Ronnie-Venom: è di nuovo scontro,qui i commenti.

[Ronnie]

Alcuni articolo sembrano essere scritti a posta per essere interpretabili, non dovrebbe essere così,

Nicola nessuna legge può essere in-interpretabile. E' una chimera stupida quella della in-interpretabilità. Ogni norma è interpretabile, e chi dice X di una norma non interpreta meno di chi dice Y di una norma. Non esiste il senso vero di una norma -a parte l'autentica interpretazione di chi l'ha scritta quando la scrisse-, esistono solo interpretazioni di esso. Bisogna rispettare l'interpretazione, non insultarla se non si è capaci di farne di proprie. Se la maggioranza non è capace di confutare logicamente alcune mie interpretazioni, deve subirle. Se le confuta e lo dimostra di fronte a una corte, allora chapeau, sarò io a subire ma a subire le interpretazioni della maggioranza, non certo "il senso vero" della legge, il quale c'è solo per quelle parti delle norme di cui ci sono spiegazioni molto chiare nelle sedi che le hanno prodotte, e anche lì bisogna stare attenti: anche le spiegazioni più chiare sono interpretabili. L'interpretazione è tutto, e chi non lo sa è solo ignorante.

[Ronnie]

No aspetta, chi l'ha scritta non è

chi l'ha scritta non è ... è una cazzata

ti rammento che su POL sono vietate le dispute personali, senza contare che in ogni caso non conoscendoci tu non potresti dire proprio niente di me

comunque restando ai nick (l'unica cosa di cui hai diritto di parlare, mettitelo in testa signorino) è peraltro falso ciò che affermi, visto che sono avvocato iscritto all'albo di POL e Giudice emerito della Corte

saluti

[Ronnie]

Ronnie [...] Andrebbe sistematicamente eliminato dai giochi.

Chiedo al Presidente di Radical se non ritiene che Radical debba esprimersi come movimento sul fatto di accettare o meno come dialettica politica il concetto di "eliminazione sistematica" dell'avversario.

[Nicola bis]

Nicola nessuna legge può essere in-interpretabile. E' una chimera stupida quella della in-interpretabilità. Ogni norma è interpretabile, e chi dice X di una norma non interpreta meno di chi dice Y di una norma. Non esiste il senso vero di una norma -a parte l'autentica interpretazione di chi l'ha scritta quando la scrisse-, esistono solo interpretazioni di esso. Bisogna rispettare l'interpretazione, non insultarla se non si è capaci di farne di proprie. Se la maggioranza non è capace di confutare logicamente alcune mie interpretazioni, deve subirle. Se le confuta e lo dimostra di fronte a una corte, allora chapeau, sarò io a subire ma a subire le interpretazioni della maggioranza, non certo "il senso vero" della legge, il quale c'è solo per quelle parti delle norme di cui ci sono spiegazioni molto chiare nelle sedi che le hanno prodotte, e anche lì bisogna stare attenti: anche le spiegazioni più chiare sono interpretabili. L'interpretazione è tutto, e chi non lo sa è solo ignorante.

Sono assolutamente d'accordo sulla necessità dell'interpretazione. Al di là della polemica che conduci verso la sinistra (del resto, è inevitabile che tu lo faccia), vorrei precisare il mio pensiero che altrimenti potrebbe risultare un po' ambiguo.
Alcuni leggi e articoli presentano delle falle, dei difetti che rendono le interpretazioni difficili, ambigue e molteplici. Un articolo di legge dovrebbe essere chiaro, non riflettere cripticamente la supposta volontà del legislatore per prestarsi alle più fantasiose interpretazioni di chicchessia.
Ripeto che è un problema di carattere generale, peraltro già presente ben prima delle polemiche di questi giorni.

[Ronnie]

Io sono assolutamente d'accordo che bisogna cercare il massimo della chiarezza, ma se una norma parla di "conversione in legge di un decreto" non c'è mancanza di chiarezza ma solo disonestà in chi sostenga che la conversione in legge non si dovrebbe fare con la procedura delle leggi ma con procedure inventate da lui di cui traccia nella legge non si trova.