Neve a Milano, il popolo di Facebook si scatena contro il sindaco Moratti
L'emergenza neve a Milano sembra ormai un lontano ricordo, ma le polemiche rimangono invece fresche come i fiocchi che hanno bloccato la città. Oggi il sindaco Letizia Moratti ha pubblicato una lettera aperta nella quale non fa un passo indietro e conferma tutte le sue scelte.
I milanesi però sono furibondi, i disagi mercoledì scorso sono stati troppi e la scusa della mancanza di sale ha fatto sì che si creassero gruppi su Facebook contro il sindaco meghino (scherzosi come sempre, l'inventiva in rete non manca mai).
"Cosa ci ha fatto la Moratti con il sale, la pasta?" pare essere l'accusa principale. E così su Facebook si organizzano raccolte di sale e collette ("Moratti, hai finito il sale? Usa il pepe") ma non mancano gli inviti ad andare a spalare la neve, paragonando anche la gestione dell'emergenza alle "organizzazioni Filini" di fantozziana memoria.
Oggi, intanto, per correre ai ripari, il sindaco ha chiamato l'esercito per liberare strade e marciapiedi dalla neve. Forse non proprio tutto ha funzionato a dovere.
da: http://blogosfere.it/2009/01/neve-a-...o-moratti.html
Certo che in questi momenti di stronzate se ne leggono a palate.
Ancora con questa menata del sale? Se nevica come ha fatto il giorno dell'epifania cosa serve il sale? A nulla, la neve se ne fa un baffo del sale, quando in un'ora deposita tra i 2 ed i 4 cm di neve il sale non serve. Piuttosto serve ora che dopo la neve arriva il ghiaccio, ora sì che il sale serve.
Ricordiamo che l'epifania molti potevano anche organizzarsi e stare a casa come ho fatto io che mi sono limitato a fare una bella passeggiata sotto la neve con altrettante bellissime foto scattate. Eravamo stati avvisati con molti giorni d'anticipo della nevicata che avrebbe fatto.
Senza qualche fenomeno meteo di cui parlare chissà cosa resta ai detrattori delle amministrazioni di CDX.
La chiesa dice che la Terra è piatta, ma io so che è rotonda, perché ne ho visto l'ombra sulla Luna, ed ho più fiducia in un'ombra che nella chiesa.
Ferdinando Magellano