Ad,Unione di centro.All'opposizione ci sono Lega Nord,An,Gruppo dei Progressisti (Pds+Rif.Com.+La Rete+Rin.Soc.+Verdi),Pannella (autonomo) e Ppi.

    1995 - Il governo Casini si adopera per i tre principali obiettivi del suo mandato (oltre alla normale amministrazione),sul piano della finanziaria per il 1996,in sostanza Casini vara una manovretta senza vera sostanza,aiuti ad imprese e famiglie più deboli e senza veri incentivi per il sistema industriale ed economico che possa sfruttare la positiva situazione economica internazionale (a livello extra-italiano l'economia se la passa bene e anche le condizioni di salariati e lavoratori per esempio in Francia,retta da un governo socialista-comunista o in Germania dove sono al governo i socialdemocratici e i verdi,sono soddisfacenti,in Italia invece i salari sono i più bassi d'europa e le tasse pesano soprattutto il ceto medio).Nella finanziaria ci sono alcuni bonus famiglia (a partire da chi ha due figli e un certo reddito,comunque imposto abbastanza basso),mentre viene allentata la presa fiscale sui redditi medio-alti.Per quanto riguarda la riforma delle pensioni,l'età pensionabile viene portata a 63 per gli uomini,61 per le donne e viene studiato un sistema che sgancia parte del sistema pensionistico dallo stato :

    - l'80% della pensione è di provenienza pubblica (con minimo 35 anni di contributi per tutte le categorie) e conta il 70% dell'ultimo salario (per operai,dipendenti e lavori usuranti),il 65% per i lav.autonomi,dip. pubblici e lavori come prof.d'università private,avvocati,notai ecc...
    - il restante 20% può essere costruito in maniera personale pagandosi contributi o allo stato o ad enti privati.

    La riforma provoca grandi movimenti di piazza (Cgil,Uil,Pds e progressisti,popolari,leghisti protestano uniti),da cui si sfila la Cisl (guidata da Savino Pezzotta) che sta con Casini e il governo.All'interno della vasta maggioranza si sfilano Cristiano Sociali e Socialisti Italiani che tornano all'opposizione,ma non essendo determinanti non provocano nessuna crisi.
    Intanto il primo test per la nuova maggioranza arriva il 23 Aprile 1995 con le Elezioni Regionali,si vota in Abruzzo,Basilicata,Calabria,Campania,Emilia Romagna,Lazio,Liguria,Lombardia,Marche,Molise,Piem onte,Puglia,Toscana,Umbria,Veneto.

    Di regione in regione si profilano diverse alleanze che scompongono un pò gli assetti parlamentari (che si dividevano in destra,centro di governo,lega nord,centro popolare,sinistra).

    Regionali 1995

    In Abruzzo il candidato del Ppi Antonio Falconio è sorretto da Pds,Verdi,La Rete,Rinascita Socialista,Cristiano Sociali e vince con il 49%,l'avversario del centro-destra Piergiorgio Landini (Forza italia,An,DCI,CCD,Socialisti Italiani,Unione di centro,Patto segni) si ferma al 39%.Autonomi i candidati di Rifondazione Comunista (7%),Pannella (2%),Alleanza Democratica(3%).

    In Basilicata il candidato del Pds Angelo Raffaele Dinardo guida un'alleanza con Ppi,Verdi,Rifondazione Comunista,La Rete,Rinascita Socialista e vince con il 53%,l'avversario di Alleanza Nazionale Giampiero Perri appoggiato da An,Forza Italia,CCD,Patto Segni,Ad,Pannella si ferma al 40%.Autonomi i candidati dei DCI,(6%)e dei Socialisti Italiani (1%).

