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Risultati da 1 a 4 di 4
  1. #1
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    Predefinito "Sorpresa": i ghiacci dell'Artico tornano ai livelli del '79

    Il livello dei ghiacci artici è tornato ai livelli del 1979. Lo rivelano i dati, per certi versi sorprendenti, del Centro di Ricerca sul Clima Artico dell'Università dell'Illinois. Nei primi mesi del 2008 - riferiscono gli studiosi - la superficie ghiacciata aveva subito una forte riduzione, tanto che qualcuno aveva predetto la scomparsa totale dei ghiacci artici entro l'anno. Ma nei mesi invernali i territori ghiacciati sono aumentati velocemente invernali riportando i livelli a quelli di 30 anni fa.

    Gli scienziati americani monitorano periodicamente la solidità del ghiaccio terrestre attraverso i satelliti. Ogni anno milioni di chilometri quadrati di ghiaccio si sciolgono e si risolidificano con l'arrivo dell'inverno, ma gli scienziati non si aspettavano un andamento così improvviso negli ultimi mesi. Bill Chapman, uno dei ricercatori del centro universitario, spiega che negli ultimi tempi le temperature nelle zone artiche sono state particolarmente rigide. A contribuire al raffreddamento sarebbe stato il calo dei venti che rende più facile la formazione di ghiaccio, lasciando uno strato di neve in superfice.

    http://www.corriere.it/scienze_e_tec...4f02aabc.shtml


    Una ulteriore conferma del fatto che i catastrofisti si riempiono la bocca di stupidaggini e castronerie.
    Non c'è nessuna sorpresa in questa notizia: sono i ritmi naturali, che possono variare, senza nessuna influenza possibile da parte dell'uomo.
    Per fare un altro esempio.... 6.000 fa il Sahara era verde...
    A renderlo desertico nel giro di poche migliaia di anni è stato l'uomo?
    Ma figurarsi...

  2. #2
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    vedo che hai preso la notizia dal sito del corriere,visto che ho a casa la copia cartacea,voglio andare a vedere a pagina han messo sta notizia e con che rilievo....

  3. #3
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    2-1-2009
    RISCALDAMENTO GLOBALE, 650 SCIENZIATI "DISSIDENTI"
    di Riccardo Cascioli

    Erano 400 alla fine del 2007, sono diventati 650 alla fine del 2008. Stiamo parlando degli scienziati di fama internazionale citati in un Rapporto depositato presso il Senato americano, che contestano apertamente la “dottrina” del riscaldamento globale antropogenico (ovvero causato dall’uomo). Vale a dire la base scientifica che sta dietro il Protocollo di Kyoto e le scelte di politica ambientale dell’Unione Europea, tra cui il recente e tanto discusso pacchetto clima-energia.

    Quindi nel corso del 2008 altri 250 scienziati si sono ribellati al pensiero unico scientifico e, cosa ancora più rilevante, molti di loro sono collaboratori presenti e passati dell’IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change), l’organismo creato all’interno del sistema ONU per monitorare gli studi sui cambiamenti climatici e tra i principali responsabili dei ricorrenti allarmi sul clima.

    Il rapporto del Senato Americano, depositato l’11 dicembre scorso, mette in evidenza che il tanto sbandierato consenso scientifico riguardo ai cambiamenti climatici è una clamorosa menzogna. Nelle 231 pagine, infatti, il rapporto elenca tutti gli scienziati “dissidenti”, con le loro biografie, gli studi compiuti e i saggi scientifici sui cambiamenti climatici che possono quindi essere consultati da chi vuole approfondire le posizioni. Gli scienziati citati in questo nuovo rapporto sono esperti in diversi campi legati alla climatologia: geologia, biologia, glaciologia, biogeografia, meteorologia, oceanografia, economia, chimica, matematica, scienze ambientali, astrofisica, ingegneria, fisica, paleoclimatologia. Alcuni di loro sono premi Nobel nei loro rispettivi campi scientifici e altri hanno condiviso una “fetta” del Premio Nobel per la Pace 2007 assegnato all’IPCC e ad Al Gore.

