Ottimo! (e complimenti per la chiarezza)
Non a caso si parla di Mistero dell'Incarnazione, che rimane tale anche se l'avvento di Dio Gli permette di dire qualcosa di sè.
Un conto è Dio che parla direttamente all'uomo attraverso la sua ipostasia, un altro è ciò che riferiscono indirettamente le Scritture.
Ciononostante occorre precisare che il Mistero si rivela, ma non si svela; per usare la terminologia di Heidegger: si svela nella sua velatezza.
Lui lo usava rispetto alla verità come a-letheia, ma ciò è spendibile anche teologicamente nella misura in cui per il credente Dio è la Verità stessa
Perchè impossibile?
L'uomo è ontologicamente creatio ex nihilo, cioè viene da un nulla, che continuamente gli si pone davanti come tale, anche solo come possibilità (per esempio, attraverso il non senso delle cose, o la morte, che sempre è anticipata nel divenire degli eventi, in quanto intrinseca al divenire stesso).
Ma tale pox rimane un'illusione perchè non è l'uomo a determinarla: può solo prenderne atto in quanto opzione; ergo, l'arbitrio è fuffa.
E' la medesima contraddizione in cui cadde Kierkegaard quando pose l'accento su tale livello di libertà, ma al tempo stesso ponendo l'aut-aut come postulato.. Il baratro della disperazione come malattia mortale, cioè come articolazione in negativo della nostra libertà, esclude di fatto che possa sussistere una qualche forma di libertà autentica nell'uomo.
Altrimenti tale baratro sarebbe scongiurato da sè.
Mi stupisco che uno formato indirettamente alla scuola di Heidegger e di Severino non comprenda, o addirittura rigetti queste osservazioni..
L'esistenzialismo parla di libertà come pro-gettualità (e quindi come cura), ma pone anche il paletto della gettatezza e del primato sartriano dell'esistenza sull'essenza. Come si concilia tutto ciò con l'idea di libertà?
E poi non era Severino ad affermare che l'uomo proviene dal nulla al quale è destinato? Mi si corregga in caso contrario, perchè io so che è da qui che sono sorti i contrasti con la Chiesa e quindi la sua cacciata dalla Cattolica..
La gran parte dei forum, salvo rare eccezioni, hanno il difetto di risentire della mentalità dominante, che giudica le religioni secondo un'ottica politico-ideologica.
La religio come instrumentum regni: questo è il dogma di fondo, a prescindere dalle varie fazioni contrapposte (atei e agnostici compresi).
Il che è limitante e distorcente (oltre che becero).
Risultato: propaganda molta, contenuti molto pochi; basti pensare, previo sondaggio, anche in questo forum quanti possiedano effettivamente un minimo di cultura ebraica o esegetica..
Eppure sparare slogan contro Israele è uno degli sport preferiti da queste parti; col che non è una difesa d'ufficio del giudaismo (che non ne ha affatto bisogno), ma solo una rilevazione del fatto che, oltre ad esso, i primi a essere indifendibili siano i suoi aspiranti detrattori...
Si possono esporre gli ordinamenti dogmatici delle varie forme religiose. Si può tentare, come fa il tradizionalismo esoterico, di delineare un contenuto iniziatico che si suppone celato dietro l'esteriorità dei miti e dei riti.
Rimane impensabile dibattere concettualmente della verità o della non verità di questa o quella religione.