Campagna iscrizioni 2009: lettera all'indirizzario radicale
Cari compagni,
vi rivolgiamo un’urgente richiesta di sostegno a tutti i soggetti della “galassia” radicale, scegliendo l’iscrizione contemporanea a tutti i soggetti: l’iscrizione, come diciamo noi, “a pacchetto”.
Quello che segue è l’editoriale con cui si apre il numero di NOTIZIE RADICALI che vi sta per giungere stampato a casa, dove troverete informazioni e notizie sulle iniziative e le campagne su cui i soggetti della “galassia” radicale sono attualmente impegnati.
Auspicando un riscontro “immediato” e concreto, cogliamo l’occasione per inviarvi i nostri migliori auguri di Buone Feste.
http://www.radicali.it/view.php?id=134224
]NOTIZIE RADICALI – EDIZIONE SPECIALE
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“Dobbiamo r/esistere, dobbiamo esistere. Dobbiamo insistere. Dobbiamo farlo non per garantirci una stentata sopravvivenza ma per assicurare al paese - in un momento di crisi mondiale che, in Italia, rischia di coinvolgere e travolgere fragili strutture produttive ma anche le consunte istituzioni dello Stato - l’apporto della nostra capacità di fornire analisi valide e lungimiranti ma anche, più in generale, della nostra volontà riformatrice, della nostra fedeltà alla legalità repubblicana e ai principi di libertà e giustizia. Dobbiamo farlo perché questa volta, a differenza che nel ‘93/’94, si possa uscire dalla crisi economica e sociale e dallo sfascio dello Stato con una soluzione unitaria, federalista, democratica, e non disgregatrice, partitocratica, populista. Dobbiamo r/esistere, dobbiamo esistere insomma per candidarci, senza aver paura delle parole, ad essere - insieme alle tante energie positive oggi compresse o impedite ad esprimersi dalla oligarchie dei loro partiti - la nuova classe dirigente dell’alternativa a questo regime. Possiamo farcela o non farcela; ma non si considerino queste parole frutto di ambizioni sbagliate, di esagerazioni o megalomania. Questa è per noi, oggi, la posta in gioco. [/font]
[FONT='Verdana','sans-serif']In Italia abbiamo vissuto fin nei mesi scorsi manifeste, gravissime violazioni delle leggi e della Costituzione. Ed è toccato a noi radicali, innanzitutto con il rischioso sciopero della fame e della sete di Marco Pannella, fornire ancora una volta alla vita della Repubblica e alla democrazia l’apporto dell’impegno nonviolento, per richiamare il Parlamento e le forze politiche di governo e di opposizione al rispetto degli obblighi istituzionali e costituzionali. Accettare la candidatura alla Segreteria del movimento era stato per me un passo molto difficile già alla fine di giugno scorso e a maggior ragione lo è oggi: ma, a Chianciano, ho sentito di doverlo fare di fronte alla drammaticità di problemi che richiedono a tutti i radicali il massimo di impegno. Ho potuto farlo in ragione della mia storia di militante, quale continuo ad essere da una postazione e con un ruolo diverso, e soprattutto grazie alla forza che mi veniva dal Congresso. Ringrazio il Congresso e il movimento, Radicali Italiani, per la fiducia che viene riposta in me e nel mio impegno.
Oggi è necessaria una riforma della politica, a partire dalle riflessioni sulla crisi della non-democrazia che il Paese vive. La democrazia è un sistema politico forte e insieme vulnerabile. Per renderla effettiva nel quotidiano bisogna connettere rappresentanza e partecipazione, economia e politica, famiglia e istituzioni. Ma perché questo avvenga è indispensabile che le forze politiche operino in istituzioni funzionanti, capaci di fornire a tutti le necessarie garanzie, gli strumenti opportuni. Una forza politica vive solo se ha la possibilità di comunicare le proprie posizioni, le proprie proposte, le proprie iniziative, quando può rivolgersi al Paese, esercitare il diritto costituzionale di esporre le proprie opinioni e le proprie idee, contrapporle a quelle degli avversari. Oggi, in Italia, il sistema dell’informazione impedisce invece il formarsi di una libera opinione pubblica, proprio e soprattutto sui temi che interessano il vissuto della società. L’informazione è sempre più filtrata, orientata, sleale. Impedisce il dibattito, nega il confronto. In particolare quella che riguarda noi e le nostre iniziative. Per oltre mezzo secolo, in condizioni di minoranza, siamo riusciti, spesso con successo, a proporre ed affermare una alternativa di diritto, di libertà, di giustizia, di reale democrazia, di nonviolenza. Oggi, mentre non solo noi avvertiamo come il paese sia sempre più in sintonia con le nostre proposte, le possibilità di comunicare sono divenute per noi quasi inesistenti. Persino la nostra identità viene negata, ci viene sottratta.
