DALLA LETTERA AL C.C. del P.C. dell’U.R.S.S. dell’ufficio politico del P.C.d’I.
14 ottobre 1926
Ci sembra che l’attuale atteggiamento del blocco di opposizione e l’acutezza delle polemiche nel P.C. dell’U.R.S.S. esigano l’intervento dei partiti fratelli. E’ da questo convincimento preciso che noi siamo mossi nel rivolgervi questa lettera. Può darsi che l’isolamento in cui il nostro partito è costretto a vivere ci abbia indotto ad esagerare i pericoli […] non sono certo esagerati i nostri giudizi sulle ripercussioni internazionali di questa situazione […].
Una scissione […] può avere le più gravi ripercussioni non solo se la minoranza d’opposizione non accetta con la massima lealtà i principi fondamentali della disciplina rivoluzionaria di Partito, ma anche se essa, (nel condurre la sua polemica e la sua lotta) oltrepassa certi limiti che sono superiori a tutte le democrazie formali. […]
Ebbene, cari compagni, è certo che i giornali e gli uomini di stato più forti della borghesia internazionali (sic) […] puntano sulla scissione del nostro partito fratello e sono convinti che essa debba portare alla disgregazione e alla lenta agonia della dittatura proletaria […].
E’ certo che solo una piccola minoranza non solo delle classi lavoratrici ma degli stessi partiti comunisti degli altri paesi è in grado di ricostruire nel suo complesso tutto lo sviluppo della rivoluzione […] anche nei paesi dove ancora i nostri partiti hanno la possibilità di fornire ai loro membri e alle masse in generale una sufficiente documentazione. […]. Non solo le masse lavoratrici in generale ma le stesse masse dei nostri partiti vedono e vogliono vedere nella Repubblica dei Soviet e nel Partito che vi è al governo una sola unità di combattimento […]. Solo […] da questo punto di vista esse accettano volentieri e come un fatto storicamente necessario che il P.C. dell’U.R.S.S. sia il partito dirigente dell’internazionale […].
Cari compagni, è estremamente significativo che in un paese come l’Italia […] i giornali fascisti specialmente quelli delle provincie, siano pieni di articoli […] nei quali si cerca di mostrare, con uno sforzo evidente di obbiettività, che ormai per le stesse affermazioni dei leaders più noti del blocco della opposizione del PC dell’ URSS, lo Stato dei Soviet va sicuramente diventando un puro Stato capitalistico e che pertanto nel duello mondiale tra fascismo e bolscevismo, il fascismo avrà il sopravvento. […].
In questi ultimi anni, ma specialmente dopo il quinto congresso mondiale, i nostri Partiti andavano raggiungendo […] una sicura stabilizzazione leninista, stavano diventando dei veri Partiti bolscevichi. […]. Questa rielaborazione avveniva sotto la guida del P.C. dell’U.R.S.S. nel suo complesso unitario, e di tutti i grandi capi del P. dell’U.R.S.S. Ebbene l’acutezza della crisi attuale e la minaccia di scissione aperta o latente che essa contiene arresta questo processo di sviluppo e di elaborazione nei nostri Partiti, cristallizza le deviazine di destra e di sinistra, allontana ancora una volta il successo della unità organica del Partito mondiale dei lavoratori. E’ su questo elemento in ispecial modo che noi crediamo nostro dovere di internazionalisti richiamare l’attenzione dei compagni più responsabili del P.C. dell’U.R.SS. Compagni, voi siete stati in questi nove anni di storia mondiale l’elemento organizzatore e propulsore delle forze rivoluzionarie di tutti i paesi; la funzione che voi avete svolto non ha precedenti in tutta la storia del genere umano che ha uguali in ampiezza e profondità. Ma voi oggi state distruggendo l’opera vostra, voi degradate e correte il rischio di annullare la funzione dirigente che il PC dell’URSS conquista per l’impulso di Lenin; ci pare che la passione violenta delle questioni russe vi faccia perdere di vista gli aspetti internazionali delle questioni russe stesse. […]
Dichiariamo ora che riteniamo fondamentalmente giusta la linea politica della maggioranza del C.C. del P.C. dell’U.R.S.S. e che in tal senso certamente si pronunzierà la maggioranza del Partito italiano se diverrà necessario porre tutta la questione. […]
Ripetiamo che ci impressiona il fatto che l’atteggiamento del blocco delle opposizioni investa tutta la linea politica del CC, toccando il cuore stesso della dottrina leninista e dell’azione politica del nostro Partito dell’Unione.
Questa è la prima parte della lettera di Gramsci da cui il mistificatore Dadodidi ha estrapolato la prima frase. Si capisce chiaramente che Gramsci si schiera con la maggioranza di Stalin e quella frase è rivolta alla minoranza trostskista, ma lo si capirà meglio nella seconda parte che trascriverò domani.