2009 inizio al solito

[Claude]

Mi dissocio completamente da quello che dici, nella speranza che tu stia scherzando. Quel sottobosco di cui tu parli è lo stesso che aspettava lo sbarco di garibardo a marsala. Le rivoluzioni oggi si fanno con il cervello e la cultura, il tempo dei Sanfedisti è finito da tanto ormai.

vonmeckel ama , con intelligenza e cultura, provocare e quindi far meditare.
Anche in questo caso è riuscito con 4 pennellate a farmi riflettere su quello che sino a 5 minuti fa consideravo solo uno sconsiderato ragazzino.

Il ragazzino nel suo brutale uso della pistola rimane uno scugnizziello, un ignorante, pero' cio' non toglie che è vero che le rivoluzioni, a napoli come in francia o come in qualsiasi altra parte del mondo, si fanno proprio con questa gente.

Vonmeckel mi ha ricordato quando in inghilterra si tentava di analizzare il fenomeno hooligan. Gli storici ebbero a dire, giustamente, che gli hooligan erano formati da quei ragazzi che costituivano il nerbo del fortissimo esercito coloniale inglese(un tempo canalizzato per conquistare nuove terre per sua maesta' britannica, e dopo , senza idee e guida, per sventolare una bandiera di una squadra di calcio).

Fatto sta che nel Nord, in sovrappeso e con il gargarozzo strapieno di maltolto ben di Dio, è del tutto sprovvisto di questa "massa critica" (meglio cosi').
Quando si arriva a questo di solito, è la storia che lo insegna, ci sono i ribaltoni (prego ricordarsi dell'impero romano e dei barbari)

[Ferdinando IV]

Scritto in origine da vonmeckel
Io non ci vedo nessuna figuraccia, ho imparato a fottermene dell'opinione altrui, sopratutto se viene dai polentonidi. Poi è inutile che andiamo in giro a raccontare frottole sulla nosta presunta "vita normale" quando sappiamo benissimo che non è così e basta un episodio del genere per dimostrarlo. Tra l'altro sono cose risapute, ed è esattamente quello che si aspetta l'italiano medio, anzi il coglion-padano medio, quando sente parlare di Napoli.

Io piuttosto ci vedrei un concretissima risposta ai fucili di Bossi...

Tra l'altro il ragazzo nel video ha fatto gli auguri "a tutti i napoletani", non "a tutti gli italiani", segno beneaugurante che tendenzialmente sta dalla nostra parte. Basta incanalare il suo coraggio e le sue capacità militari nela direzione giusta.
Adesso potrà anche scandalizzarvi, però ricordatevi che non è con le chiacchiere, ma con "uaglioni lazzaroni e sfaccimmosi" come questo che abbiamo cacciato i francesi, i tedeschi, e al momento opportuno cacceremo pure i patagni.

p.s. il sottobosco giovanile che mischia ultras e piccola malavita rappresenta la forza militare del sud. E' un'armata eccezionale capace di marciare su Roma e Milano, ed è temutissima dal Sismi e da tutti i ministeri dell'interno italiani, che si applicano attivamente per cercare di indebolirne la minacciosa coesione. Questa massa giovanile che attualmente cazzeggia tra delinquenza e teppismo, desidera il riscatto, ha bisogno solo di una guida e di un obbiettivo per tramutarsi in esercito di salvezza.

Carovonmeckel sono d'accordo con te al 100% questi sono i discendenti di coloro che fieramente per 600 anni hanno difeso l'indipendenza del ducato di Napoli, e sono coloro che ben indirizzati ci porterebbero all'indipendenza. Ho anche idea di come organizzare tanti bravi giovani come quello. Tutta la nostra ideologia e cultura storica non serve a niente se poi non ci sono persone in grado di metterla in pratica. L'indipendenza non si conquista con i guanti bianchi. La libertà non si conquista scrivendo da dietro un computer.

Io mi sto già preparando ad ogni eventualità di lotta per la riconquista dell'indipendenza. Se potremo usare la diplomazia sarà meglio solo perchè risparmieremo generoso sangue napolitano. Qualora ciò non sarà possibile sono pronto con ogni arma, fucili, mitra, spade, pietre, anche le mie nani e i miei piedi vanno bene, pur di far scorrere il sangue polentone a fiumi.

Meglio combattere o merire combattendo che rimanere in questo status quo ovvero questo stato di merde a fare una vita di merda da gente colonizzata ed oppressa.

Io odio i polentoni con tutto il mio cervello.

"L'unica idelogia che condivido è quella delle idee che diventano azioni" "se un uomo non è capace di rischiare qualcosa per le sue idee o queste non valgono nulla o non vale nulla lui" Ezra Pround.

Ribbellarsi è giusto, vincere è un obbligo!