    In Calabria (dove la sfida principale è tra centro-destra e un insolito centro senza la sinistra) il candidato di Forza Italia Giuseppe Nisticò appoggiato da Fi,An,Socialisti Italiani,Patto Segni,Ad,Pannella vince con il 47%,il candidato centrista del Ppi Donato Tommaso Velardi appoggiato anche da DCI,CCD,Cristiano Sociali si ferma al 32%.Autonomo il candidato apoggiato da Pds,Rif.Com,la Rete,Rinascita Socialista e Verdi (21%).

    In Campania la candidata Rosa Russo Iervolino del Ppi viene appoggiata anche da Pds,Rinascita Socialista,Verdi,Socialisti italiani e La Rete e vince con il 46%,lo sfidante Antonio Rastrelli candidato da Forza Italia,An,Ccd,DCI,Patto Segni si ferma al 41%.Autonomi i candidati di Rifondazione Comunista (6,5%),Alleanza Democratica(5,5%) e Cristiano Sociali (1%).

    In Emilia Romagna il candidato del Pds,Pierluigi Bersani sostenuto anche da Rifondazione Comunista,Rinascita Socialista e Verdi vince con il 61,2%.Lo sfidante del centro-destra Gianfranco Morra (Forza Italia,An,CCd,DCI,Patto Segni) si ferma al 30,1%.Autonomi i candidati di Partito Popolare(5%),Pannella(2%),Alleanza democratica (1,7%).

    In Lazio il candidato Piero Badaloni sostenuto da Pds,Ppi,Rifondazione Comunista,Rinascita Socialista,La Rete,Socialisti Italiani e Verdi vince con il 47,2% dei voti,contro il 47% dello sfidante Alberto Michelini (Forza Italia,An,Ccd,Patto Segni,Pannella).Autonomo il candidato di DCI,Alleanza Democratica,Cristiano Sociali (5,8%).

    In Liguria il candidato del Ppi Giancarlo Morri sostenuto da Pds,Rinascita Socialista,Verdi,Cristiano Sociali,Socialisti Italiani vince con il 41%,lo sfidante Sergio Magliola (Forza Italia,An,CCD,DCI,Patto Segni,Ad,Pannella,LpA) si ferma al 39%.Autonomi i candidati di Lega Nord (11%),Rifondazione Comunista(9%).

    In Lombardia il candidato casiniano Roberto Formigoni appoggiato da CCD,DCI,Forza Italia,An,Patto Segni,Ad,LpA vince con il 47%,staccando l'avversario di Rifondazione comunista Giuseppe Carlo Torri sostenuto anche da Pds,Verdi,Rinascita Socialista che si ferma al 30%.Autonomi i candidati di Lega Nord(20%),Partito popolare+Cristiano sociali(2%).

    Nelle Marche il candidato del Pds Vito D'Ambrosio appoggiato anche da Rifondazione Comunista,Ppi,Verdi,Rinascita Socialista,Cristiano Sociali vince con il 52% dei voti,si ferma al 33% l'avversario Stefano Bastianoni (Fi,An,Ccd,DCI,Ad,Socialisti Italiani,Unione di centro).Autonomi i candidati di Alleanza Democratica (10%),Pannella(5%).

    Nel Molise il candidato Marcello Veneziale appoggiato da Pds,Rif.Com,Ppi,Rinascita Socialista,Verdi,Cristiano Sociali vince con il 48%,l'avversario Quintino Pallante (Forza Italia,An,CCD,DCI,Patto Segni,Unione di centro) si ferma al 45%.Autonomo il candidato dell'Alleanza Democratica+Socialisti Italiani (7%).

    Nel Piemonte il candidato forzista Enzo Chigo appoggiato da Fi,Ccd,DCI,An,Patto Segni,Pannella e Socialisti italiani vince con il 40%,si ferma al 35% Giuseppe Pichetto del Pds,Ppi,Rinascita Socialista,Verdi,Cristiano Sociali.Autonomi i candidati di Lega Nord ( 15%),Rifondazione Comunista(7%) e Alleanza Democratica (3%).

