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da WFTU - www.wftucentral.org/?p=2450&language=en#more-2450
Traduzione dall'inglese per www.resistenze.org a cura del CCDP

Dichiarazione conclusiva al Seminario "Globalizzazione e conseguenze sui diritti dei Lavoratori"

29/12/2008

I.

La situazione internazionale è caratterizzata, a livello mondiale, da una violenta offensiva delle forze capitalistiche e dei governi al loro servizio, contro i diritti e gli interessi degli uomini e delle donne lavoratrici e dei popoli, distruggendo le conquiste e i diritti sociali, sindacali, civili e democratici, conseguiti nel corso di secoli di lotte dei lavoratori e dei popoli di tutto il mondo.

La Federazione mondiale dei sindacati (WFTU) ritiene urgente e decisivo organizzare la resistenza e la lotta dei lavoratori contro questa brutale offensiva, che diffonde profonde disuguaglianze e ingiustizie in tutto il pianeta.

II.

La crisi capitalista è esplosa in modo dirompente sul finire del 2008. I difensori del sistema non potranno nasconderne l'enorme portata e le sue conseguenze perdureranno nel tempo. Dal suo epicentro negli Stati Uniti d'America si è estesa all'intera economia capitalista mettendo in luce le profonde contraddizioni che corrodono il sistema e che provocheranno crisi future con effetti devastanti per molti milioni di lavoratori, uomini e donne, aggravando le disuguaglianze sociali e le asimmetrie fra i popoli e gli stati. La crisi attuale dimostra e conferma che il capitalismo non costituisce la soluzione dei problemi degli uomini.

Il capitale è entrato in una fase di sovrapproduzione e di restrizione dei consumi. I salari dignitosi sono stati sostituiti da un più facile accesso al credito, strategia che tiene in ostaggio molti lavoratori. E' stata promossa una brutale "finanziarizzazione", che ha trasferito ingenti somme in attività speculativa, a scapito del settore produttivo. Alcuni degli esempi più eclatanti, tra gli altri, sono lo sviluppo dei fondi di investimento e di rischio, dei sub-prime e delle speculazioni di borsa.

Anche se i difensori del sistema ora propongono misure di "regolazione" cercando di scaricare la colpa sull'avidità di alcuni speculatori, l'essenza del problema sta nella natura stessa del sistema.

Le misure proposte, quali l'intervento di Stato, la "regolazione" e la "nazionalizzazione" a sostegno del capitale per dare al sistema un volto più umano, lasceranno sostanzialmente impuniti i veri responsabili della crisi che anzi vengono premiati. Tutto ciò offende chi vive esclusivamente del proprio lavoro e che assiste alla nazionalizzazione delle perdite a spese dei contribuenti. I governi e le forze politiche che lanciano e sostengono misure di regolazione e intervento statale, a cui sono sempre stati avversi, mostrano il loro vero volto continuando a proporre, in tutto il mondo, una ondata di privatizzazioni di imprese pubbliche e servizi.

III.

I tempi a venire saranno particolarmente duri per i lavoratori, per il movimento sindacale e per i popoli.

Sarà il momento di opporre la necessaria e ferma resistenza contro i tentativi del grande capitale di far pagare ai popoli la crisi che il capitale stesso ha generato. Sarà il momento per rivendicazioni e lotte sindacali più determinate per tutelare e rafforzare i diritti e le aspirazioni dei lavoratori, per superare l'offensiva capitalistica.

Sarà anche il momento per gli uomini e le donne lavoratrici di smascherare, in questo frangente, il neoliberismo e, attraverso le lotte sui luoghi di lavoro, in ogni paese e in tutti i continenti, per costruire percorsi di rottura e di transizione a un futuro liberato dallo sfruttamento dell'uomo sull'uomo.

Il WFTU, le sue organizzazioni nazionali, regionali e settoriali, delle strutture, con molti altri sindacati di classe e di massa, giocano un ruolo insostituibile in questa lotta, soprattutto quando alcune sezioni internazionali del movimento sindacale adottano la "pratica della concertazione" e arrivano a collaborare e accettare le politiche e le misure imposte dal grande capitale e dai governi accondiscendenti.

IV.

Il WFTU e il movimento sindacale di classe ritengono che sia decisivo, per modificare l'equilibrio dei rapporti di forza nella lotta per i diritti e gli interessi dei lavoratori, il rafforzamento dell'organizzazione sindacale e l'intensificazione della lotta di massa.

La presenza continuativa dell'Unione nei luoghi di lavoro, la diffusione delle informazioni, il coinvolgimento dei lavoratori, l'unità di azione, gli interventi mirati per risolvere i problemi, una direzione alla lotta per ottenere progressi e soddisfare le aspettative dei lavoratori sono tutte condizioni indispensabili per aumentare la sindacalizzazione e organizzazione e sviluppare lotte di successo.

L'autonomia sindacale e la libertà di contrattazione collettiva sono elementi centrali per la partecipazione dei lavoratori a tutti i livelli. Gli Statuti dei Lavoratori e le norme internazionali sono frutto di lunghe e dure lotte dei lavoratori e dei sindacati: devono essere difesi e rafforzati per tutelare i lavoratori efficacemente.

