Il sindaco: continuiano a chiedere giustizia
Alemanno: una strada per le vittime. E' polemica
E la strage di 30 anni fa spacca ancora. Quel sangue invece di unire, come allora divide. Così le parole pronunciate da Gianni Alemanno all'epoca militante, oggi sindaco di Roma, scatenano polemiche velenose.
«Dobbiamo ricordare i tre ragazzi uccisi e continuare a chiedere giustizia perchè qui non è stata fatta e non è stato condannato nessuno.
Bisogna fare in modo che questa memoria sia di pacificazione per far capire a tutti i giovani, di destra e di sinistra, che la strada dell'odio e dell'ideologia è quella che porta alla morte», ha detto il sindaco davanti alla sede che fu teatro della mattanza. Il sindaco ha inoltre ricordato che «è importante mantenere viva la memoria di quei fatti non solo per una questione umana di ricordo di una storia della destra romana, ma anche per la storia dell'Italia». Quindi Alemanno ha sottolineato come «L'intitolazione di via Acca Larentia ai martiri della strage è una necessità».
Un strada, questa, tracciata già dal suo predecessore Veltroni. Carla Verbano, madre di Valerio ucciso dai Nar, ha voluto ricordare al sindaco: «Mi farebbe piacere che il sindaco Alemanno fosse presente anche all'anniversario della morte di Valerio. Tutti questi ragazzi, di destra e di sinistra, avevano degli ideali, sono morti per quelli, perciò non bisognerebbe fare discriminazioni». E subito Alemanno accoglie quella richiesta.
Alla commemorazione erano presenti anche gli assessori capitolini alla Cultura e ai Lavori pubblici Umberto Croppi e Fabrizio Ghera.
Critiche sono arrivate da alcuni esponenti del Partito democratico e dal segretario de La Destra Francesco Storace, per il quale gli «antifascisti di An» dovrebbero risparmiare «lacrime finte». Duro il commento del consigliere capitolino del Pd Paolo Masini. «Uno dei momenti più importanti per questa città - ha detto Masini - è stato pochi mesi fa l'abbraccio tra i familiari di Verbano e di Mattei. Proprio perchè quell'abbraccio è stato il frutto di un percorso, troviamo sia una grossa forzatura fare una proposta del genere senza crearne le condizioni come è stato fatto dalle amministrazioni precedenti».
Secondo Mario Adinolfi, membro della direzione nazionale del partito, quello ad Acca Larentia è stato un omaggio con «un'enfasi fuori luogo e indicativa». Nella maggioranza invece plauso all'iniziativa di Alemanno è stato espresso tra gli altri dal ministro della Gioventù Giorgia Meloni, dal presidente dei deputati del Pdl, Fabrizio Cicchitto dai parlamentari Marco Marsilio e Fabio Rampelli e la leader di Azione sociale Alessandra Mussolini. E ovviamente dai consiglieri capitolini del Pdl che hanno replicato al Pd. «Trovo allarmanti - ha sottolineato Alessandro Cochi - le parole del consigliere Masini e del membro della direzione nazionale del Pd Adinofi che, a 31 anni di distanza da quei drammatici fatti, sono imbevuti ancora della cultura dell'antifascismo militante».
http://iltempo.ilsole24ore.com/2009/...polemica.shtml