Fisco, malumori alla Camera su crac Tributi Italia | Notizie | SocietÃ* Italiane | Reuters
Fisco, malumori alla Camera su crac Tributi Italia
mercoledì 14 aprile 2010 13:28 Stampa quest’articolo[-] Testo [+]
Sarà con tutta probabilità modificata alla Camera la norma del decreto incentivi che estende la legge Marzano sull'amministrazione controllata alle società private di riscossione del gettito fiscale.
Nel corso di un'audizione in commissione Finanze di Fabrizia Lapecorella, direttore del Dipartimento finanze al Tesoro, i deputati non hanno nascosto le loro perplessità per come la norma rischia di incidere sulla vicenda di Tributi Italia, la società di riscossione che non ha mai riversato ai comuni clienti le tasse raccolte e che è ora in grave crisi finanziaria.
"Questa società non ha trovato più credito sul mercato. Come può il commissario avere le disponibilità per pagare i dipendenti e proseguire l'attività?", ha chiesto a Lapecorella il presidente della Commissione Gianfranco Conte, facendosi portavoce dei malumori che serpeggiano anche nella maggioranza.
"Questa norma è datata, una marzanina senza contenuti. Dovremo fare una fotografia più vicina alla relatà", ha aggiunto.
I deputati temono che il ricorso alla legge Marzano non garantisca i comuni. La società non è neppure in grado di pagare gli stipendi ai dipendenti e il commissario dovrà tenere conto delle richieste avanzate da tutti i creditori, non solo dei comuni che non hanno mai incassato le tasse raccolte.
Parlando con i cronisti, Lapecorella ha difeso la norma definendola "la soluzione migliore possibile" e, rivolta ai deputati, ha aggiunto: "Osservo che nessuno ha un'idea migliore".
Secondo il dirigente del Tesoro gli aggi che Tributi Italia trattiene sulle tasse raccolte sono sufficienti ad assicurare un'ordinata gestione una volta che il commissario si sarà insediato e dopo aver esautorato gli organi sociali attualmente operanti.
Cancellata d'ufficio dal registro delle imprese, Tributi Italia ha fatto ricorso alla magistratura amministrativa. L'istanza sarà esaminata dal Consiglio di Stato nella prima metà di maggio.
I comuni coinvolti dal crac Tributi Italia, molti di modeste dimensioni, sono quasi 400.