Nonostante la brutale offensiva capitalistica e la forza dei capitalisti, che faranno del loro meglio per uscire dalla crisi ed illuderci sulla rigenerazione di questo sistema ingiusto basato su sfruttamento, crisi e sofferenze per tutta l'umanità, siamo fiduciosi che la resistenza e la lotta dei lavoratori e dei popoli metteranno all'ordine del giorno la necessità di rompere con lo sfruttamento, la miseria e la guerra e di costruire politiche, economiche e sociali alternative a un modello che alcuni vorrebbero "eterno".

V.

E' in questo contesto che la WFTU e altre organizzazioni partecipanti al Seminario Internazionale svoltosi il 15-16 dicembre 2008 a Lisbona, hanno adottato alcune linee guida prioritarie di intervento, in considerazione del contesto politico, economico, sociale e culturale e delle specificità di ogni paese e ogni organizzazione sindacale:

-Costruire, consolidare e difendere alternative politiche, economiche e sociali al capitalismo e al suo modello neoliberale della globalizzazione;
-Lottare contro l'ingiustizia sociale e le disuguaglianze, le asimmetrie tra i popoli e gli Stati e per sradicare fame e povertà;
-Lottare per l'equa distribuzione della ricchezza, per salari migliori, e per l'orario di lavoro che tenga conto delle esigenze individuali, familiari e sociali dei lavoratori;
-Tutelare i diritti sindacali e sociali degli uomini e delle donne lavoratrici a tutti i livelli;
-Lottare per il diritto a posti di lavoro dignitosi, liberamente scelti e adeguatamente retribuiti;
-Lottare contro la disoccupazione e la precarietà, per lavoro con diritti;
-Lottare per la riduzione della settimana lavorativa a parità di salario e diritti; l'orario di lavoro deve conciliare le esigenze personali, familiari e sociale; lottare contro le proposte di revisione della Direttiva sull'orario di lavoro che il Consiglio Europeo intende adottare;
-Garantire il diritto alla contrattazione collettiva, nel rispetto delle specificità nazionali;
-Difendere e lottare per la libera organizzazione sindacale, l'autonomia e la libertà;
-Rafforzare l'intervento delle organizzazioni sindacali nei luoghi di lavoro;
-Lottare perché i diritti di accesso all'istruzione, alla formazione e alla sicurezza sociale siano effettivi;
-Garantire una migliore regolamentazione del lavoro, a livello nazionale e internazionale, in particolare attraverso una più solida e più coerente azione dell'ILO - Organizzazione Internazionale del Lavoro, che deve dare espressione nel suo seno alle diverse rappresentanze di lavoratori, quali la WFTU;
-Rivendicare efficaci e dissuasivi regolamenti contro lo sfruttamento transnazionale, contro le pratiche antisociali e la depredazione;
-Eliminare tutte le forme disumane e degradanti di lavoro, in particolare il lavoro infantile, il lavoro forzato e la tratta di esseri umani;
-Lottare contro la discriminazione delle donne e contro tutti gli altri tipi di discriminazione e di far rispettare la parità di opportunità in materia di accesso ai posti di lavoro, sul lavoro e nella società in generale;
-Accrescere concretamente la partecipazione dei giovani e delle donne nei sindacati;
-Rafforzare l'azione sindacale per tutelare i lavoratori migranti;
-Lottare per il rispetto della sovranità nazionale;
-Difendere la sovranità su cibo e energia dei paesi e combattere lo spreco e il saccheggio delle risorse da parte delle grandi potenze e del capitale transnazionale;
-Agire per la fine della repressione, persecuzione e uccisione di leader sindacali e attivisti, chiedendo il giusto processo e la punizione dei colpevoli;
-Lottare contro le guerre e le aggressioni imperialiste e le interferenze, per la pace, la solidarietà, l'equità, la sostenibilità ambientale e la giustizia sociale.

VI.

Consapevoli delle sfide e delle minacce della globalizzazione capitalista e delle conseguenze dell'attuale crisi, il movimento sindacale dei lavoratori e dei popoli, la Federazione Mondiale dei Sindacati e le altre organizzazioni presenti a questo seminario, ritengano necessario unire gli sforzi e organizzare azioni comuni o convergenti in ciascun paese, a livello regionale e settoriale e anche a livello internazionale, per difendere e promuovere i diritti dei lavoratori e le lotte per un nuovo ordine internazionale che superi le profonde ingiustizie e le disuguaglianze e costruisca un mondo di pace e di progresso.

E' con questi obiettivi che la WFTU annuncia che promuoverà una "Giornata Internazionale della lotta per i diritti dei lavoratori contro lo sfruttamento", il 1° aprile 2009, invitando gli uomini e le donne lavoratrici e i sindacati a organizzare lotte e azioni nei luoghi di lavoro, a livello settoriale, regionale o nazionale.

Lisbona, 16 dicembre 2008

http://www.resistenze.org/sito/os/ec...a02-004252.htm