Si teme che l’opinione pubblica, la gente, si schieri con noi. Il regime teme di essere scalzato via, di essere liquidato, sconfitto. A Chianciano, il tema del Congresso portava anche scritto: “Fino a quando”? Certo, era un interrogativo che riguardava le nostre possibilità e capacità di resistenza di fronte agli ostacoli drammatici che dobbiamo quotidianamente superare, a partire dalle difficoltà economiche e finanziarie che ci costringono a sacrifici enormi anche nella gestione dell’esistente, della stessa nostra sede. Ma riguardava soprattutto - di questo sono convinta - la possibilità che il regime possa ancora durare. “Fino a quando” la partitocrazia dominante potrà restare in piedi, mentre i sintomi di crisi si aggravano e diventano ogni giorno più vistosi?
Dobbiamo r/esistere, dobbiamo esistere, dobbiamo insistere. Dobbiamo, per provare a mandare questa classe dirigente di regime a casa - in pensione - e far nascere una grande alternativa di governo. Perché l’obiettivo sia raggiungibile, dobbiamo chiamare a raccolta l’intera “galassia radicale”, tutti i soggetti che la compongono: il Partito radicale nonviolento Transnazionale e Transpartito (il cui Consiglio generale si è appena riunito a Bruxelles 11-12-13 dicembre), Radicali Italiani, Nessuno tocchi Caino, Associazione Luca Coscioni, Non c’è Pace senza giustizia, Associazione radicale Esperanto. Per questo, il nostro e mio appello, attraverso questo giornale, è per l’iscrizione contemporanea a tutti i soggetti: per l’iscrizione, come diciamo noi, “a pacchetto”. Una richiesta indispensabile. Abbiamo calcolato che solo se molti radicali si iscriveranno “a pacchetto” per il 2009 potremo avere la speranza di sopravvivere, di vivere, di r/esistere, di esistere.
Rivolgiamo questa esplicita richiesta di sostegno, che è certo un grave impegno, ai radicali e ai tanti amici e compagni che da diversi orizzonti politici, di volta in volta, mostrano di condividere questa o quella nostra iniziativa, questa o quella nostra battaglia. Grazie a poche migliaia di iscritti, la pattuglia radicale è stata capace, negli anni, di raccogliere milioni di firme, assicurando al paese vittorie di portata storica. In queste pagine sono (sommariamente) indicate le iniziative, le battaglie, le campagne in cui i soggetti della “galassia” radicale sono attualmente impegnati: è un elenco impressionante. Ma la loro conoscenza è negata agli italiani. Quando e come, attraverso quali vie questa verità potrà diventare comunicabile, divenire comprensibile per la gente? Questo è l’interrogativo che è dinanzi a noi, ma soprattutto dinanzi a voi, a te che hai ricevuto queste pagine che offrono, in insufficiente sintesi, un quadro di chi siamo e vogliamo continuare ad essere. Ti arrivano in un momento in cui, dopo aver già pesantemente ridotto i servizi della sede, siamo costretti a ulteriormente “tagliare” fin i minimi strumenti di lavoro, per non correre il rischio di compromettere definitivamente la struttura di cui siamo dotati]Aiutaci, con il tuo contributo, davvero militante, a rispondere all’interrogativo, a superare le difficoltà e a vincere anche questa battaglia. Io ho fiducia. Antonella Casu”