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  1. #21
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    Citazione Originariamente Scritto da Teddy Visualizza Messaggio
    A questo punto sarei curioso di conoscere la posizione di MSP sulle affermazioni deliranti del proprio segretario. Con personaggi del genere la sinistra comunista polliana farebbe rabbrividire Gramsci e Berlinguer!
    IGNORANTE.IL PCI HA SEMPRE TENUTO ALLA CREAZIONE DI DUE POPOLI DUE STATI.HA SEMPRE CONDANNATO LA POLITICA CRIMINALE DEL SIONISMO CHE VUOLE DISTRUGGERE IL POPOLO PALESTINESE.ALTRO CHE AFFERMAZIONI DELIRANTI.
    QUALSIASI COMUNISTA CONDANNA L'OLOCAUSTO DEL POPOLO PALESTINESE.E NON SOLO I COMUNISTI.MA TUTTI I DEMOCRATICI.CERTO PER I NAZISTELLI COME TE QUESTO DISCORSO NON VALE

  2. #22
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    Citazione Originariamente Scritto da sinistra_polliana Visualizza Messaggio
    IGNORANTE.IL PCI HA SEMPRE TENUTO ALLA CREAZIONE DI DUE POPOLI DUE STATI.HA SEMPRE CONDANNATO LA POLITICA CRIMINALE DEL SIONISMO CHE VUOLE DISTRUGGERE IL POPOLO PALESTINESE.ALTRO CHE AFFERMAZIONI DELIRANTI.
    QUALSIASI COMUNISTA CONDANNA L'OLOCAUSTO DEL POPOLO PALESTINESE.E NON SOLO I COMUNISTI.MA TUTTI I DEMOCRATICI.CERTO PER I NAZISTELLI COME TE QUESTO DISCORSO NON VALE
    Nazista,
    questo è uno stralcio dello statuto di Hamas, io non credo che quel PCI avrebbe approvato il tuo appoggio.

    Articolo 13

    Le iniziative di pace, le cosiddette soluzioni pacifiche, le conferenze internazionali per risolvere il problema palestinese contraddicono tutte le credenze del Movimento di Resistenza Islamico. In verità, cedere qualunque parte della Palestina equivale a cedere una parte della religione. Il nazionalismo del Movimento di Resistenza Islamico è parte della sua religione, e insegna ai suoi membri ad aderire alla religione e innalzare la bandiera di Allah sulla loro patria mentre combattono il jihad.

    "Allah ha il predominio nei Suoi disegni, ma la maggior parte degli uomini non lo sa" (Corano 12, 21).

    Di tanto in tanto, si sente un appello a organizzare una conferenza internazionale per cercare una soluzione al problema palestinese. Alcuni accettano l'idea, altri la rifiutano per una ragione o per un'altra, domandando il rispetto di una o più condizioni come requisito per organizzare la conferenza o per parteciparvi. Ma il Movimento di Resistenza Islamico - che conosce le parti che si presentano alle conferenze e il loro atteggiamento passato e presente rispetto ai veri problemi dei musulmani - non crede che queste conferenze siano capaci di rispondere alle domande, o restaurare i diritti o rendere giustizia agli oppressi. Queste conferenze non sono nulla di più che un mezzo per imporre il potere dei miscredenti sui territori dei musulmani. E quando mai i miscredenti hanno reso giustizia ai credenti?

    "Né i giudei né i nazareni saranno mai soddisfatti di te, finché non seguirai la loro religione. Dì: 'È la Guida di Allah, la vera Guida'. E se acconsentirai ai loro desideri dopo che hai avuto la conoscenza, non troverai né patrono né soccorritore contro Allah" (Corano 2, 120).

    Non c'è soluzione per il problema palestinese se non il jihad. Quanto alle iniziative e conferenze internazionali, sono perdite di tempo e giochi da bambini. Il popolo palestinese è troppo nobile per mettere il suo futuro, i suoi diritti, e il suo destino nelle mani della vanità. Come afferma un nobile hadith: "Il popolo della Siria è la frusta di Allah sulla Terra. Con loro si prende la sua rivincita su chi vuole. Ai loro ipocriti è vietato regnare sui loro credenti, e muoiono nell'ansia e nel rimorso" (riferito da al-Tabarani, come rintracciabile attraverso una catena di fonti fino al Profeta, e da Ahmad, la cui catena di trasmissione è incompleta. Ma deve trattarsi di un vero hadith, perché queste storie sono credibili, e Allah è veridico).