    In Puglia il candidato Mirenzi Luigi Ferrara sostenuto da Pds,Ppi,Rifondazione Comunista,La Rete,Rinascita Socialista,Verdi e Cristiano Sociali vince con il 48%,l'avversario Salvatore Distaso si ferma al 47% con il sostegno di Forza Italia,Ccd,DCI,An,Patto Segni,Unione di centro,Socialisti Italiani.Autonomi i candidati di Pannella (3%) e Alleanza Democratica (2%).

    In Toscana il candidato del Pds Vannino Chiti appoggiato da Rifondazione Comunista,Rinascita Socialista e Verdi vince con il 59% dei voti.Lo sfidante del centro-destra Paolo del Bebbio (Forza Italia,An,DCI,CCD,Socialisti Italiani) si ferma al 30%.Autonomi i candidati di Ppi+Cristiano Sociali (9%) e Alleanza Democratica (2%).

    In Umbria il candidato Bruno Brancalente appoggiato da Pds,Rifondazione Comunista,Verdi e Rinascita Socialista vince con il 53% dei voti.Lo sfidante del centro-destra Riccardo Pongelli (Forza Italia,Ccd,DCI,An,Patto Segni,Pannella) si ferma al 37%.Autonomi i candidati del Partito Popolare (9%) e di Alleanza Democratica (1%).

    In Veneto il candidato forzista Giancarlo Galan (Forza Italia,An,Ccd,DCI,Patto Segni,Alleanza Democratica) vince con il 41% dei voti.Lo sfidante di Rifondazione comunista Paolo Cacciari retto anche da Pds,Verdi e Rinascita Socialista si ferma al 31%.Autonomi i candidati di Partito Popolare(15%),Lega Nord(13%).

    11 regioni a giunte di sinistra e centro-sinistra e 4 a giunte di centro-destra,un vero successo per le inedite alleanze rosso-bianche tra Pds e Ppi e molte sconfitte inaspettate (Puglia,Abruzzo,Basilicata,Lazio) per la maggioranza di governo e per il centro-destra.Ma il governo non si dimette.

    Per quanto riguarda la riforma elettorale non riuscendo a raggiungere alcun compromesso per maggioritario e preferenze,il sistema scelto è un proporzionale puro alla tedesca (con però l'obbligo di presentare candidato premier e coalizioni) con soglie di sbarramento meno pesanti,3% senato e 2% camera per i partiti non coalizzati,2% senato e 1% camera per i partiti coalizzati.

    Si vota in Aprile 1996 e i partiti prima della data si mobilitano meticolosamente per scegliere alleanze e candidati.Nel Polo il congresso-convention di Forza Italia rinforza la leadership di Berlusconi che si presenta candidato del centro-destra (Polo delle Libertà) a cui aderiscono anche Alleanza Nazionale (da cui si stacca Rauti con il Nuovo Msi),Lega Per L'Autonomia,Centro Cristiano Democratico,Democratici Cristiani Italiani,il Patto Segni (che cambia nome in Patto dei Liberaldemocratici).L'Unione di centro entra nel CCD e Alleanza Democratica rimane autonoma cosi come Pannella.Nel centro-sinistra si tenta di aggregare il più possibile,il patto elettorale dei Progressisti che teneva ben saldi ed alleati Pds,Rifondazione Comunista,Rinascita Socialista e Verdi cambia nome in "Sinistra Democratica" e questa coalizione stringe un accordo con il Partito Popolare,i Cristiano Sociali (che mettono propri uomini nelle liste Ppi temendo di non passare le soglie) e la Rete,chiudendo le porte ai Socialisti Italiani che cambiano nome in Liberali Riformisti Democratici ed entrano nel Polo.
    Il candidato premier è ovviamente del Pds e si tratta del segretario Walter Veltroni (succeduto a D'Alema che punta a fare il ministro delle Riforme),alla segreteria del Pds va Piero Fassino.Nel Polo Ccd e DCI formano un cartello elettorale Lista ScudoCrociato.

