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    Predefinito Si uccide l'ex ciclista Gelfi

    ROMA - Si è tolto la vita nel suo negozio di biciclette a Torre dè Roveri Luca Gelfi. Ancora un ciclista che allunga la lunga lista di tragici decessi. Il 42enne bergamasco, professionista dal 1988 al 1998 (due vittorie al Giro d'Italia 1990, quello di Gianni Bugno) era rimasto nel mondo delle due ruote come tecnico del Team F. lli Giorgi. Negli ultimi tempi era caduto in un forte stato depressivo, alla base, sembra dell'insano gesto.

    Una tragica fine che è toccata in passato ad atleti del calibro di Luis Ocana, soprannominato il "corridore triste" (1994) e di recente a tanti, troppi protagonisti di prima fila nel mondo del ciclismo: dallo spagnolo Jimenez detto El Chava nel dicembre del 2003, a Marco Pantani, suicidatosi nel febbraio del 2004 con la cocaina in uno squallido residence di Rimini, a Valentino Fois, nel marzo scorso, quando sembrava voler uscire dal lungo periodo di depressione approdando al team Amore & Vita di Ivano Fanini prima di togliersi la vita recentemente. Gelfi lascia la moglie ed un figlio piccolo.

    Gelfi è stato un buon professionista. Aveva gareggiato con la Del Tongo, l'MG, l'Eldor, la Mapei, la Brescialat e la Ros Mary. Una carriera da eccellente "spalla" con alcuni guizzi di tutto rispetto, come il secondo posto nella Milano-Sanremo del 1993, alle spalle di Fondriest e davanti a Sciandri. Legato al ciclismo, non se ne era distaccato neppure a carriera agonistica conclusa, passando subito sull'ammiraglia di uno dei team giovanili più quotati d'Italia, quello dei Fratelli Giorgi e sembra proprio che poco prima di morire l'ultima telefonata sia stata proprio per l'amico Carlo Giorgi, attualmente in Romania.

    Un unico fil rouge dietro questa lunga scia di morte, dunque: la depressione, la tristezza, lo sconforto. E una lunga scia di morti. Dello spagnolo Jimenez suicidatosi a 32 anni si diceva che aveva interpretato il ciclismo come avrebbe potuto farlo un artista vero o un poeta. Grande scalatore, distintosi sulle salite più dure della Vuelta, era caduto nella rete della cocaina, e aveva cercato di disintossicarsi. Lo ha perduto un'ultima debolezza proprio nella clinica dove era stato ricoverato.

    Pantani è stato il corridore che ha più entusiasmato i tifosi con le sue vittorie al Giro e al Tour del 1998. Anche lui protagonista di una vita sregolata e trasgressiva ben prima che, nel 1999, fosse fermato a Madonna di Campiglio per valori ematici fuori dalla norma. Fois, uno dei più promettenti talenti del ciclismo nostrano, aveva confessato di essere finito nel baratro della depressione e della coca pochi mesi prima di togliersi la vita.

    Difficile fare nessi e paragoni e soprattutto capire fino in fondo le cause. Forse ha ragione il presidente della Federciclismo Di Rocco quando dice esternando il suo dolore per la scomparsa che: "Bisogna capire di più". E forse il più lucido in questo momento di dolore sembra l'ex recordman dell'ora Francesco Moser. "Quando smetti di gareggiare ci può essere anche un trauma se non si è capaci di trovare una nuova giusta collocazione (anche se questa non sembra proprio la spiegazione adatta per Luca, che aveva trovato una "sua" nuova vita anche giù dal sellino, n. d. r.). Ci possono essere problemi e motivazioni diverse. Cambiare dopo lo sport non è facile. Ma non credo che sia un problema che riguarda in particolare il ciclismo, mi sembra più un malessere trasversale a tutta la società".

    Già. Difficile mettere i piedi a terra quando si è abituati a vivere a mille all'ora, quando si è al centro di mille attenzioni, quando - talvolta grazie all'aiuto della chimica - si vive fuori dalla realtà, nell'empireo degli onnipotenti, Quando poi la vita presenta il conto e si vede la potenza e la forza del fisico sfiorire lentamente, ci vuole un grande carattere e la voglia di reagire. Quella voglia che questi sfortunati protagonisti sembrano aver smarrito sulle lunghe, estenuanti salite della vita.

    (3 gennaio 2009)

    http://www.repubblica.it/2007/09/sez...i-suicida.html

  2. #2
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    Ho letto la notizia ieri sul televideo, ci son rimasto di merda...

 

 

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