    Articolo 15

    Quando i nemici usurpano un pezzo di terra musulmana, il jihad diventa un obbligo individuale per ogni musulmano. Di fronte all'usurpazione della Palestina da parte degli ebrei, dobbiamo innalzare la bandiera del jihad. Questo richiede la propagazione di una coscienza islamica tra il popolo a livello locale, arabo e islamico. È necessario diffondere lo spirito del jihad all'interno della umma, scontrarsi con i nemici, e unirsi ai ranghi dei combattenti.

    Il processo educativo deve coinvolgere gli 'ulama così come i professori e i maestri, gli uomini della pubblicità e dei mezzi di comunicazione così come i dotti, e specialmente la giovinezza dei movimenti islamici e loro docenti. Introdurre cambiamenti fondamentali nei programmi scolastici e universitari è obbligatorio, per ripulirli dalle tracce dell'invasione ideologica degli orientalisti e dei missionari. Questa invasione ha cominciato a sommergere il mondo arabo dopo la sconfitta delle armate crociate da parte del Saladino [1138-1993]. I crociati compresero che era impossibile sconfiggere i musulmani senza prepararsi prima attraverso un'invasione ideologica che confondesse il pensiero dei musulmani, rendesse impura la loro verità, e screditasse i loro ideali; solo in seguito un'invasione militare avrebbe potuto avere successo. L'invasione dell'ideologia prepara la strada all'invasione imperialista, e così il generale [inglese Edmund Henry Hynman] Allenby [1861-1936] poteva dichiarare entrando a Gerusalemme [il 9 dicembre 1917]: "Ora le Crociate sono finite." E il generale [francese] Gorot [sic: trascritto come "Gorot" in tutte le versioni inglesi a me note dello statuto; in realtà Henri-Joseph-Eugène Gouraud, 1867-1946], ritto di fronte alla tomba del Saladino, disse [nel 1918]: "Ecco, siamo ritornati, o Saladino". L'imperialismo ha aiutato l'avanzata dell'invasione ideologica e ha reso più profonde le sue radici; e continua a farlo. Tutto questo ha portato alla perdita della Palestina.

    Dobbiamo instillare nelle menti di generazioni di musulmani l'idea che la causa palestinese è una causa religiosa, e deve essere affrontata su queste basi. La Palestina include santuari islamici come la moschea di al-Aqsa, che è collegata alla Santa Moschea della Mecca da un legame che rimarrà inseparabile fino a quando i Cieli e la Terra non passeranno, dal viaggio del Messaggero di Allah - possano le preghiere e la pace di Allah rimanere con Lui - fino alla stessa moschea di al-Aqsa, e alla sua ascensione da essa.

    "Proteggere i musulmani dagli infedeli nella causa di Allah per un giorno è migliore del mondo intero e di tutto quanto è alla sua superficie, e un posto in Paradiso così piccolo come quello occupato dalla frusta di uno di voi è migliore del mondo intero e di tutto quanto sta sulla sua superficie; e il viaggio di un mattino o di una sera che il credente compie per la causa di Allah è migliore del mondo intero e di tutto quanto sta alla sua superficie (riferito da al-Bukhari, Muslim, al-Tirmidhi, e ibn Maya).

    "Da colui nelle cui mani è la vita di Muhammad, amo essere ucciso - sulla via di Allah - poi essere resuscitato alla vita, quindi essere di nuovo ucciso e di nuovo richiamato alla vita, e ucciso ancora una volta" (riferito da al-Bukhari e Muslim).


    Articolo 34

    Fin dall'alba della storia, la Palestina è stata l'ombelico della Terra, il centro dei continenti, e l'oggetto dell'avidità per gli avidi. Il Messaggero - possano le preghiere e la pace di Allah rimanere con lui - sottolinea questo fatto in un suo nobile hadith, in cui si rivolge al suo venerabile compagno Mu'az bin Jabal [?-640], dicendo: "O Mu'az, Allah conquisterà la Siria per te, quando sarò morto, da al-'Arish all'Eufrate. I suoi uomini, donne e schiavi diventeranno guardie di frontiera fino al giorno della resurrezione. Se qualcuno di voi sceglierà di rimanere nelle pianure siriane o palestinesi, rimarrà sempre in stato di jihad fino al giorno della resurrezione".

