CH-Canton Ticino: Storia delle religioni, avanti tutta

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laRegione Ticino

Storia delle religioni, avanti tutta
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di Matteo Caratti - 17/05/2010

‘Coraggioe sangue freddo’e avanti tutta. Un augurio che formuliamo all’indirizzo delDipartimento dell’educazione, della cultura e dello sportdi Gabriele Gendotti che la scorsa settimana ha finalmente annunciato l’avvio della sperimentazione del corso di storia delle religioni per il prossimo anno scolastico. Coraggio perché non è certamente stato facile compiere progressi in questo delicatissimo ambito, visti gli antitetici interessi in gioco. Da un lato si è dovuto (e si deve) forzatamente fare i conti con gli esistenti privilegi di alcune chiese riconosciute nella Costituzione e, dall’altro, non sono mancate (e non mancano) le spinte di chi vorrebbe relegare il fatto religioso ad una questione meramente privata, gestita dalle chiese, ma rigorosamente fuori dalla scuola. Fra le due correnti naviga la scuola pubblica che deve fare i conti con il suo ruolo formativo e con la realtà mutata e mutante rispetto ai tempi andati dove il 99 per cento degli allievi erano di fede cristiana.
segue a pagina 30

DALLA PRIMA

I numeri parlano chiaro. Lo scorso febbraio un nostro servizio giornalistico illustrava sotto l’emblematico titolo “Cosìfunziona la scuola-mappamondo”con quante nazionalità e religioni diverse debbono confrontarsi i docenti della scuola media di Biasca (ma le altre sedi non sono poi tanto diverse): la squadra del direttore Franco Lazzarotto è chiamata a gestire la convivenza fra circa 300 allievi di 24 nazionalità e 7 religioni diverse. Un esempio, questo, che dimostra quanto sia importante che la scuola pubblica, se davvero vuole formare i cittadini di domani, sia pronta nel nuovo corso di ‘storiadelle religioni’ad offrire a tutti (ma proprio a tutti) i rudimenti di base per capire perlomeno due aspetti: quali sono – in primis – i motivi storici che hanno portato all’affermazione della chiesa cattolica e di quella riformata e su quali principi cardine si fonda tale credo, che ha permeato la storia e arricchito la cultura e l’etica dell’Occidente: e poi, una volta illustrato agli allievi tutti come qui da noi (cioè in uno stato laico!) ci si relaziona col trascendente, è bene allargare gli orizzonti su altre confessioni. Sarebbe bello, per restare all’esempio di Biasca, poter conoscere meglio tutte e sette le religioni presenti nella sede. Se però questa immersione a largo spettro appare troppo ardua, si approfondiscano almeno le religioni con le quali i nostri figli saranno, volenti o nolenti, costretti a confrontarsi anche come futuri cittadini.

Non è più possibile che la scuola pubblica segnali la sua assenza, in particolare sulle grandi religioni monoteiste e soprattutto su quella musulmana. In questi ultimi anni, iniziando dai minareti, per passare ora al burqa (anche se solo di una questione culturale pare si tratti), si fa di tutto per erigere nuovi steccati, sfruttando l’ignoranza e la diffidenza a fini politici. Pertanto la scuola è chiamata a compiere un ulteriore sforzo per dare ai cittadini di domani tutti gli strumenti per poter conoscere, capire, rispettare ed evitare di finire manipolati da incendiari che fanno leva sulla paura figlia primogenita dell’ignoranza. Una sfida che ha quale ambizioso fine la comprensione reciproca e l’integrazione di chi è in grado di accettare ed adattarsi alle nostre regole democratiche.

[Halberdier]

Sarebbe molto utile aggiungere anche un po' di Storia svizzera, nell'insegnamento. Ai livelli attuali è già bello se lo studente medio conosce il patto del Grütli; a parte questo, alcune tra le più importanti pagine della nostra storia non vengono minimamente menzionate nel programma scolastico.

