DISAVVENTURE DI UN PENDOLARE
Mi capita spesso di spostarmi, per motivi professionali, verso Brescia o Milano.
Per comodità preferisco spostarmi in treno.
Ultimamente tuttavia, i viaggi in treno stanno diventando vere e proprie odissee.
Ieri mattina: avevo un impegno alle 9.45 a Brescia.
Mi ero deciso a prendere il treno delle 8.07 per Brescia (arrivo alle 9.15 a Brescia).
Appena arrivato in stazione, la voce dell’altoparlante annuncia un ritardo di ben 20 minuti!
Sconcerto e commenti non certo lusinghieri da parte dei presenti intirizziti dalle basse temperature……
Negli ultimi giorni abbiamo spesso sentito delle proteste dei pendolari o di quelli che, come me, preferiscono spostarsi in treno.
A questo punto, diceva quel famoso giornalista, “alcune domande sorgono spontanee”:
1) perché al minimo problema ( basse temperature) i treni ritardano o si bloccano del tutto? Come fanno allora, nei paesi scandinavi?
2) Perché per spostarsi da una città come Bergamo (pur sempre una delle città più produttive d’Italia) verso Milano ci vogliono 55 minuti e verso Brescia addirittura 60?
3) Come si può pretendere che i cittadini utilizzino le ferrovie, lasciando le auto a casa, quando il servizio è così scadente?
4) Che senso ha andare da Milano a Roma in tre ore , quando per andare da Bergamo a Brescia ci vogliono più di sessanta minuti?
Bergamo non merita questo trattamento ed ha un’immediata necessità di linee ferroviarie più efficienti, per stare al passo con l’Europa!
Ecco la Bergamo che sogniamo e vogliamo realizzare: una Bergamo all’altezza delle sfide dei prossimi anni.
P. Sirtoli
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