Altro che rabbioso: io amo il mondo, rifuggo solo dagl'imbecilli come te.
Il fatto che l'articolo parli di freschi di abilitazione significa poco, ai fini di un discorso generale sugli insegnanti delle scuole paritarie che si sentono sfruttati. Sono schiavi perché vogliono esserlo per i motivi che ho spiegato.
Il mio discorso si allarga anche ai non abilitati, perché in certe discipline , specie scientifiche o economico-aziendali, di abilitati non se ne trovano e si ricorre ai non abilitati, che in tal modo ammucchian punti.
Inoltre col sistema delle raccomandazioni, che si legge anche nell'articolo, anche i non abilitati passano avanti agli abilitati delle graduatorie non esaurite, nelle scuole paritarie. Magari con il pretesto della urgenza di trovare il supplente che viene nominato "sino a rinvenimento dell'avente diritto". Quest'ultimo non si trova rapidamwente perché presidi e segreterie fanno una o due telefonate al giorno, mandan fonogrammi e telegrammi con molta calma, magari anche a quelli che sanno essere già impegnati, devono aspettar la risposta, ed il non abilitato resta mesi.
Ma son cose di cui non capisci nientre, come in tutti i campi, del resto.
Dante il tuo giudizio è parzialmente inesatto...quando dici che molti non si allontanano per "mammismo" sbagli e te lo dice uno che insegna a 1200 km dal paese di origine ma capirai che con 1100 euro al mese se non hai i genitori che ti danno una bella mano (i problemi più banali come quelli di trovare casa e dare le 4 mensilità anticipate per esempio) diventa dura accettare una cattedra fuori.
Poi sul discorso dei furboni che insegnano alla paritaria vicino casa (anche senza abilitazione diciamolo chiaramente) che accumulano punteggio e che poi con qualche corso abilitante riservato (spero che insieme alle SSIS il ministro abbia deciso di chiudere anche questi) ti scavalcano quello è odioso e insopportabile, poi ci lamentiamo della qualità degli insegnanti, vorrei vedere un docente che per 6 anni ha insegnato al privato a gratis con quale spirito insegna nel pubblico, con lo spirito di chi forse pensa che ora è arrivato il momento di riposarsi (ovvero ora sfrutto io il sistema e non viceversa).
Poi ti posso confermare che anche in Sicilia il fatto di non essere pagati nei paritari o privati è la norma, anzi di più, devi pure trovare l'amico dell'amico che ci mette una buona parola (io quest'estate prima di avere la cattedra in una scuola pubblica ho inviato qualcosa come 120 domande ai paritari e privati...ci fosse stato un istituto che si fosse degnato di rispondere!!!).
fanno benissimo i gestori delle private... se non evadessero le norme sul salario minimo (norme comuniste e infami) non sarebbe per loro possibile stare sul mercato, e quindi ai disoccupati non arriverebbero manco i 300 euro, a parte i 12 punti...
a pasticciare col mercato lo stato provoca queste situazioni, non avrebbe dovuto costruire un sistema di scuole pubbliche inefficiente e gigantico con troppi abilitati a insegnare, avrebbe dovuto lasciar libero il mercato
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P R I M O_M I N I S T R O_D I _P O L
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Presidente di Progetto Liberale
come significa poco?
hai preso una buca colossale e ne hai fatto l'incipit del tuo intervento. Guarda che non sei Fonzie e ammettere di aver sbagliato male non fa.
Tu non ami il mondo altrimenti non saresti così livoroso e intollerante. Amore è tolleranza e invece tu sei di quelli che ammirano la "tolleranza zero" che è l'antitesi dell'amore.
Commettono però un reato.
Non si parla di salario minimo ma di Contratti Nazionali stipulati fra Aziende e Sindacati.
Il salario minimo è presente nella stragrande maggiornaza dei paesi mondiali e in tutti quelli industralizzati. Anche negli USA c'è e prevede una tariffa minima oraria di 5,85 $/ora.
Il comunismo non c'entra niente in quanto il concetto di salario minimo fu introdotto alla fine del 1800 e quindi al massimo si potrà parlare di socialismo. Informati un po' invece di postare sciocchezze.