    Fra di loro sono cvitati anche quattro scienziati italiani: il ben noto fisico Antonino Zichichi, presidente della Federazione Mondiale degli Scienziati; il professor Renato Angelo Ricci, presidente onorario della Società Italiana di Fisica, il professor Franco Battaglia, docente di Chimica ambientale all'Università di Modena (Ricci e Battaglia sono anche tra i fondatori dell'associazione scientifica Galileo 2001); e il tenente colonnello Guido Guidi, del Centro Nazionale di Meteorologia e Climatologia Aeronautica (CNMCA) di Pratica di Mare (Roma), creatore dell'interessantissimo blog Climate Monitor.



    A beneficio di chi non ha intenzione di leggersi tutto il rapporto, ecco alcune delle citazioni contenute:

    “Sono scettico… Il riscaldamento globale è diventato una nuova religione”
    Ivar Giaevar, premio Nobel per la Fisica

    “Siccome non sono più affiliato ad alcuna organizzazione né ricevo alcun finanziamento, posso parlare sinceramente… Come scienziato resto scettico… Il fondamento della tesi secondo cui le emissioni umane di gas serra sono la causa del riscaldamento è quasi del tutto basato sui modelli climatici. Ora, tutti noi conosciamo la fragilità dei modelli riguardanti il sistema aria-superficie”
    Joanne Simpson, scienziata dell’atmosfera, prima donna al mondo a ottenere un PhD in meteorologia; autrice di oltre 190 studi, definita “tra i più importanti scienziati degli ultimi 100 anni”.

    “I timori per il riscaldamento sono il pegior scandalo scientifico della storia… Quando la gente capirà la verità, si sentirà ingannata dalla scienza e dagli scienziati”.
    Itoh Kiminori, giapponese, collaboratore dell’IPCC, PhD in chimica e fisica dell’ambiente

    “L’IPCC è ormai diventato un circuito chiuso; non ascolta gli altri. Non ha una mente aperta… Sono veramente sconcertato che il Premio Nobel per la Pace sia stato dato sulla base di conclusioni non corrette tratte da persone che non sono geologi”.
    Arun D. Ahluwalia, geologo dell’Università del Punjab e membro del Consiglio di amministrazione dell’Anno Internazionale del Pianeta (sostenuto dall’ONU)

    “Finora, non ci sono dati reali che diano modo di preoccuparsi di un futuro riscaldamento catastrofico”
    Jarl R. Ahlbeck, ingegnere chimico all’Università Abo Akademi in Finlandia, autore di 200 pubblicazioni scientifiche ed ex membro di Greenpeace.

    “Chiunque affermi che il dibattito è finito e che le conclusioni sono chiare ha un approccio chiaramente non scientifico a uno dei più importanti temi del momento”.
    Pal Brekke, fisico solare, consigliere del Norwegian Space Centre di Oslo. Ha pubblicato oltre 40 articoli scientifici “peer-reviewed” sull’interazione del Sole con la Terra.

    “I modelli e le previsioni dell’IPCC non sono corretti perché sono basati soltanto su modelli matematici e su scenari che non includono, per esempio, l’attività solare”.
    Victor Manuel Velasco Herrera, ricercatore all’Istituto di geofisica dell’Università Nazionale del Messico.

    “E’ una clamorosa bugia portata avanti sui media che fa sembrare che esista soltanto un piccolo gruppo di scienziati che non si accodano alla teoria del riscaldamento globale antropogenico”.
    Stanley B. Goldenberg, scienziato dell’atmosfera all’Hurricane Research Division del NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration).

