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Discussione: Lombardia Inferiore

  1. #1
    leghista nero
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    Predefinito Lombardia Inferiore

    Leggendo i fatti del 1167 trovo che la Lega Lombarda era composta anche da città emiliane (allora lombardia inferiore).
    Personaggi come Matilde di Canossa sono eroi della Lombardia pur essendo di Canossa.(e all'epoca le terre di Matilde erano chiamate Lombardia)

    Emilia solo....a causa della famosa strada romana......ma da noi scorre sangue longobardo.....

  2. #2
    naufrago
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    Predefinito

    E' inutile doverti ricordare che la Lombardia del 12° secolo non era certo l'attuale Lombardia italica.

    http://www.lombardiabeniculturali.it...oria/?unita=01

    La Lombardia medievale(sec. VI - XII)
    Origine e uso del termine «Lombardia»
    I confini geografici e politici della Lombardia medievale non sono sovrapponibili a quelli dell'omonima circoscrizione regionale odierna. In età medievale, infatti, il concetto stesso di «Lombardia» era molto diverso da quello attuale. E questo per due, essenziali, motivi. Anzitutto, la categoria storica 'Lombardia' intesa come percezione di uno spazio geografico non coincideva necessariamente con quella di uno spazio politico, questione che d'altra parte ha riguardato anche l'idea e la realtà dell''Italia' e dell''Europa'. Lo spazio politico lombardo, inoltre, nel corso dei lunghi secoli che per convenzione storiografica siamo soliti attribuire al medioevo, ebbe modo di modellarsi continuamente e di mutare in rapporto allo strutturarsi di nuovi poteri.
    Il termine «Lombardia» deriva etimologicamente dall'antico vocabolo «Langobardia» che, grosso modo dal VII all'XI secolo, andò a indicare i territori occupati dai Longobardi (dal germanico Langbaerte, lunghe barbe). Era questa la popolazione germanica che alla fine del settimo decennio del VI secolo invase la penisola italica, conquistandone in breve tempo una vasta porzione che comprendeva un'area non compatta, perché intervallata da aree di sopravvivenza romano-bizantina, estesa dalle Alpi, alla pianura padana, alla Toscana, all'Umbria, fino al Mezzogiorno.
    A partire dal XII secolo circa il termine «Langobardia» cominciò nelle fonti a venire accostato dal vocabolo «Lombardia», che del primo era una contrazione, e dal punto di vista geografico a restringersi all'Italia settentrionale, ovvero a quell'area dove erano state le sedi dei re longobardi, Milano, Monza, ma soprattutto Pavia. Sempre nel XII secolo cominciò a diffondersi anche un'altra valenza concettuale del vocabolo «Lombardia», finalizzata a sottolineare l'unità d'azione politica delle città alleate al comune di Milano contro l'autorità dell'imperatore Federico I di Svevia. Le città della pianura padana, raccoltesi nel 1167 in una lega detta appunto Lombarda, intendevano ottenere le libertates, ovvero le «libertà», non dunque la libertà, l'indipendenza dall'impero tedesco, ma un'autonomia da realizzarsi soprattutto in termini economici, fiscali, amministrativi e in fin dei conti politici.

    Particolarismo politico e tradizioni comuni nella «Lombardia»
    Questo restringimento geografico e questa connotazione politica non si imposero tuttavia come prioritari alla coscienza dei contemporanei. A lungo rimase una percezione allargata, come testimonia il soprannome di Lombardi che i mercanti dell'Italia centro-settentrionale, provenienti da Asti come da Firenze, si vedevano attribuire quando andavano a operare sulle piazze commerciali e finanziarie del nord Europa.
    All'affermazione di una Lombardia intesa come precisa unità politica stava d'ostacolo il vistoso frazionamento politico che nel periodo bassomedievale contraddistinse quest'area, lacerata dai conflitti tra comuni e signorie locali, ma anche dalla presenza di forze papali, angioine, tedesche, che cercavano di imporre la propria preminenza politica. Nelle fonti narrative, diplomatiche e fiscali d'altra parte il contesto geografico rimaneva ampio, andando a comprendere territori che oggi definiremmo piemontesi, liguri, lombardi, veneti ed emiliani. La mancanza di un'entità istituzionale centralizzante e prevalente sulle altre venne in parte superata fra Tre e Quattrocento con l'affermazione dell'ampio dominio visconteo, che comprese città esterne all'odierna Lombardia, come Vercelli, Novara, Tortona, Alessandria, Piacenza, Parma, ma che perse presto Bergamo e Brescia, inglobate dalla Repubblica di Venezia. Il vecchio concetto politico di Lombardia si estinse definitivamente: è significativo che gli stessi Visconti, e i loro successori Sforza, si definissero duchi di Milano, non di Lombardia.
    Chiarito ciò, notiamo per contro come i confini attuali della Lombardia inglobino un'area, circoscritta grosso modo da nord a sud tra le Alpi e il Po, e da ovest ad est tra il Ticino e il Mincio, accomunata da una condizione di antica e stabile continuità urbana: le città di Como, Bergamo, Brescia, Mantova, Cremona, Lodi, Pavia e Milano naturalmente, rappresentano i poli intorno ai quali tra l'età romana e l'età comunale si disegnò la mappa del territorio, intessuta da reciproche sollecitazioni economiche, politiche, culturali, religiose. Questi centri urbani sono tutti significativamente antiche sedi vescovili (centri importanti come Varese, Monza e Vigevano non lo furono invece, e infatti non erano all'epoca definiti città ma borghi), con Milano in posizione dominante in quanto sede metropolitana, cioè capitale di una provincia ecclesiastica cui facevano capo non solo le diocesi della Lombardia ma anche quelle delle odierne regioni Piemonte e Liguria. Se non dal punto di vista politico, almeno da quello ecclesiastico e culturale il territorio lombardo possiede dunque più di un elemento di tradizione comune.