    Elezioni 1996

    Coalizioni

    Per Veltroni Presidente (Sinistra Democratica+Ppi+La Rete) : 44,3%
    Per Berlusconi Presidente (Polo delle Libertà) : 41,8%
    Altri : 13,9%

    Partiti :

    Partito Democratico della Sinistra : 26,4%
    Rifondazione Comunista : 5,4%
    Rinascita Socialista : 2,5%
    Verdi : 2%
    Partito Popolare Italiano(+Cristiano Sociali) : 7%
    La Rete : 1%
    Forza Italia : 20,5%
    Alleanza Nazionale : 12%
    Lega Per L'Autonomia : 1,5%
    Lista ScudoCrociato (Ccd+DCI) : 6,9%
    Liberali Riformisti Democratici : 0,6%
    Patto dei Liberaldemocratici : 0,3%
    Lega Nord : 9,5%
    Nuovo Movimento Sociale Italiano : 2%
    Radicali Riformatori - Lista Pannella : 1,7%
    Alleanza Democratica : 0,7%

    Nasce il Governo Veltroni I appoggiato da Pds,Prc,Verdi,Rinascita Socialista,Ppi e la Rete.
    Nell'opposizione ovviamente pesa moltissimo il non aver fatto l'alleanza con Lega Nord e nuovo Msi che avrebbero portato alla vittoria di Berlusconi.Il Governo Veltroni vive i primi mesi abbastanza tranquillamente grazie al trio Veltroni-D'Alema-Marini che guida l'esecutivo a forza di compromessi tra le ale più estreme (Rifondazione comunista da una parte e popolari dall'altra) e nel

    1997 - inizia il processo per l'entrata in Europa e nell'Euro e una serie di misure economiche per ridare fiato ai salari.Grazie alle pressioni di Rifondazione Comunista si rivede la riforma delle pensioni di Casini abbassando l'età pensionabile a 60 per gli uomini e 58 per le donne e riducendo dal 20% al 10% la parte di pensione che è possibile costruire grazie ad enti privati.Con un inflazione relativamente bassa rispetto al passato Pds e Rifondazione Comunista chiedono (facendo tornare la mente alle battaglie fatte negli anni passati come Pci contro Craxi) a Veltroni di reintrodurre la scala mobile o un sistema simile per ridare più potere d'aquisto ai miseri salari.I Popolari sono contrari alla reintroduzione della scala mobile e minacciano la crisi.Veltroni richiama il suo partito all'ordine e chiede a Rifondazione di rinunciare alla proposta.La crisi sta per scoppiare quando Fassino propone a Sergio Garavini (segretario di Rifondazione) di non far cadere il governo ottenendo in cambio l'istituzione del salario minimo garantito a tutti.Garavini accetta,alla sinistra di Rifondazione non la prendono bene e si scinde dal partito l'ala di Marco Rizzo che fonda Lotta Comunista,critico con la maggioranza di centro-sinistra.Pochi sono i parlamentari che lo seguono,la crisi non si apre.

    1998 - Il 98 è l'anno destinato alle grandi riforme istituzionali.Il Ministro D'Alema inizia un confronto con Fini,Berlusconi,Casini e Marini.Da questo tavolo d'incontro Pds-Ppi-Polo escono alcune basi di partenza :

    - va oltrepassato il bicameralismo perfetto,basta avere due camera che fanno le stesse cose
    - vanno ridotti i parlamentari
    - vanno alzate le soglie di sbarramento per favorire coesione tra forze omogenee e per formare maggioranza sempre più compatte e stabili (Berlusconi propone una soglia del 10% per qualsiasi partito non coalizzato e del 5% anche per quelli coalizzati con il chiaro obiettivo di bloccare la tanto odiata Lega,alla fine si trova una via di mezzo)
    - Fini e Berlusconi propongono l'elezione diretta del presidente della repubblica,Marini e Casini si oppongono,a D'Alema non dispiace ma pretende il doppio turno per questo tipo di elezioni.Alla fine non se ne fa nulla perchè ne va dell'incolumità di Veltroni che inizia a diffidare del tavolo delle riforme dalemiano.