[mosongo]

Sarebbe molto utile aggiungere anche un po' di Storia svizzera, nell'insegnamento. Ai livelli attuali è già bello se lo studente medio conosce il patto del Grütli; a parte questo, alcune tra le più importanti pagine della nostra storia non vengono minimamente menzionate nel programma scolastico.

E chi ti dice che in Svizzera :giagia: non si studi anche la Storia Svizzera?

L'articolo parla dell'ora di religione che i ragazzi hanno avuto normalmente nel passato e dove si studiava (per modo di dire, visto che ero presente) quella cattolica romana.
Non c'entrano niente le altre materie che sono abbondantemente studiate nel resto delle lezioni e delle ore.

[Halberdier]

E chi ti dice che in Svizzera :giagia: non si studi anche la Storia Svizzera?

Nessuno me lo ha detto. È che essendo io svizzero e avendo fatto le scuole dell'obbligo non troppi anni fa, ho potuto avere un'esperienza di prima mano. E la mia esperienza di prima mano ha rilevato grandi e gravi lacune (non assenza, lacune), che ho potuto colmare solo in seguito, per interesse personale. Se nel frattempo è cambiato qualcosa in meglio ne sono più che felice.

[mosongo]

Nessuno me lo ha detto. È che essendo io svizzero e avendo fatto le scuole dell'obbligo non troppi anni fa, ho potuto avere un'esperienza di prima mano. E la mia esperienza di prima mano ha rilevato grandi e gravi lacune (non assenza, lacune), che ho potuto colmare solo in seguito, per interesse personale. Se nel frattempo è cambiato qualcosa in meglio ne sono più che felice.

Dipende dove eri.
In Ticino forse si è più "nazionalisti" e, per esempio, la Battaglia dei Sassi Grossi la sanno pure i bambini dell'asilo.
Dipende forse pure dagli anni.
Negli anni Sessanta si studiava la Storia Svizzera dei Landfogti ecc. ecc. alle medie...

[Halberdier]

Dipende dove eri.
In Ticino forse si è più "nazionalisti" e, per esempio, la Battaglia dei Sassi Grossi la sanno pure i bambini dell'asilo.
Dipende forse pure dagli anni.
Negli anni Sessanta si studiava la Storia Svizzera dei Landfogti ecc. ecc. alle medie...

Abito in Ticino, ma la battaglia dei sassi grossi non ricordo di averla studiata a scuola. Poco o niente sui castelli di Bellinzona, un'accenno all'invasione napoleonica, poi basta.
Ho tra l'altro reperito un articolo in cui si parlava proprio dell'insegnamento della storia in Ticino e in Svizzera; in generale si parla di scarsa attenzione, mentre in Ticino si parla addirittura di semplici "note a pié di pagina", dovute all'utilizzo di libri di testo italiani.
Negli anni '60 hanno studiato i miei genitori.

[mosongo]

Abito in Ticino, ma la battaglia dei sassi grossi non ricordo di averla studiata a scuola. Poco o niente sui castelli di Bellinzona, un'accenno all'invasione napoleonica, poi basta.
Ho tra l'altro reperito un articolo in cui si parlava proprio dell'insegnamento della storia in Ticino e in Svizzera; in generale si parla di scarsa attenzione, mentre in Ticino si parla addirittura di semplici "note a pié di pagina", dovute all'utilizzo di libri di testo italiani.
Negli anni '60 hanno studiato i miei genitori.

Anch'io...
Te l'ho detto che dipende da dove abiti (e probabilmente tu abiti nel Sottoceneri :sofico: o nel Locarnese).
Io abito dopo Bellinzona (a Nord) e quindi la battaglia dei Sassi Grossi è storia locale.
Come pure per Arbedo, la Battaglia di Arbedo.
Effettivamente la Riviera e la Leventina hanno avuto molti più contatti (anche negativi: Biasca fu bruciata dagli Urani) con i Cantoni Primitivi che non il resto del Ticino (che allora nemmeno esisteva come tale) che invece era satellite ora di Milano e ora di Berna o di tutt'e due, a dipendenza dal luogo.
Sono fatti essenziali del Cantone e sono insegnati in rapporto ai Visconti o Signorie che siano del periodo.
Ugualmente per i Landfogti in rapporto alla nascita e crescita della Svizzera Confederale.
Poi che la scuola di oggi non insegni queste cose, mi sembra strano.

