Originariamente Scritto da
markk
non avevi fatto nessuna domanda, per questo non t'ho risposto. La fai adesso? Sì? Bene, allora rispondo alla tua domanda di adesso, non di prima, che non c'era, e ti rispondo affermativamente ovviamente.
Ma qui, forse t'è sfuggito, ed è ben grave che ti sia sfuggito, non si discute il più che legittimo diritto di difendersi e di fare il possibile per difendersi di israele, qui si discute la sproporzione, evidente, tra il pericolo che corre israele e la guerra, contro i civili, di reazione al pericolo, che sta avendo.
In altre occasioni ho fatto l'esempio dei terroristi shuzen sudtirolesi, che facevano attentati in terrotorio italiano e poi riparavano in austria, tant'è vero che alcuni di essi ancora oggi vivono in austria, pur se condannati in via definitiva in italia per omicidio, e qualcuno di loro è stato anche arrestato dai carabinieri quando non s'è accorto d'aver varcato il confine.
Ebbene, in quell'occasione l'italia avrebbe dovuto bombardare l'austria, indiscriminatamente, uccidendo civili inermi, per tentare di colpire i terroristi? No, non avrebbe dovuto, se l'avesse fatto sarebbe finita malissimo per noi, il "consesso" internazionale ci avrebbe giustamente condanati come criminali. E infatti ci siamo ben guardati dal farlo. Abbiamo preso i terroristi, cone le forse di polizia, almeno la maggior parte di loro, e li abbiamo processati e incarcerati, senza fare strage di sudtirolesi.