    Approda alla fase due delle riforme anche la Lega Nord,molto corteggiata da D'Alema (che vuole la guerra perenne tra Bossi e Berlusconi,ha capito che fino a quando Lega e Polo saranno cose diverse,la sinistra avrà sempre qualche chanche per vincere le elezioni),che dai toni secessionisti inizia a parlare di federalismo ed autonomia regionale.A questo punto D'Alema gioca su due tavoli,quello delle riforme istituzionali e quello della riforma federalista in realtà un canale privilegiato tra Lega e governo Veltroni.Iniziano i primi provvedimenti federalisti : il 45% delle tasse vengono destinate e amministrate direttamente dagli enti locali,vengono ampliati poteri a sindaci e presidenti di regione,cominciano ad essere abolite le province più piccole.Se per il ceto basso c'è un pò di sollievo con il salario minimo,per il ceto medio il carico fiscale aumenta (servono soldi in più per coprire le spese delle prime leggi federaliste e soldi per i salari garantiti) e il governo Veltroni dopo un primo periodo (96/97/inizio 98) di popolarità intorno al 55/60% scende al 40%.Sul piano delle riforme politiche si è ad un punto morto,il tavolo D'Alema-Marini-Casini-Fini-Berlusconi non riesce a produrre veri compromessi,gli unici risultati : viene imposto per decreto parlamentare al governo della prossima legislatura di portare il numero di ministri a 10 raggruppando gli enti e i ministeri inutili,vengono alzate di un punto percentuale le soglie di sbarramento.

    1999 - Nel 99 c'è il primo test sul governo alle elezioni Europee.Queste vedono la comparsa di un nuovo partito all'interno del centro-sinistra,i Democratici dell'Ulivo guidati dal professor Romano Prodi e da Arturo Parisi,un partito moderato laico che riesce a coinvolgere la Rete di Orlando (che vi confluisce),i Cristiano Sociali,grossi pezzi di Ppi (Treu,Bianco,Monaco,,alcuni sindaci del centro-sinistra (Rutelli a Roma,Cacciari a Venezia),alcuni trasfughi dei DCI (Tabacci,Savino Pezzotta) e di Alleanza Democratica (Bordon,che porta il partito nel nuovo soggetto) e l'ex-magistrato di Mani Pulite Antonio Di Pietro.I Democratici dell'Ulivo cominciano a dare le prime grane a Veltroni e al suo governo criticando la proposta del salario minimo giudicata inefficiente e vetero-comunista,ma per il momento Veltroni li tiene fuori dal governo.
    Nel Polo Ccd e DCI sono passati dal cartello elettorale ad un partito vero insieme,i Democratici Cristiani Uniti.

    Alle elezioni europee si hanno questi risultati.

    Pds : 20,2%
    Rifondazione Comunista : 3,8%
    Rinascita Socialista : 1%
    Verdi : 1,8%
    Democratici dell'Ulivo : 8,1%
    Ppi : 4%
    ----------
    Centro-sinistra : 38,9
    ----------
    Forza Italia : 22%
    Alleanza Nazionale : 16%
    Democratici Cristiani Uniti : 6,2%
    Patto dei Liberaldemocratici : 0,4%
    Lega per l'Autonomia : 1,2%
    LiberalSocialisti : 0,5%
    ----------
    Centro-destra : 46,3
    ----------
    Lega Nord : 9,7%
    Nuovo Msi : 1%
    Radicali Riformatori - Pannella : 1,2%
    Partito Lotta Comunista : 2,9%