    Gli avidi hanno posto gli occhi sulla Palestina più di una volta, e la hanno invasa in armi perseguendo le loro aspirazioni. Fu invasa da orde di crociati, che portavano con sé la loro fede e alzavano la loro croce. Riuscirono a vincere i musulmani per un momento, e per circa due decenni i musulmani non riuscirono a rialzare la testa, finché si riunirono all'ombra della loro bandiera religiosa, furono capaci di unirsi, resero gloria al loro Signore e partirono per il jihad sotto la guida del Saladino. Così venne l'ovvia vittoria, le Crociate furono sconfitte, e la Palestina liberata.

    "Di' ai miscredenti: 'Presto sarete sconfitti. Sarete radunati nell'Inferno. Che infame giaciglio!'" (Corano 3, 12).

    Questa è l'unica via alla liberazione. La testimonianza della storia non lascia dubbi. È una delle regole dell'universo, è una delle leggi dell'esistenza. Solo il ferro può spezzare il ferro, solo la vera fede dell'islam può sconfiggere la loro credenza falsa e corrotta. La fede può essere combattuta solo dalla fede. In ultimo, la vittoria appartiene alla verità, perché la verità non può essere che vittoriosa.

    http://www.legnostorto.com/index.php...413885&catid=3

  3. #23
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    Citazione Originariamente Scritto da sinistra_polliana Visualizza Messaggio
    ho visto.ma la mozione presentata non dà pienamente il senso dell'olocausto che si sta consumando in palestina.si uccidono deliberatamente bambini,donne ed uomini in un disegno di distruzione sistematica del popolo palestinese.peggio di auschwitz
    Queste affermazioni sono di una gravità imponderabile. Questa schifezza non passerà

  4. #24
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    Citazione Originariamente Scritto da Monsieur Visualizza Messaggio
    Queste affermazioni sono di una gravità imponderabile. Questa schifezza non passerà
    è semplicemente una fotografia della realtà dei fatti così come ce la rimandano le cronache di questi giorni.i bambini palestinesi vengono sistematicamente massacrati dai terroristi sionisti.non vedere la realtà significa avere melassa ideologica sugli occhi

  5. #25
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    Citazione Originariamente Scritto da Teddy Visualizza Messaggio
    Nazista,
    questo è uno stralcio dello statuto di Hamas, io non credo che quel PCI avrebbe approvato il tuo appoggio.

    Articolo 13

    Le iniziative di pace, le cosiddette soluzioni pacifiche, le conferenze internazionali per risolvere il problema palestinese contraddicono tutte le credenze del Movimento di Resistenza Islamico. In verità, cedere qualunque parte della Palestina equivale a cedere una parte della religione. Il nazionalismo del Movimento di Resistenza Islamico è parte della sua religione, e insegna ai suoi membri ad aderire alla religione e innalzare la bandiera di Allah sulla loro patria mentre combattono il jihad.

    "Allah ha il predominio nei Suoi disegni, ma la maggior parte degli uomini non lo sa" (Corano 12, 21).

    Di tanto in tanto, si sente un appello a organizzare una conferenza internazionale per cercare una soluzione al problema palestinese. Alcuni accettano l'idea, altri la rifiutano per una ragione o per un'altra, domandando il rispetto di una o più condizioni come requisito per organizzare la conferenza o per parteciparvi. Ma il Movimento di Resistenza Islamico - che conosce le parti che si presentano alle conferenze e il loro atteggiamento passato e presente rispetto ai veri problemi dei musulmani - non crede che queste conferenze siano capaci di rispondere alle domande, o restaurare i diritti o rendere giustizia agli oppressi. Queste conferenze non sono nulla di più che un mezzo per imporre il potere dei miscredenti sui territori dei musulmani. E quando mai i miscredenti hanno reso giustizia ai credenti?

    "Né i giudei né i nazareni saranno mai soddisfatti di te, finché non seguirai la loro religione. Dì: 'È la Guida di Allah, la vera Guida'. E se acconsentirai ai loro desideri dopo che hai avuto la conoscenza, non troverai né patrono né soccorritore contro Allah" (Corano 2, 120).

