Gas: premier russo e ucraino si vedranno sabato a Mosca
giovedì, 15 gennaio 2009 4.51
di Oleg Shchedrov e Yuri Kulikov
MOSCA/KIEV (Reuters) - I primi ministri di Russia e Ucraina si incontreranno sabato prossimo per cercare di risolvere la disputa sulle forniture del gas che ha visto interrompere il pompaggio e lasciare al freddo molti paesi europei.
Il cancelliere tedesco Angela Merkel ha ribadito le richieste dell'Europa per una rapida soluzione delle divergenze sul prezzo del gas e sui debiti tra i due paesi, dicendo che la disputa mina la fiducia nei confronti della Russia.
Nonostante lo scarso entusiasmo di Bruxelles per un vertice in programma a Mosca nel fine settimana, la Commissione Europea ha detto che assieme alla Repubblica Ceca, presidente di turno dell'Ue, invierà una delegazione in Russia.
Un accordo appoggiato dall'Ue avrebbe dovuto garantire una ripresa delle forniture martedì scorso, con osservatori internazionali sul posto ad assicurare che l'Ucraina non sottraesse del gas, come sostenuto da Mosca.
Ma l'accordo non è riuscito a risolvere la situazione e la disputa continua a intaccare le forniture verso 18 paesi, causando la chiusura di stabilimenti e lasciando le famiglie esposte al freddo invernale.
Gli osservatori europei hanno detto che stamattina non veniva pompato alcun quantitativo di gas russo diretto in Europa, le cui condutture passano attraverso l'Ucraina.
Il portavoce di Putin ha detto oggi che il premier russo incontrerà l'omologa ucraina, Yulia Tymoshenko, sabato prossimo, il 17 gennaio, subito dopo essere rientrato da Berlino dove sono in programma per domani dei colloqui con Merkel.
"Credo che ci sia il rischio che nel lungo periodo si perda la fiducia nei confronti della Russia", ha detto Merkel nel corso di una conferenza stampa a Berlino con il premier britannico Gordon Brown.
L'Agenzia internazionale per l'Energia ha detto che la Russia ha perso il suo status di fornitore di gas credibile nei confronti dell'Europa.
A Bruxelles, una fonte vicina agli osservatori europei ha detto che la Russia sta rifornendo di gas l'Ucraina in un modo che rallenta le forniture all'Europa.
"Gli osservatori europei stanno vedendo chiaramente che la Russia non sta pompando un quantitativo sufficiente di gas nelle condutture e sta deliberatamente scegliendo la strada più difficile senza usarne più d'una come sarebbe necessario", ha detto a Reuters la fonte.
VERTICE DI MOSCA
Intanto il presidente russo Dmitry Medvedev ha proposto oggi che un consorzio di importatori europei di energia fornisca all'Ucraina il volume di "gas tecnico", necessario per fare pressione nei condotti del gas e poter così riattivare i rifornimenti, secondo quanto riferito dal Cremlino.
Bruxelles è preoccupata che il vertice possa nascondere un tentativo russo di creare spaccature in seno al blocco, che finora si è mostrato abbastanza compatto sulla vicenda.
Tuttavia, la Commissione Europea più tardi ha fatto sapere che sta proponendo che il commissario europeo all'Energia Andris Piebalgs e il ministro ceco dell'Industria e del Commercio Martin Riman partecipino a Mosca in rappresentanza dell'Ue.
La Turchia è soltanto l'ultimo paese colpito dalla crisi, rientrato da Mosca senza sapere quando riprenderanno le forniture di gas.
L'Unione europea importa un quinto del suo gas dalla Russia attraverso l'Ucraina. La crisi ha messo in luce la sua vulnerabilità e rinnovato un acceso dibattito sulla diversificazione delle fonti energetiche.
Dal canto suo, la Russia è infastidita dalle ambizioni dell'Ucraina di entrare a far parte della Nato e per il sostegno che il paese ha dimostrato a Tbilisi durante il conflitto tra Russia e Georgia dello scorso agosto.
L'AD di Eni Paolo Scaroni -- uno delle decine di grandi compagnie energetiche preoccupate per le interruzioni delle forniture e ansiose di una soluzione rapida -- deve incontrare oggi a Mosca i dirigenti del monopolista russo Gazprom.
Tymoshenko ha detto a Putin che l'Ucraina garantirà il transito del gas se Mosca permetterà a Kiev di usare l'8% delle forniture per necessità tecniche, aggiungendo che Kiev pagherà poi quando i prezzi del gas per il 2009 saranno definiti.
Il capo della Commissione europea Jose Manuel Barroso ha definito la situazione "inaccettabile e incredibile" e ha detto che l'esecutivo Ue consiglierà alle società del blocco europeo di citare le compagnie energetiche russe e ucraine se le forniture non riprenderanno in breve tempo.