    Per il centro-sinistra e Veltroni è una sconfitta pesante,balza subito all'occhio nella maggioranza che il partito di Prodi ha fatto letteralmente a pezzi il Ppi e colpito ai fianchi anche la Quercia (che comunque ha retta più di tutti).La base di Rifondazione comunista soffre la posizione governista e Rifondazione scende sotto il 4% perdendo parecchi voti in direzione di Rizzo (Lotta comunista) e astensionismo di sinistra.La Lega rimane un partito fortissimo nel nord italia.Forza Italia recupera due punti dalle politiche mentre An addirittura 4,uno ripreso al nuovo Msi.Veltroni è costretto a far entrare i Democratici nel governo,Treu sostituisce Bersani all'Economia,Di Pietro sostituisce Diliberto (Rifondazione) alla Giustizia.

    2000 : altro test per il governo sono le regionali del 2000.Parallelamente con forti e profondi mugugni di Rifondazione Treu vara il primo progetto di lavoro flessibile che darà il via alle prime forme di precariato.Per bloccare un pò la deriva negativa e impopolare del progetto,Veltroni allarga il salario minimo anche a queste nuove fasce di lavoratori.

    Regionali 2000

    In Abruzzo il candidato del centro-destra (Forza Italia,An,Dcu,Libdem,Libsoc,Nuovo Msi) Giovanni Pace vince con il 52,7%.Il presidente uscente del Ppi Falconi sostenuto da Ppi,Pds,Rifondazione,Democratici dell'Ulivo,Rinascita Socialista,Verdi si ferma al 42,2%.Autonomi i candidati di Lotta Comunista (4%) e Pannella (1,1%).

    In Basilicata il candidato del Pds Filippo Bubbico sostenuto da tutto il centro-sinistra prende il 51% contro il 48% dell'avversario Nicola Giovanni Pagliuca (tutto il centro-destra+Pannella+Nuovo Msi).Autonomo il candidato di Lotta Comuniosta (1%).

    In Calabria il candidato Giuseppe Chiaravalloti (centro-destra) vince con il 49,5% contro il candidato del centro-sinistra Nuccio Fava (37,2%).Autonomi Lotta Comunista (4%),Nuovo Msi (7%),Pannella (2,3%).

    In Campania il candidato Antonio Rastrelli (centro-destra+Nuovo Msi) vince con il 48,2% contro il candidato del centro-sinistra Antonio Bassolino che si ferma al 47%.Autonomi Lotta Comunista (2%) e Pannella (2,8%).

    In Emilia Romagna il candidato del Pds Vascro Errani sostenuto dal centro-sinistra vince con il 62% dei voti.Il candidato del centro-destra(+pannella) Gabriele Canè si ferma al 35%.Autonomi sono Lotta Comunista (2%) e Nuovo Msi (1%).

    In Lazio il candidato del Nuovo Msi Francesco Storace sostenuto da tutto il centro-destra vince con il 51% dei voti,il presidente uscente del centro-sinistra Badaloni si ferma al 48,1%.Autonomi Pannella (0,4%) e Lotta Comunista (0,5%).

    In Liguria il candidato del centro-destra(+nuovo Msi) Sandro Biasotti vince con il 47% contro il 32% del candidato del centro-sinistra Giancarlo Mori.Autonomi Lega Nord (11%),Lotta Comunista (8%) e Pannella (2%).

    In Lombardia il presidente uscente del Dcu Roberto Formigoni viene riconfermato appoggiato dal centro-destra con il 55% dei voti.Lo sfidante Mino Martinazzoli del Ppi si ferma al 28%.Autonomi Lega Nord (12%),Rifondazione Comunista+Lotta Comunista (2%),Nuovo Msi (2%) e Pannella (1%).

    Nelle Marche il presidente uscente del Pds D'Ambrosio è riconfermato con il 49,1% dei voti (sostenuto da tutto il centrosinistra) contro il 43% del candidato del centro-destra Maurizio Bertucci.Autonomi Lotta Comunista (5%),Nuovo Msi (2%),Pannella (0,9%).

