11 GENNAIO 1979: L'agguato: cade Stefano Cecchetti
La mattanza iniziata con Gianquinto non è finita. Con la collaudata tecnica gappista estremisti di sinistra sparano, da una macchina in corsa, uccidono nel quartiere Talenti il camerata Stefano Cecchetti, seduto davanti ad un bar.
La tecnica è odiosa, da una macchina si spara impunemente contro un gruppo di giovani rei di essere "fascisti" e si spara nel mucchio, si cerca la strage. Stefano cade a 19 anni e sul selciato rimangono altri due feriti: Maurizio Battaglia e Alessandro Donatore.
La rivendicazione arriva puntuale e precisa: "Compagni Organizzati per il Comunismo", gli autori rimangono chiaramente impuniti coperti da quella rete di omertà e di compiacenza che faceva scrivere sui maggiori quotidiani "sedicenti Brigate Rosse".