Ma in ogni caso, ritornando al tema del 3d, penso che sia per la prima volta che si studi la Storia delle religioni sia in Svizzera che probabilmente in U.E. stessa :mmm:.

[Halberdier]

Anch'io...
Te l'ho detto che dipende da dove abiti (e probabilmente tu abiti nel Sottoceneri :sofico: o nel Locarnese).
Io abito dopo Bellinzona (a Nord) e quindi la battaglia dei Sassi Grossi è storia locale.
Come pure per Arbedo, la Battaglia di Arbedo.
Effettivamente la Riviera e la Leventina hanno avuto molti più contatti (anche negativi: Biasca fu bruciata dagli Urani) con i Cantoni Primitivi che non il resto del Ticino (che allora nemmeno esisteva come tale) che invece era satellite ora di Milano e ora di Berna o di tutt'e due, a dipendenza dal luogo.
Sono fatti essenziali del Cantone e sono insegnati in rapporto ai Visconti o Signorie che siano del periodo.
Ugualmente per i Landfogti in rapporto alla nascita e crescita della Svizzera Confederale.
Poi che la scuola di oggi non insegni queste cose, mi sembra strano.

Potrebbe anche difettarmi la memoria, ma ti assicuro che di storia svizzera ne ho vista poca a scuola. E l'articolo che ho citato (CdT del 2008, ma non ricordo la data) me lo ha confermato, anche se molti anni dopo.

Ma in ogni caso, ritornando al tema del 3d, penso che sia per la prima volta che si studi la Storia delle religioni sia in Svizzera che probabilmente in U.E. stessa :mmm:.

Si, in effetti qui si è andato un po' off topic...

In Svizzera è (pur essendo un progetto-pilota) la prima quasi sicuramente, probabilmente anche la prima europea. Visti i tempi credo che diventerà presto, salvo inconvenienti, una regola.
Alla fine l'alternativa, attualmente, era l'ora buca; anche se di sicuro qualche studente lo "perderà" anche l'ora di religione, in fondo dare l'opportunità di studiare qualcosa in quest'ora buca può essere interessante.

Va beh, vedremo.

[mosongo]

Potrebbe anche difettarmi la memoria, ma ti assicuro che di storia svizzera ne ho vista poca a scuola. E l'articolo che ho citato (CdT del 2008, ma non ricordo la data) me lo ha confermato, anche se molti anni dopo.
....

Beh, le cose sono cambiate dai tempi che andavo io a scuola alle Maggiori (dal 1966).
Alle mie nipotine non ho mai chiesto cosa studiassero a scuola :mmm:
In ogni caso, è vero che la stampa ha riportato il fatto che in Svizzera si studia poco la Storia della Svizzera, ma se giravi pagina, qualche pezzo di Storia svizzera fra un articolo ad un altro lo trovavi (e trovi) sempre, magari non tutti i giorni.
Beh...siamo davvero Ot, ma poco importa: la Svizzera la cagano solo per i soldi: specialmente gli italiani

[Halberdier]

Beh, le cose sono cambiate dai tempi che andavo io a scuola alle Maggiori (dal 1966).
Alle mie nipotine non ho mai chiesto cosa studiassero a scuola :mmm:
In ogni caso, è vero che la stampa ha riportato il fatto che in Svizzera si studia poco la Storia della Svizzera, ma se giravi pagina, qualche pezzo di Storia svizzera fra un articolo ad un altro lo trovavi (e trovi) sempre, magari non tutti i giorni.

Si, questo è vero, e di questo ne sono molto felice, ma è anche vero che è dura trovare un dodicenne/quattordicenne che legge più o meno regolarmente il giornale.

Beh...siamo davvero Ot, ma poco importa: la Svizzera la cagano solo per i soldi: specialmente gli italiani