    “Anche raddoppiare o triplicare le emission di biossido di carbonio avrà un impatto limitato, visto che sono il vapore acqueo e l’acqua condensata in particelle come nuvole dominano la scena mondiale e sempre lo faranno”.
    Geoffrey G. Duffy, docente al Dipartimento di Ingegneria chimica e dei materiali all’Università di Auckland, Nuova Zelanda

    “Dopo aver letto il commento asinino di Pachauri (presidente dell’IPCC) che paragona gli ‘scettici del clima’ a quelli che credono che la terra sia piatta, è difficile restare calmi”.
    William M. Briggs, statistico del clima, specializzato in statistica delle previsioni meteo, membro della Commissione statistica della Società Metorologica Americana e condirettore della Monthly Weather Review.

    “I teorici di Kyoto hanno messo il carro davanti ai buoi. E’ il riscaldamento globale che provoca aumenti di biossido di carbonio nell’atmosfera, e non il contrario… Molti documenti critici presentati alla Conferenza Onu di Madrid del 1995 sono spariti senza lasciare tracce. Come conseguenza, la discussione è diventata unilaterale e pesantemente distorta, e l’ONU ha dichiarato che il riscaldamento globale è un fatto scientifico”.
    Andrei Kapitsa, geografo russo e ricercatore sui ghiacci antartici

    “Sono convinto che l’attuale allarme sul biossido di carbonio sia un errore… Le paure sul riscaldamento globale causato dall’uomo sono infondate e non si basano su una scienza corretta”.
    Will Happer, docente al Dipartimento di Fisica dell’Univerità di Princeton, ex direttore della Ricerca energetica al Dipartimento dell’Energia degli USA. Autore di oltre 200 pubblicazioni scientifiche, membro dell’Accademia Nazionale delle Scienze.

    “Strumento regolatore della natura è il vapore acqueo: più biossido di carbonio porta minore umidità nell’aria, mantenendo il totale dei gas serra in accordo alle condizioni necessarie di equilibrio”.
    Miklos Zagony, fisico ungherese, ricercatore sull’ambiente. Ha cambiato posizione dopo essere stato un grande sostenitore della teoria del riscaldamento globale e in Ungheria è stato un pubblico sostenitore del Protocollo di Kyoto.

    “Per quanti anni il pianeta dovrà raffreddarsi prima che si cominci a capire che non si sta scaldando? Per quanti anni il raffreddamento dovrà andare avanti?”.
    David Gee, geologo, docente all’Università di Uppsala (Svezia), segretario della commissione scientifica del Congresso Geologico Internazionale 2008 che ha autorizzato la pubblicazione di 130 studi “peer-reviewed”.

    “Gore mi ha provocato a iniziare a investigare di nuovo nella scienza e mi sono rapidamente e solidamente trovato nel campo degli ‘scettici’… I modelli climatici al massimo possono essere utili per spiegare i cambiamenti climatici dopo che sono avvenuti”.

    Hajo Smith, meteorologo, Olanda, ex membro della commissione olandese dell’IPCC, ex sostenitore della tesi del riscaldamento globale antropico.

    “La quantità di Co2 che produciamo è insignificante in termini di circolazione naturale tra aria, acqua e suolo… Sto preparando un dettagliato studio sui rapporti dell’IPCC e dei Sommari per i Politici, per spiegare in che modo i Sommari hanno distorto la scienza”.
    Philip Lloyd, fisico nucleare e ingegnere chimico, Sudafrica, coordinatore degli autori dell’IPCC.

    “Molti scienziati stanno cercando un modo per tornare indietro silenziosamente (dal promuovere le paure del riscaldamento) senza vedere rovinate le proprie carriere professionali”.
    James A. Peden, Fisico dell’atmosfera, ex membro del centro di Ricerca Spaziale di Pittsburgh.

    “Tutti quelli che premono per azioni per fermare il riscaldamento globale hanno bisogno di togliersi i paraocchi e cominciare a pensare cosa dovremmo fare se invece ci troviamo ad affrontare un raffreddamento globale”.
    Phil Chapman, Geofisico, ingegnere spaziale ed ex astronauta della NASA.