    Non c'è soluzione per il problema palestinese se non il jihad. Quanto alle iniziative e conferenze internazionali, sono perdite di tempo e giochi da bambini. Il popolo palestinese è troppo nobile per mettere il suo futuro, i suoi diritti, e il suo destino nelle mani della vanità. Come afferma un nobile hadith: "Il popolo della Siria è la frusta di Allah sulla Terra. Con loro si prende la sua rivincita su chi vuole. Ai loro ipocriti è vietato regnare sui loro credenti, e muoiono nell'ansia e nel rimorso" (riferito da al-Tabarani, come rintracciabile attraverso una catena di fonti fino al Profeta, e da Ahmad, la cui catena di trasmissione è incompleta. Ma deve trattarsi di un vero hadith, perché queste storie sono credibili, e Allah è veridico).


    Articolo 15

    Quando i nemici usurpano un pezzo di terra musulmana, il jihad diventa un obbligo individuale per ogni musulmano. Di fronte all'usurpazione della Palestina da parte degli ebrei, dobbiamo innalzare la bandiera del jihad. Questo richiede la propagazione di una coscienza islamica tra il popolo a livello locale, arabo e islamico. È necessario diffondere lo spirito del jihad all'interno della umma, scontrarsi con i nemici, e unirsi ai ranghi dei combattenti.

    Il processo educativo deve coinvolgere gli 'ulama così come i professori e i maestri, gli uomini della pubblicità e dei mezzi di comunicazione così come i dotti, e specialmente la giovinezza dei movimenti islamici e loro docenti. Introdurre cambiamenti fondamentali nei programmi scolastici e universitari è obbligatorio, per ripulirli dalle tracce dell'invasione ideologica degli orientalisti e dei missionari. Questa invasione ha cominciato a sommergere il mondo arabo dopo la sconfitta delle armate crociate da parte del Saladino [1138-1993]. I crociati compresero che era impossibile sconfiggere i musulmani senza prepararsi prima attraverso un'invasione ideologica che confondesse il pensiero dei musulmani, rendesse impura la loro verità, e screditasse i loro ideali; solo in seguito un'invasione militare avrebbe potuto avere successo. L'invasione dell'ideologia prepara la strada all'invasione imperialista, e così il generale [inglese Edmund Henry Hynman] Allenby [1861-1936] poteva dichiarare entrando a Gerusalemme [il 9 dicembre 1917]: "Ora le Crociate sono finite." E il generale [francese] Gorot [sic: trascritto come "Gorot" in tutte le versioni inglesi a me note dello statuto; in realtà Henri-Joseph-Eugène Gouraud, 1867-1946], ritto di fronte alla tomba del Saladino, disse [nel 1918]: "Ecco, siamo ritornati, o Saladino". L'imperialismo ha aiutato l'avanzata dell'invasione ideologica e ha reso più profonde le sue radici; e continua a farlo. Tutto questo ha portato alla perdita della Palestina.

    Dobbiamo instillare nelle menti di generazioni di musulmani l'idea che la causa palestinese è una causa religiosa, e deve essere affrontata su queste basi. La Palestina include santuari islamici come la moschea di al-Aqsa, che è collegata alla Santa Moschea della Mecca da un legame che rimarrà inseparabile fino a quando i Cieli e la Terra non passeranno, dal viaggio del Messaggero di Allah - possano le preghiere e la pace di Allah rimanere con Lui - fino alla stessa moschea di al-Aqsa, e alla sua ascensione da essa.

    "Proteggere i musulmani dagli infedeli nella causa di Allah per un giorno è migliore del mondo intero e di tutto quanto è alla sua superficie, e un posto in Paradiso così piccolo come quello occupato dalla frusta di uno di voi è migliore del mondo intero e di tutto quanto sta sulla sua superficie; e il viaggio di un mattino o di una sera che il credente compie per la causa di Allah è migliore del mondo intero e di tutto quanto sta alla sua superficie (riferito da al-Bukhari, Muslim, al-Tirmidhi, e ibn Maya).

    "Da colui nelle cui mani è la vita di Muhammad, amo essere ucciso - sulla via di Allah - poi essere resuscitato alla vita, quindi essere di nuovo ucciso e di nuovo richiamato alla vita, e ucciso ancora una volta" (riferito da al-Bukhari e Muslim).


