La storia è questa.
I giornali, non tutti fortunatamente, hanno raccontato che Renato Soru si sarebbe dimesso dalla Presidenza della Regione Sardegna, perché la sua maggioranza non ha approvato il piano urbanistico da lui voluto. Balle!
Enormi, gigantesche, sesquipedali balle!
Renato Soru, infatti, s’è dimesso per un solo motivo: essendo indagato per turbativa d’asta, falso e abuso d’ufficio (in relazione ad un appalto concesso dalla Regione, alla multinazionale Saatchi & Saatchi), è molto probabile venga rinviato a giudizio. La questione, però, è che a gennaio, il Pd dovrebbe dotarsi di un codice etico che, a quanto pare, introdurrà il divieto di candidare chiunque risulti avere un rinvio a giudizio sul groppone.
Per questo motivo, dunque, l’ex patron di Tiscali ha deciso di ritornare al voto.
Se, infatti, avesse aspettato la scadenza naturale del suo mandato (giugno 2009), molto probabilmente non avrebbe potuto più candidarsi: di fronte ad un suo rinvio a giudizio, il Pd gli avrebbe chiesto di farsi da parte.
Invece, siccome ora risulta essere “soltanto” indagato, nessuno può impedirgli di presentarsi agli elettori (a metà febbraio), sotto le insegne del Partito democratico.
Hai capito che furbacchione?
http://www.camelotdestraideale.it/in...falso-e-abuso/