    “Creare un’ideologia legata al biossido di carbonio è un nonsenso pericoloso… L’attuale allarme sui cambiamenti climatici è uno strumento di controllo sociale, un pretesto per grossi affari e battaglie politiche”.
    Delgado Domingos, Scienziato dell’Ambiente, Portogallo, fondatore del gruppo Numerical Weather Forecast, ha pubblicato oltre 150 articoli scientifici.

    “Le emissioni di Co2 non fanno assolutamente differenza in un modo o nell’altro… Qualsiasi scienziato sa questo, ma dirlo non paga…. Il riscaldamento globale, come veicolo politico, mantiene gli europei al posto di guida e i Paesi in via di sviluppo a camminare a piedi scalzi”.
    Takeda Kunihiko, vice-cancelliere dell’Institute of Science and Techonology Research all’Università di Chubu (Giappone).

    “L’allarmismo sul riscaldamento globale ha la sua giustificazione nel fatto che è qualcosa che genera fondi”.
    Eduardo Tonni, paleontologo, capo del Dipartimento di Paleonotologia all’Università di La Plata (Argentina) e membro della Commissione per la Ricerca Scientifica di Buenos Aires.

    “Qualsiasi sia il tempo, esso non è causato dal riscaldamento globale. Al limite, il clima potrebbe essere all’inizio di un periodo di raffreddamento”.
    Art V. Douglas, Scienziato dell’atmosfera, ex direttore del Dipartimento di Scienze Atmosferiche della Creighton University di Omaha, Nebraska (USA), autore di numerose pubblicazioni scientifiche “peer-reviewed”.

    “Non c’è una qualsivoglia base scientifica falsificabile per affermare che il riscaldamento è causato dai gas serra prodotti dall’uomo perché l’attuale teoria fisica è troppo inadeguata per poter indicare una qualsiasi causa”.
    Patrick Frank, chimico.

    “La ‘paura del riscaldamento globale’ viene usata come arma politica per aumentare il controllo del governo sulla vita degli americani, sui loro redditi e sulle loro decisioni”.
    Jack Schmitt, geologo e astronauta della NASA, arrivato sulla Luna con la missione Apollo 17 ed ex consulente del Norwegian Geological Survey e dell’US Geological Survey.

    “La Terra si sta raffreddando dal 1998 malgrado le previsioni dell’IPCC… La temperatura globale per il 2007 è stata la più fredda del decennio e la più fredda del millennio… Questo spiega perché il ‘riscaldamento globale’ adesso si chiama ‘cambiamento climatico’ “.
    Richard Keen, climatologo del Dipartimento di Scienze Atmosferiche e Oceaniche dell’Università del Colorado.

    http://www.svipop.org/sezioniTematic....php?idArt=418


    3-1-2009
    RISCALDAMENTO GLOBALE? MAGARI, DICONO SUORE IN SUDAFRICA

    "Sentiamo dire che la Terra si sta scaldando ma qui l'inverno sembra diventare sempre più aspro e lungo ogni anno che passa". Inizia così una lettera arrivata nei giorni scorsi dalle suore clarisse di Kokstad, in Sudafrica, e segnalataci dalla nostra collaboratrice Alessandra Nucci.

    Ora aspettiamo che qualche nostro scienziato che discetta sempre in tv di riscaldamento globale ci spieghi come mai anche in Sudafrica l'inverno diventa sempre più duro. Se in Europa l'inverno è molto freddo, infatti, i teorici del riscaldamento globale non si perdono d'animo. Ci spiegano che il riscaldamento sta rallentando la Corrente del Golfo, ritenuta responsabile della mitezza del clima europeo. Così, ignari del principio di non contraddizione, ci vorrebbero dimostrare che il riscaldamento porta il raffreddamento. Ovviamente i principali media danno credibilità a queste tesi che - in tempi in cui prevaleva il buon senso - sarebbero state accolte con fragorose risate. Ma come ci spiegheranno ora il freddo del Sudafrica? La Corrente del Golfo passa anche di lì?

