Quella che tu chiami erroneamente follia è il principio di divisione dei poteri enunciato da gente del calibro di Locke e Montesquie (nel caso non lo sapessi sono due tra i più gradi teorici politici della storia). Oltre alla storia di Berlusconi, ogni tanto, leggi anche qualche bel testo sulle dottrine politiche almeno ti renderai conto di cosa stiamo parlando.
Sei tu che sei ricascato ( male ... ). La prima volta da piccolo ( e non ti sei più ripreso ) e adesso col sottoscritto, che ti fa rigare diritto! Ah, vatti a leggere la sacrosanta correzione che ho dovuto propinarti relativamente all'errata scrittura della parola Kaputt ( si scrive con due t ). Chi di bozze tenta di ferire, di bozzi perisce (Kaputt )!
DIVISIONE DEI POTERI MA SCATURISCONO TUTTI DALLA LEGITTIMAZIONE DELLA LEGGE E LA LEGGE LA FA IL PARLAMENTO ELETTO DAL POPOLO
L'ESECUTIVO O è ELETTO DIRETTAMENTE DAL POPOLO STESSO O DAL PARLAMENTO A SUA VOLTA ESPRESSIONE DEL POPOLO
NEI PAESI CIVILI ANCHE IL POTERE GIUDIZIARIO O è ELòETTIVO O DI NOMINA POLITICA
LEGGILI TU I TESTI
QUELLO CHE AUSPICHI è UN POTERE SUPERIORE DISCESO DAL CIELO DEPOSITARIO DELLA MORALE E DELLA LEGGE
QUELLA NON è DEMOCRAZIA
Guarda che non è così. Si parte da un contratto (o costituzione) che è l'atto fondante della società. Dalla creazione del potere sovrano nasce la necessità di gestirlo. Montesquieu riteneva che:""Chiunque abbia potere è portato ad abusarne; egli arriva sin dove non trova limiti [...]. Perché non si possa abusare del potere occorre che [...] il potere arresti il potere" e da ciò discende la creazione di tre poteri di eguale importanza e soprattutto indipendenti.
Non esiste nessuno stato dove il cittadino elegge il magistrato, il parlamentare e il presidente: è un accrocchio che non esiste nè in cielo nè in terra. Poi se te sei così bravo da rinnegare 2000 anni di teoria della politica allora ti ascolterò con piacere ma, ripeto, quello che hai detto nn significa nulla.