[Gaza] Appello dal carcere di Marwan Barghouti all'unità del popolo palestinese
Marwan Barghouti, segretario generale di Fatah, ha lanciato, dal carcere israeliano in cui è rinchiuso, un appello all'unità del suo popolo. Ecco la traduzione:
"Mi rivolgo ai palestinesi, ai cittadini dei paesi arabi e musulmani come all'insieme dei cittadini privati della libertà nel mondo affinché proseguano nelle loro mobilitazioni contro l'aggressione israeliana nella striscia di Gaza, per fermare il massacro che prosegue con la massima brutalità, da due settimane. Condanno questa aggressione, l'invasione e la distruzione della striscia di Gaza.
Saluto la grande determinazione dei palestinesi nell'affrontare questa aggressione e la loro coraggiosa resistenza per far pagare un pesante tributo agli invasori e aggressori.
Saluto tutti i palestinesi, ovunque essi si trovino, in Cisgiordania, a Gerusalemme, in Israele, nei campi profughi e nella diaspora, i popoli delle nazioni arabe e musulmane e i progressisti del mondo intero che esprimono la loro solidarietà al popolo palestinese.
Faccio appello a tutte le organizzazioni palestinesi, a tute le forze nazionali nella loro diversità affinché si uniscano per fare fronte comune contro l'aggressione e superino tutte le differenze perché l'attacco israeliano è rivolto a tutto il popolo palestinese per distruggerne la determinazione. Fatah e i suoi membri sono parte integrante della battaglia per opporsi all'aggressione.
Il sangue versato dai martiri chiede a noi una rapida fine dell'attuale divisione e la realizzazione dell'unità nazionale. Bisogna impegnarsi in un dialogo nazionale sulla base di un documento di riconciliazione, dei principi nazionali e della scelta democratica. Bisogna giungere ad un accordo nazionale tra OLP e Autorità Palestinese nella lotta contro l'occupazione.
La posta in gioco oggi è l'unità, la coesione ed l'elevarsi al di sopra delle ferite per affrontare l'aggressione, per farla finita con l'assedio e per continuare la marcia verso la libertà della nostra nazione, il diritto al ritorno dei profughi e l'indipendenza".
Fonte:
http://www.france-palestine.org/article10807.html