In Italia è prassi costante, in ogni caso ognuno (anche un giudice) deve fare i conti con la propria coscienza prima che con la legge, del resto è la storia di Antigone a dircelo e pure i romani con il loro Summa Lex Summa Iniuria.
La deificazione delle leggi può andare bene in un regime come quello nazista (o come quello zapateriano), per un essere umano, soprattutto se cristiano la legge non può essere l'ultima parola su tutto.
A volte si resta stupiti dall'ingenuità (ingenuità ?) di chi si strappa le vesti ululando alla violazione dele "sacre" leggi.