    Articolo 34

    Fin dall'alba della storia, la Palestina è stata l'ombelico della Terra, il centro dei continenti, e l'oggetto dell'avidità per gli avidi. Il Messaggero - possano le preghiere e la pace di Allah rimanere con lui - sottolinea questo fatto in un suo nobile hadith, in cui si rivolge al suo venerabile compagno Mu'az bin Jabal [?-640], dicendo: "O Mu'az, Allah conquisterà la Siria per te, quando sarò morto, da al-'Arish all'Eufrate. I suoi uomini, donne e schiavi diventeranno guardie di frontiera fino al giorno della resurrezione. Se qualcuno di voi sceglierà di rimanere nelle pianure siriane o palestinesi, rimarrà sempre in stato di jihad fino al giorno della resurrezione".

    Gli avidi hanno posto gli occhi sulla Palestina più di una volta, e la hanno invasa in armi perseguendo le loro aspirazioni. Fu invasa da orde di crociati, che portavano con sé la loro fede e alzavano la loro croce. Riuscirono a vincere i musulmani per un momento, e per circa due decenni i musulmani non riuscirono a rialzare la testa, finché si riunirono all'ombra della loro bandiera religiosa, furono capaci di unirsi, resero gloria al loro Signore e partirono per il jihad sotto la guida del Saladino. Così venne l'ovvia vittoria, le Crociate furono sconfitte, e la Palestina liberata.

    "Di' ai miscredenti: 'Presto sarete sconfitti. Sarete radunati nell'Inferno. Che infame giaciglio!'" (Corano 3, 12).

    Questa è l'unica via alla liberazione. La testimonianza della storia non lascia dubbi. È una delle regole dell'universo, è una delle leggi dell'esistenza. Solo il ferro può spezzare il ferro, solo la vera fede dell'islam può sconfiggere la loro credenza falsa e corrotta. La fede può essere combattuta solo dalla fede. In ultimo, la vittoria appartiene alla verità, perché la verità non può essere che vittoriosa.

    http://www.legnostorto.com/index.php...413885&catid=3
    Non lo penso neanch'io. La stessa Unione Sovietica fu sostenitrice della nascita dello stato israeliano. I comunisti sono in preda ad una deriva nazistoide, antisemita e filoteocratica se la religione in questione è l'Islam.
    Hamas, prendendo ordini da Siria e Iran, ha sacrificato la nascita dello stato palestinese, ha ucciso israeliani e palestinesi. Il mondo arabo stesso si sta distaccando sempr più da Hamas, manovrata dal fan di Hitler.

  6. #26
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    Citazione Originariamente Scritto da sinistra_polliana Visualizza Messaggio
    è semplicemente una fotografia della realtà dei fatti così come ce la rimandano le cronache di questi giorni.i bambini palestinesi vengono sistematicamente massacrati dai terroristi sionisti.non vedere la realtà significa avere melassa ideologica sugli occhi
    Io penso che l'offensiva israeliana sia stata un errore, dal momento che è stata fatta spero però che almeno raggiunga lo scopo di debellare Hamas, anche se mantengo seri dubbi. Sono morti molti bambini e sono morte molte persone purtroppo, ma dire che lo scopo israeliano era questo è dire una stupidaggine in mala fede. E' di poco fa la notizia del lancio di volantini per informare la popolazione civile e salvargli la vita.

  7. #27
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    Citazione Originariamente Scritto da sinistra_polliana Visualizza Messaggio
    è semplicemente una fotografia della realtà dei fatti così come ce la rimandano le cronache di questi giorni.i bambini palestinesi vengono sistematicamente massacrati dai terroristi sionisti.non vedere la realtà significa avere melassa ideologica sugli occhi
    E continuo a farti vedere chi sono i tuoi liberatori :

    Sepolte le bambine uccise da Hamas:
    «Nessuno si è scusato»
    La famiglia ha perso due figlie di 5 e 13 anni per un errore dei miliziani: «Ma è un diritto tirare i razzi su Israele»


