Ritengo riproporre qui questo tema importante che già è emerso in altri thread, partendo dalla definizione di Stato, proposta dal Libertario Murrey Rothbard:
Malgrado sia io stesso ad averla proposta devo riconoscere che mi trovo daccordo nella sua essenza, ma solo in parte.Originariamente Scritto da Murray Rothbard, "La libertà dei Libertari" cap. II Società senza Stato ;
Mi trova daccordo nella sua essenza generica, nel senso che spesso anche tra i libertari-libertarian, per Stato si intende strettamente lo Stato moderno, tanto che ad esempio secondo Piombini "il feudo medievale" non è uno Stato, e quindi nella sua strana logica libertaria è un'istituzione da rivalutare.
Viceversa affermare come fa Rothbard che è sufficiente: "il monopolio coercitivo della violenza [...] su di una data area territoriale" per caratterizzare lo Stato mi pare esagerato, nel senso che ad esempio sulla "proprietà privata", lo stesso Rothbard ammette il ricorso alla violenza da parte del proprietario se necessario, e quindi, il monopolio coercitivo.
La definizione che proporrei io sarebbe invece per certi versi più generica, da un lato non mi limiterei a parlare di imposizione delle tasse, ma più genericamente di imposizione delle leggi. Dall'altra farei si riferimento alla coercizione, ma ponendo la questione in forma complementare, affermando cioè che qualsiasi organizzazione è Statuale, se i membri che la compongono non ne fanno parte volontariamente.
Vorrei conoscere la vostra opinione per cercare di stabilire una accettabile e coerente definizione di "Stato".