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  3. #3
    leghista nero
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    sito internet davvero interessante caro Fdv77.

    Anche la mia Modena ospitò una riunione della Lega Lombarda nel duomo....sempre nel 1167!

    (altri tempi...altri uomini!!!!!!!!!!)

  4. #4
    naufrago
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    Sempre e comunque:


  5. #5
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    purtroppo molti lombardi dell'attuale lombardia e molti leghisti non intendono la Lombardia come Longobardia ma come regione vicino a Milano o aree in cui si parla l'italiano con un accento simile o non dissimile da quello milanese...

    Langbard

  6. #6
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    Citazione Originariamente Scritto da Granitico Visualizza Messaggio
    Leggendo i fatti del 1167 trovo che la Lega Lombarda era composta anche da città emiliane (allora lombardia inferiore).
    Personaggi come Matilde di Canossa sono eroi della Lombardia pur essendo di Canossa.(e all'epoca le terre di Matilde erano chiamate Lombardia)

    Emilia solo....a causa della famosa strada romana......ma da noi scorre sangue longobardo.....
    E' purtroppo una battaglia persa, almeno nel medio termine. 150 anni di unità (?) hanno inculcato nella testa della gente (padana e non) l'esistenza di divisioni artificiose tra popoli culturalmente e geograficamente omogenei (seppur divisi in staterelli) e improbabili comunanze tra popoli che in migliaia di anni non sono mai venuti a contatto e che ignoravano addirittura la reciproca esistenza. Questa è l'italia...in nome dell'unità (?) in pochi anni si sono calpestate e ridicolizzate con la forza di un rullo compressore storie e lingue locali spesso millenarie, ridicolizzando e deridendo chi invece ancora oggi si dimostra interessato ad esse.

  7. #7
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    La concezione stessa della Padania è classificabile, a mio avviso, come un'ossessione tipica da paziente ricoverato in un reparto di Psichiatria di un qualsiasi ospedale italiano. Che necessità c'è, per un lombardo come me, o comunque per un nordico, di sentirsi superiore e distaccato dal resto dell'Italia?
    La sola sterile idea di voler separare la "Padania" dall'attuale Italia è un insulto a chi ha speso energie che voi nemmeno immaginate lontanamente, stando lì ad idolatrare uno pseudo-dio (che tanto ricorda un idolo pagano, invero) quale Bossi o Maroni dalla vostra comoda poltrona.
    Come ci ricorda "Da Quarto al Volturno. Note di uno dei Mille" di G. C. Abba, molti hanno sprecato tempo, energie, hanno rischiato la vita per unificare l'Italia. Ora arrivano questi giovani esaltati (per carità, non faccio di tutta l'erba un fascio, ma pochi sono i fili che si salvano) con volantini e ritrovi nelle piazze a propinare ai ragazzini l'ideale secondo cui l'uomo lombardo dovrebbe prendere le distanze dal resto del mondo, chiudendosi in sè stesso, ritenendosi un vero nordico, quando la Lombardia stessa viene definita la "terronia" dell'Europa.

    Suvvia, per quanto ancora vogliamo prenderci in giro? Cosa resterà dell'ideale della fantomatica Padania (vera forse quanto Avalon) quando Bossi non sarà più quel leader che ora tutti i "giovani padani" acclamano?
    Volete i crocefissi nelle aule, perché vi rappresentano, ma non avete idea di cosa abbia significato, per donne innocenti, nei secoli XVI e XVII, il crocefisso. Non immaginate quali danni, nel Medioevo, il crocefisso abbia apportato all'Oriente. Eh, certo! Chissenefrega dell'Oriente, giusto? Noi viviamo bene, qui, nei nostri comodi appartementi, nelle nostre belle ville, noi nostri palazzi.

    Fossi in voi, non andrei tanto fiero di persone che urlavano "Bruceremo il tricolore", mentre nel tricolore veniva avvolta la triste bara di un uomo. Al suo seguito, una famiglia sofferente di lui orgogliosa.

    Io mi vergognerei, poi ognuno ha la propria visione del mondo.

  8. #8
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    le tue argomentazioni mi fanno cascare le gonadi in caduta libera.

  9. #9
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    BlackInch, sei pregato di andare a pascolare nei forum della destra radicale e là rimanerci.

    Cordiali saluti

  10. #10
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    Citazione Originariamente Scritto da Furlan Visualizza Messaggio
    BlackInch, sei pregato di andare a pascolare nei forum della destra radicale e là rimanerci.

    Cordiali saluti
    No, porca puttana, lascialo qui.
    Dove lo troviamo uno che scrive stronzate con la profondità culturale di un bambino un pò scemo di terza elementare?
    per me qui c'è di che divertirsi per almeno un'oretta...

 

 
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