    GERUSALEMME — C'è troppa storia, nella storia di nonno Hasan. Un vecchio che la vita ha condannato a vedere tutto: «La mia prima guerra è stata nel 1956. Ci sparavano coi fucili di legno. Era brutta. Ma li vedevamo, riuscivamo a nasconderci. L'ultima è questa. Mostruosa. Arriva un'esplosione, ammazzano, non hai nemmeno il tempo di capire. Non puoi scappare. Puoi solo piangere i morti». Dopo il '56, il vecchio Hasan Abu Khusa s'era già fatto la guerra dei Sei giorni. E la prima intifada. E la seconda intifada: «Mi hanno ferito a una gamba ». Non ci crede, a chi gli dice che le bombe in guerra non cadono mai nello stesso posto. A lui è successo: quattro giorni, due crateri. Venerdì, le brigate al-Kassam hanno lanciato un razzo difettoso, che s'è acceso male e gli ha distrutto mezza casa, ammazzato due nipotine. Ieri, l'aviazione israeliana: otto esplosioni, una sul suo campo di patate, che senza sbagliare hanno ucciso un vicino, capo militare di Hamas.


    Al telefono, il cellulare d'un suo genero che va a cercarlo — «ti vogliono intervistare, digli che siamo poveracci, che ci aiutino!» —, Hasan è una voce spossata: «Sessant'anni, cinque guerre: che cos'ho fatto a Dio?». Che cosa gli hanno fatto gli uomini, forse. Si può arrivare all'età della saggezza e avere paura di protestare. «Io non sto con nessuno, non odio nessuno. Né Hamas, né gl'israeliani, né gli arabi...». Quel che resta della sua casa è a Beit Lahya, nel quartiere di Atatra: «Quando non bombardano, usciamo e cerchiamo d'aggiustare qualcosa: il muro, il tetto... Viviamo in quindici, qui dentro. Se piove, i grandi coprono i bambini per non farli bagnare». Hasan era lì, venerdì, alle tre del pomeriggio: «Ho sentito una decina di scoppi e sono uscito. Anche le mie nipotine l'hanno fatto, pochi secondi prima di me. Le ho trovate per terra, una con la testa mezza staccata». Sabah e Hanin, 13 e 5 anni, sono morte subito: avevano in mano un libro di scuola, un pupazzetto. Palestinesi uccise dal Kassam palestinese. Partito male, caduto peggio: «Ma io non so chi l'ha lanciato — è terrorizzato il nonno —. Non ho le prove per dire che sia stato Hamas o Israele...». Non ha il coraggio d'accusare, perché a Gaza basta poco per finire accusati: «Hamas ha il diritto di lanciare i suoi razzi. Israele deve riconoscere i diritti dei palestinesi». Dove abita lui, lo chiamano Kassamistan: il regno dei Kassam. Nord della Striscia, proprio a ridosso del muro, un buon posto per lanciare il più lontano possibile i razzi destinati a Israele. È su quest'area che gli ultimi attacchi aerei insistono.

    E la seconda volta di Hasan, ieri, è stato il colpo di grazia. A trecento metri dalle sue macerie abitava Mahir Zaqut, leader militare della Jihad, addestratore di terroristi. «Ci è arrivato addosso di tutto. Noi siamo fra due fuochi, colpiti da tutt'e due le parti. Ma siamo civili, non c'entriamo niente con la politica: perché dobbiamo pagare noi?». Se i Kassam gli hanno aperto i muri, le bombe israeliane gli hanno incenerito il campo, l'orto di fragole, l'angolo dove teneva i meloni e i melograni. Danni collaterali, per i generali. Il danno d'una vita, per lui: «Tutta la mia famiglia vive di questo. Coltiviamo la terra, portiamo la roba al mercato. Ma anche il mercato è stato distrutto, è morta molta gente sabato. Non so dove vendere. Non so che cosa vendere». Circolano sul web le foto di bancarelle piene di merci, ma sono vecchie: ora i prezzi sono altissimi a Gaza, il cibo introvabile. Perché i tunnel sono stati distrutti, i canali d'approvvigionamento chiusi. L'Algeria ha inviato 60 tonnellate di viveri, una goccia. L'Egitto ha fatto entrare qualche container, un nonnulla. «E l'Italia? Che cosa ci manda l'Italia?», elemosina Hasan: «Dio ci aiuti, siamo povera gente». Le due bambine sono state sepolte al cimitero del paesino, di fretta, la mattina del primo attacco. C'erano il nonno, il papà, gli zii. La mamma no: una sorellina, quindici mesi, è ferita all'ospedale. Ma Hamas ha fatto le condoglianze? «Non s'è scusato nessuno. Nessuno ha fatto nulla. Siamo poveracci, noi». Francesco Battistini

    (ha collaborato Said Ghazali)

    http://www.corriere.it/esteri/08_dic...4f02aabc.shtml



    Ora mi chiedo il partito che rappresenti è d'accordo con le tue posizioni?