    In Molise il candidato dei Democratici dell'Ulivo Antonio Di Pietro appoggiato da tutto il centro-sinistra vince con il 55% dei voti.Lo sfidante Michele Iorio si ferma al 42% (centro-destra+pannella).Autonomi Nuovo Msi (2%),Lotta Comunista (1%).

    In Piemonte il presidente uscente del centro-destra (+Nuovo Msi) Chigo vince con il 61% dei voti contro lo sfidante del centrosinistra Livia Turco che rimane al 35%.Autonomi Lotta Comunista (2%) e Pannella(2%).

    In Puglia il candidato del centro-destra Raffaele Fitto vince con il 60% dei voti contro il 38% dell'avversario Giannicola Sinisi del centro-sinistra.Lotta Comunista e Radicali non si presentano,Nuovo msi (2%).

    In Toscana il candidato del centro-sinistra Claudio Martini vince con il 48% dei voti contro il 42% dell'avversario Altero Matteoli del centro-destra (+nuovo Msi).Autonomi Lotta Comunista (10%).

    In Umbria il candidato del centro-sinistra Maria Rita Lorenzetti vince con il 51% dei voti contro il 36% dello sfidante Maurizio Ronconi del centro-destra (+nuovo Msi).Autonomi Pannella (3%),Rifondazione comunista+Lotta Comunista (10%).

    In Veneto il presidente uscente Galan viene riconfermato appoggiato dal centro-destra con il 50% dei voti,contro l'avversario di 5 anni prima Paolo Cacciari di Rifondazione Comunista e sostenuto dal centro-sinistra che si ferma al 31%.Autonomi Lega Nord (17%),Lotta Comunista (1%),nuovo Msi (1%).

    Il centro-sinistra regge solo nelle regioni rosse e mantiene solo la Basilicata delle regioni conquistate nel 1995.Per il centro-destra è un trionfo.Per il governo Veltroni un evidente fallimento.

    2001 : Ci sono le elezioni politiche,c'è da giudicare 5 anni di centro-sinistra tra crisi aperte e poi richiuse,proposte popolari ed impopolari.

    Berlusconi riesce a stipulare un accordo con il Nuovo Msi.Veltroni si ricandida a premier sostenuto da Pds,Rifondazione Comunista di Crucianelli succeduto a Garavini (che per questo assiste ad un'altra scissione a sinistra,con il Partito Comunista dei Lavoratori che si coalizza con il partito di Rizzo in funzione anti-Veltroni),Verdi,Rinascita Socialista,i Democratici per l'Ulivo e il Ppi creano la lista L'Ulivo-Popolari e Democratici.Berlusconi si ricandida con l'appoggio del Polo,Liberaldemocratici e Liberalsocialisti fanno un cartello elettorale.La Lega rimane ancora una volta fuori dalle coalizioni ma fa intendere che preferirebbe continuare a diaologare di riforme con un governo di centro-sinistra.

    Per Veltroni Presidente

    Pds
    Rifondazione Comunista
    Rinascita Socialista
    Verdi
    L'Ulivo-Popolari e Democratici

    Per Berlusconi Presidente

    Forza Italia
    Alleanza Nazionale
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    certo che votare rizzo mi risulta dura... ma appoggiare gli inciucisti sarebbe ancora peggio

  7. #7
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    Forse Liberali e Socialisti, forse Radicali Riformatori, forse Rinascita Socialista

  8. #8
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    Citazione Originariamente Scritto da Manfr Visualizza Messaggio
    Forse Liberali e Socialisti, forse Radicali Riformatori, forse Rinascita Socialista

    bella roba.

  10. #10
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    Dipende sopratutto da chi ci sia dentro : il trattamento riservato al SI, comunque, non potrebbe che rafforzare la convinzione di un socialista sull'odio ex comunista verso i garofanini ^_^

 

 
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