    Ecco comunque la lettera inviata dalle suore clarisse di Kokstad in Sud Africa che, oltre alle notizie sul clima, ci offre anche un atteggiamento tipico delle persone di fede davanti agli eventi naturali. Dedicato - perché riflettano - a quegli uomini consacrati che, quando parlano di clima e ambiente, sembra leggano i comunicati del WWF:

    "Sentiamo dire che la Terra si sta scaldando ma qui l'inverno sembra diventare sempre più aspro e lungo con ogni anno che passa, e non manca mai di portare con sé la sua compagna influenza, che gira mettendo alla prova tutto ciò che incontra sulla sua strada. Una dopo l'altra siamo state tutte stese da lei ma per la nostra Suor Mary Leo è stata un'esperienza che l'ha portata a sfiorare la morte perché è finita in polmonite. Su consiglio del medico è dovuta tornare al caldo dello Zambia dove sta lentamente guarendo. Ciò significa ancora meno Suore in questa nostra comunità già così piccola. Stupefacente quello che può fare un piccolo virus! In estate Fratel Vento ha deciso di mostrarci la sua forza. Ha infuriato con una tale forza nello scendere dalle alture delle montagne che ci circondano! In quei momenti azzardarsi a uscire è pericoloso perché dagli alberi si staccano grossi rami. Questa volta è toccato al tetto della casa del nostro operaio, che è stato divelto. Grazie a Dio, in quei giorni non pioveva per cui quando sono rimasti alcune notti senza tetto hanno potuto lodare Dio per Sorella Luna e per le stelle. Nel giro di una settimana è tornata la calma ma è durato poco. Fratel Vento è ritornato, questa volta con "fratello Fuoco" che saltellava con allegria in una varietà di danze, innalzndosi verso i cieli e avviluppando gli alberi; ha infierito con una tale velocità che presto era tutto solo fiamme e denso fumo, mentre un podere dopo l'altro veniva intrappolato nell'incendio. Con quale gratitudine abbiamo visto tutti i nostri vicini lavorare mano nella mano con i trattori e le cisterne d'acqua per cercare di controllare l'incendio. Abbiamo toccato con mano quel giorno "Come è bello per le sorelle e i fratelli vivere in unità". Grazie a loro abbiamo subito danni solo all'impianto di acqua, ma alcuni dei nostri vicini hanno sofferto grandi perdite alle coltivazioni, e alcuni animali da lavoro agricolo sono morti. Per una settimana le notti hanno offerto uno spettacolo bellissimo di ceneri luminose mentre i tronchi d'albero continuavano a bruciare. Durante il giorno invece lo spettacolo non era così bello, dato che eravamo circondate da ceneri e alberi a strisce: tutto era annerito e spoglio. Poi sono seguite pesanti nevicate; che contrasto! Il Signore nelle sua misericordia più tardi ci ha dato la pioggia, seguita da una notte e un giorno di nevicate. Un'esperienza stupefacente: da ceneri e polvere siamo passate a improvvisi fiocchi di neve bianchissimi! Coloro che vivono da lungo tempo a Kokstad dicono che non avevano mai visto una nevicata così abbondante da diversi anni. Quanta pace!"

    http://www.svipop.org/sezioniTematic....php?idArt=420

  4. #4
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    Citazione Originariamente Scritto da zaffo Visualizza Messaggio
    Una ulteriore conferma del fatto che i catastrofisti si riempiono la bocca di stupidaggini e castronerie.
    Non c'è nessuna sorpresa in questa notizia: sono i ritmi naturali, che possono variare, senza nessuna influenza possibile da parte dell'uomo.
    Per fare un altro esempio.... 6.000 fa il Sahara era verde...
    A renderlo desertico nel giro di poche migliaia di anni è stato l'uomo?
    Ma figurarsi...

    Quoto, e se non lo conosci, ti consiglio la lettura di questo interessante sito

    www.svipop.org

 

 

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