Torniamo sul caso D’Alfonso, sul quale già ci eravamo soffermati vedendoci molti lati oscuri.
Passano i giorni e le cose si rivelano ancora più incredibili. E il malcostume di certa sinistra si rivela in pieno.
Ecco le ultime notizieIl sindaco è malato quindi la giunta è salva. Ma il medico di fiducia di Luciano D’Alfonso, che è pure compagno di partito, lo sconfessa: «Patologia permanente? Macché… Chi ha inventato queste parole?». E sulla testa del primo cittadino di Pescara piomba l’ennesima tegola. Eppure l’escamotage, ben sigillato in una busta ora in Procura, era ben congeniato. Nella custodia, un misterioso certificato medico grazie al quale D’Alfonso ha evitato in extremis il coma profondo della sua giunta. I pm, che vogliono vederci chiaro, hanno sequestrato l’attestato medico che, di fatto, ha evitato il commissariamento della città abruzzese.
Il sindaco si era esibito con recitazione d’alta scuola per giustificare la sua situazioneSono affetto da una patologia ingravescente e permanente, quantomeno dalla imprevedibilità della data della completa guarigione. Questa condizione non mi consentirebbe non so per quanto tempo di svolgere, con continuità e serenità, le attività articolate e complesse relative alla funzione
Ma ieri scoppia il casoTutto sembra filare liscio ma soltanto fino a quando il dottore che ha visitato D’Alfonso, l’amico e consigliere comunale del Pd Giancarlo Perfetto, non smaschera il primo cittadino: «Non so chi ha inventato le parole “ingravescente” e “permanente”… Non esistono». Ed è subito giallo.
Il pasticcio ha quasi creato un rissa in consiglio comunaleI consiglieri comunali del Pdl si sono dimessi in blocco, sperando di convincere pure qualche collega dell’Idv e di alcune liste civiche, sempre più in imbarazzo, e provocare così lo scioglimento del Consiglio. E in serata s’è pure sfiorata la rissa. Bocciata la richiesta del Pdl di leggere il certificato medico, seppur in seduta segreta, è comparso uno striscione: «Ora basta imbrogli»
E intanto anche la procura si mette in azione e D’Alfonso rischia l’arresto bisSi complica la situazione al Comune di Pescara. Politicamente e legalmente. Il ritiro delle dimissioni da parte del sindaco, Luciano D’Alfonso, indagato nell’ambito dell’inchiesta su tangenti negli appalti pubblici, ha, infatti, aperto nuove polemiche, anche di carattere etico, e nuovi scenari. D’Alfonso, al momento, e’ un normale cittadino.
Ha revocato, si’, le dimissioni, ma ha inviato un certificato medico che conferma la sua impossibilita’ a governare la citta’ per motivi di salute. Circostanza, questa, che ha impedito l’arrivo di un commissario in Municipio, offrendo nel contempo a D’Alfonso la possibilita’ di ricandidarsi alla poltrona di primo cittadino alle elezioni anticipate d’inizio giugno. Ma la Procura di Pescara intende chiarire la questione. Il procuratore capo, Nicola Trifuoggi, sta esaminando la documentazione presentata da D’Alfonso sull’autosospensione per motivi di salute, allo scopo di valutare l’ipotesi di un ”arresto-bis”.
Motivo, reiterazione del reato. Il certificato sanitario sara’ esaminato da un consulente nominato dal pm Gennaro Varone, titolare dell’inchiesta, o direttamente dal gip in sede di incidente probatorio. Cio’ che la Procura di Pescara intende valutare e’ la veridicita’ della malattia di D’Alfonso.
Insomma si vuoleChiarire, in breve, se lui e’ realmente affetto da patologia o se invece si tratta di un semplice escamotage per evitare il commissario e per continuare a governare tramite terzi, ritornando poi sulla scena a voto acquisito.
Giustamente il centrodestra attacca pesantemente, con Gasparri in testaD’Alfonso compri uno specchio, ci si guardi e si vergogni. Non so se ha rubato o meno, ma il certificato medico e’ un imbroglio vergognoso. D’Alfonso sta imbrogliando i cittadini di Pescara con un certificato medico di comodo, falso, fatto solo per mantenere il vice sindaco ed evitare il Commissariamento. Brutti se ne vergogna, il Pd se esiste faccia una scelta di moralita’ e trasparenza. Sono imbroglioni, Veltroni perche’ non parla? Condivide quello che fa D’Alfonso?
Una situazione veramente inconcepibile, passata nel silenzio dei media e che rivela un penoso malaffare di certo centrosinistra che Veltroni non intende fermare, anzi (D’Alfonso era stato difeso ampiamente). Nel pd espellono solo Villari ma i vari Bassolino, D’Alfonso, Iervolino ecc rimangono sempre al loro posto, attaccati alla poltrona. Anche con questi metodi indecenti.
http://fazioso.wordpress.com/2009/01...edici-fasulli/