Vedi, tu che hai esperienza, parli con congnizione di causa e con civiltà.
Le SSIS sono una invenzione della sinistra che dosgraziatamente furono lasciate in piedi dalla Moratti: questi corsi a pagamento fruttavano una abilitazione sicura, punteggi praticamente tutti al massimo ed un'aggiunta di 30 punti oltre a quelli che prevedeva l'abilitazione. In questo modo, il neolaureato, dopo due anni di SSIS superava persone che da 10/15 anni, con abilitazione conseguite nei concorsi a cattedre, racimolavano andando a destra e a sinistra, per supplenze temoporanee di pochi giorni, soprattutto nelle zone più disagiate.
Lo stesso giudizio potrei dare sui corsi di perfezionamento, e sui master, che sono uno strazio: il tutto a pagamento.
Quanto alle scuole paritarie, conosco le scuole tenute da religiosi di Firenze, alcune delle quali sono buone: in passato ve ne erano di ottime. Lo stipendio è dignitoso, comunque è quello previsto dai contratti. Le altre scuole che nascono come funghi? Alcune le ho conosciute e c'è da starsene lontani.
Lavorare lontano da casa: capisco le difficoltà. Quando io facevo i concorsi a cattedre e poi quelli a preside, i posti eran pochi: per lettere classiche 12 posti in tutta Italia; una mia amica vincitrice andò a Potenza e per arrivare in Toscana (Lucca) ci impiegò 4 anni. Io abbandonai quella strada e, in altra classe di concorso, ebbi il posto a Pistoia, e non a Firenze dove pure le cattedre abbondavano ma non erano in organico, pur essendo risultato il primo dei toscani. Per i concorsi a preside, per l'ordine clasico ebbi San Bonifacio di Verona e non ci andai, prefirii il tecnico a Firenze. Insomma feci una serie di concorsi per i diversi indirizzi (almeno 6) in modo da poter scegliere. Fatica, studio, viaggi a Roma (allora i concorsi non eran decentrati) soldi spesi ecc.
Lontano da casa 1100 euro son pochi? (Credo che lo stipendio sia un po' più alto, mia nuora credo vada sui 1250 ed è precaria; da San Giovanni Valdarno va a Empoli: parte alle 5.30 da casa e arriva alle 8 a Empoli, e la sera torna a casa quando va bene alle 15, se no alle 17, senza contare i giorni dei consigli ecc.. Per cui mio figlio deve lavorar di notte, per poter accompagnare il bambino di sette anni a scuola la mattina. La vita è difficile per tutti).
Ma se lontano da casa 1100 euro son pochi, stando a casa senza una lira o senza lavorare ed esser sfruttato e sentirsi frustrato, è meglio?
Se i genitori aiutano i figli con lavoro a zero stipendio o quasi, non possono aiutare il figlio fuori sede, ma soddisfatto del suo lavoro?
Trovare alloggio modesto non è difficile: a Firenze una camera in famiglia a seconda della zona costa € 250-350. Un monolocale arredato, sui 500-600 euro.
Qui, nel condominio dove vivo, ci sono giovani studenti e laureati: i prezzi son questi, ed è zona residenziale (tra stadio e Fiesole).
Una persona sola ce la fa: ma ricordiamoci che ci son famiglie che con quella cifra devono mandare avanti l'intera baracca.
Domande ai paritari: io ero preside negli edifici di un ordine religioso (tre edifici per 1600 alunni); i religiosi avevan la media e lo scientifico, io il tecnico. Quando mia nuora si fu abilitata, presentò la domanda al rettore, che ben conoscevo ed in altri istituti con cui avevo avuto rapporti di lavoro e collaborazione: non è mai stata chiamata, ma il posto veniva a notori atei, massoni, tra cui un mio amico assessore, che erano preferiti ad una cattolica che aveva alle spalle sicure referenze.
Solo 3 anni dopo mia nuora ebbe una supplenza di 3 ore settimanali a Pescia!
Un po' forse, colpa mia che non ero andato a piatire: ma la dignità prima di tutto.
Ciao
Poi i preti chiedono altri soldi per le loro scuole private. 500 milioni di € l'anno, lavoro nero e concorrenza sleale.