  8. #28
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    comunicato Portavoce Msppc sulla "Questione Palestinese"

    Citazione Originariamente Scritto da sinistra_polliana Visualizza Messaggio
    il congresso di pol,vista l'aggressione del terrorismo sionista al popolo palestinese,che ha già provocato quasi 1000 morti,soprattutto bambini e comunque civili.
    vista l'immobilità della comunità internazionale che sta dimostrando tutta l'ignavia di fronte ai banditi israeliani,esprime piena solidarietà al popolo palestinese ed ai partigiani di hamas e condanna l'olocausto del popolo palestinese
    comunicato Portavoce Msppc sulla "Questione Palestinese" e sull'aggressione militare israeliana su Gaza.

    Questa mozione presentata dal forumista sinistra_polliana è l'opinione minoritaria e isolata di chi vuole ridurre la realtà ad una visione schematica di scontro a cio' che è più comodo evidenziare. Sottolineare Hamas nella mozione è profondamente sbagliato e va verso una direzione lontana dal considerare i palestinesi un popolo che deve rimanere unito e lottare per la propria autodeterminazione e liberazione dalla dominazione israeliana. Con questa mozione si fa solamente il gioco di Israele e dei suoi sostenitori. La posizione del Partito Msppc è differente da quella del segretario sinistra_polliana.

    La Palestina è il teatro di una aggressione militare e non di una guerra. A questo proposito la comunità internazionale e l'Unione Europea hanno gravi e ben definite responsabilità per la crisi umanitaria a Gaza causata dal continuo assedio, e per l’aver ignorato la costituzione di un sistema di apartheid nella Cisgiordania, mentre gli Stati Uniti perpetuano la loro politica di complicità con Israele. L’impunità per i crimini di guerra commessi in questi giorni a Gaza è inaccettabile, come è inaccettabile il silenzio sulle coninue vilazione dl diritto internazionale.

    La posizione dell'Msppc sull'aggressione di Gaza è sintetizzata dal riconoscimento di due popoli e due stati, dalla condanna dell'apharteid e dalla fine della occupazione israeliana. A pochi giorni dall'inizio delle aggressioni militari israeliane, in qualità di Portavoce del Partito e componente effettivo della segreteria pubblicai questo comunicato, ispirato dalla Mozione per la pace in palestina e in Medioriente.


    L’appello del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite volto a chiedere un immediato cessate il fuoco non è sufficiente, come non sono sufficienti le continue dichiarazione "per la pace" adottate dai governi europei. L'Msppc come il resto dei movimenti pacifisti internazionali chiede:

    1) l'adozione di misure concrete quali sanzioni della comunità internazionale, per assicurarsi che Israele adempia pienamente ai suoi obblighi nei confronti del diritto umanitario internazionale e rispetti le risoluzioni delle Nazioni Unite.

    2) l’immediata sospensione degli Accordi di Associazione tra Israele e Unione Europea, sulla base delle linee guida dell’Unione Europea volte alla promozione del pieno adempimento del diritto umanitario internazionale.

    3) conferenza internazionale sotto l'egida dell'Onu che leggittimi la fine dell'occupazione israeliana della Cisgiordania e di Gaza, la rimozione del Muro e degli insediamenti, il rispetto delle risoluzioni internazionali, inclusa la 194, e la nascita di uno stato palestinese nei confini del 67, con Gerusalemme Est come capitale, che possa vivere in pace accanto a quello di Israele.

    Saluti Rivoluzionari
    robertoguidi
    Portavoce
    Msp
    per il comunismo

  9. #29
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    Quello fa più danni di uno tsunami...fermatelo finché siete in tempo.

  10. #30
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    Citazione Originariamente Scritto da Teddy Visualizza Messaggio

    Ora mi chiedo il partito che rappresenti è d'accordo con le tue posizioni?
    come segretario del partito rappresento la linea politica del partito.la strage di innocenti consumata dagli israeliani nei confronti del popolo palestinese è l'olocausto del 2000

 

 
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