[Rif. Borbonica]

Carovonmeckel sono d'accordo con te al 100% questi sono i discendenti di coloro che fieramente per 600 anni hanno difeso l'indipendenza del ducato di Napoli, e sono coloro che ben indirizzati ci porterebbero all'indipendenza. Ho anche idea di come organizzare tanti bravi giovani come quello. Tutta la nostra ideologia e cultura storica non serve a niente se poi non ci sono persone in grado di metterla in pratica. L'indipendenza non si conquista con i guanti bianchi. La libertà non si conquista scrivendo da dietro un computer.

Io mi sto già preparando ad ogni eventualità di lotta per la riconquista dell'indipendenza. Se potremo usare la diplomazia sarà meglio solo perchè risparmieremo generoso sangue napolitano. Qualora ciò non sarà possibile sono pronto con ogni arma, fucili, mitra, spade, pietre, anche le mie nani e i miei piedi vanno bene, pur di far scorrere il sangue polentone a fiumi.

Meglio combattere o merire combattendo che rimanere in questo status quo ovvero questo stato di merde a fare una vita di merda da gente colonizzata ed oppressa.

Io odio i polentoni con tutto il mio cervello.

"L'unica idelogia che condivido è quella delle idee che diventano azioni" "se un uomo non è capace di rischiare qualcosa per le sue idee o queste non valgono nulla o non vale nulla lui" Ezra Pround.

Ribbellarsi è giusto, vincere è un obbligo!

Rispetto le vostre idee, ma non le condivido minimamente perchè poco concrete e per nulla veritiere. Quella gente che voi descrivete si chiamava carne da cannone. Quella parte del popolo che era sacrificabile perchè considerata scomoda e inutile. Basta conoscere un po di storia per sapere che la rivolta di masaniello fu messa su dai nobili. Che la rivoluzione francese fu voluta dalla borghesia a danno del popolo basso di città mandato a massacrare i contadini della Vandea. Stesso dicasi per la rivoluzione russa. Le rivoluzioni si fanno a tavolino, il resto è mera coreografia. Poi vi dimenticate del più grande esempio di rivoluzionario che ci sia stato dopo Cristo, un certo Gandhi. Meditate gente, meditate.

[Uclesao]

Qui non è questione se è giusto sparare o meno per festeggiare. Bisogna vedere come si fa e dove si fa.
Se si spara a salve si può sparare per festeggiare. Se si spara in campagna anche.
In Cilento spariamo per festeggiare il capodanno, un matrimonio o la nascita di un figlio.
Quando sono nato io, mio padre ha sparato dieci salve di fucile, quando è nato mio fratello altrettante, invece quando è nata mia sorella tre salve, perchè la femmina vale di meno. E' anche un modo per comunicare questi lieti eventi ai vicini. Sono tradizioni ed è giusto mantenerle. Io sono anche tradizionalista.

Quando nascevano i principi reali si sparavano le salve di cannone. Lo facevano in tutti i regni anche a Napoli.

[Vanvitelli]

Mi dissocio completamente da quello che dici, nella speranza che tu stia scherzando. Quel sottobosco di cui tu parli è lo stesso che aspettava lo sbarco di garibardo a marsala. Le rivoluzioni oggi si fanno con il cervello e la cultura, il tempo dei Sanfedisti è finito da tanto ormai.

Almeno questa volta, non posso che sottoscrivere integralmente Rifondazione Borbonica.
Questo giovane mi sembra un perfetto rappresentante del popolino basso, che si infiamma ora per l'uno ora per l'altro, ora per il re ora per garibaldi, ora per lauro ora per il camorrista di turno. Non è di questo che ha bisogno la nostra terra: la nostra terra ha bisogno (un disperato bisogno) di qualcuno a cui fare affidamento, che sappia meritarsi la fiducia di chi sa perché siamo in questa condizione.
Poi, se il messaggio che si porta è credibile e non troppo etereo, anche il popolo ci seguirà e sarà determinante per vincere definitivamente. Ma, al momento, la cosa più importante, quella che dovrebbe essere la parola d'ordine, è: concentrarsi.
Concentrarsi su ciò che è veramente importante, mettere a punto qualcosa di serio e applicabile, tenere conto di quello che c'è stato e di quello che c'è ora: dare alla nostra terra una speranza, non semplicemente uno sfogo.

[Rif. Borbonica]

Qui non è questione se è giusto sparare o meno per festeggiare. Bisogna vedere come si fa e dove si fa.
Se si spara a salve si può sparare per festeggiare. Se si spara in campagna anche.
In Cilento spariamo per festeggiare il capodanno, un matrimonio o la nascita di un figlio.
Quando sono nato io, mio padre ha sparato dieci salve di fucile, quando è nato mio fratello altrettante, invece quando è nata mia sorella tre salve, perchè la femmina vale di meno. E' anche un modo per comunicare questi lieti eventi ai vicini. Sono tradizioni ed è giusto mantenerle. Io sono anche tradizionalista.

Quando nascevano i principi reali si sparavano le salve di cannone. Lo facevano in tutti i regni anche a Napoli.

Sembri uscito dal libro sud e magia di De Martino. Sei arcaico e retrivo e se il tuo invece vuol essere umorismo, allora è di infimo livello.

p.s.
dieci cartucce sprecate