Public Idea : un nuovo modo di fare politica

[laformica]

LA PUBLIC IDEA: UN NUOVO MODO DI FARE POLITICA.

Mi si perdoni, al posto delle consuete citazioni, un’esperienza personale per dare forza alle argomentazioni che andrò ad affrontare:

Quando l’altro anno abbiamo deciso di fondare quello per la Decrescita, i Partiti già esistenti erano circa 50.
La cosa ci sembrava tanto imbarazzante che ci prendevamo in giro da soli dicendo che nel nome c’erano due bestemmie in tre parole: Partito e Decrescita.
Tuttavia dopo aver frequentato i vari forum della decrescita-movimento dove, una per tutte, si facevano lunghissime disquisizioni sul fatto se Hitler fosse vegetariano oppure no, non ci sembrava producente accodarci con una forma politica movimentista, non organizzata.
Con l’intendimento di dare voce al disagio, ci siamo i posti il problema di fare qualcosa di efficace ma nello stesso tempo democratico e trasparente.
Ci sembrava che dovessimo individuare una nuova via che evitasse sia L’INCONCLUDENZA DEL MOVIMENTO sia LA MANCANZA DI TRASPARENZA DEL PARTITO.
La nuova organizzazione politica si proponeva di:
-Non disperdere energie in settarismi ed in disquisizioni intellettualistiche che non riguardassero la sostanza dei problemi.
-Non avere personaggi di riferimento che divenissero inaccessibili alle e-mail ed ai tentativi di contattarli.
- Non richiedere quote associative o tesseramenti.
- Non delegare.
- Non alimentare la corruzione di un ennesimo partito tradizionale.
Ma soprattutto cercavamo, da parte del cittadino qualunque, una partecipazione FACILE E QUALIFICATA e non, come spesso accade, economica o di gregariato.
Ci sembrava fondamentale che chi decidesse di avvicinarsi ad una problematica dovesse poterlo fare con la convinzione di contribuire in prima persona alla costruzione di un progetto, facendo quindi effettivamente politica.
L’alternativa, quando manca cioè la coscienza di essere artefici, ci dava infatti la sensazione che producesse solo sterili lamentele nei forum.
D’altra parte, ci rendevamo conto che la vita frenetica a cui tutti siamo sottoposti rende difficile coltivare una idea e diventarne artefici. In genere accade che solo coloro che hanno tempo a disposizione riescono a trovare spazio e visibilità. Questo fa di loro dei politici di professione. Frustrazione per gli altri.

Tenendo conto di questi intendimenti e riflessioni, quello che si delineava sempre più era l’esigenza di una organizzazione politica, la quale, una volta elaborata una idea di riferimento funzionante da bandiera e da contenitore di consensi, finalizzasse la sua attività nel rendere più facile ed espressivo l’intervento di tutti gli altri, rendendo coloro che stanno a casa i veri costruttori e divulgatori dell’ idea.
Bisognava cioè, da una parte utilizzare le potenzialità di internet nel modo più democratico,
dall’altra rinunciare alla visibilità che in genere personaggi di riferimento acquisiscono.
Bisognava lavorare per facilitare l’accesso e possibilmente lavorare nell’ombra.
Svolgere un’opera organizzativa approntando strumenti di facile utilizzo per tutti, senza nessuna pretesa di delega né di rappresentanza.
Andavano cioè creati i presupposti per UNA PUBBLIC IDEA.

Il progetto si è in parte realizzato:

-L’organizzazione politica che si è materializzata è sì un partito, ma non richiede tesseramento nè quote associative. Tant’è che non possiede conto corrente e non vuole avere il fastidio di presentare un bilancio.
-Per divulgare l’idea e farla crescere si affida alla libera iniziativa. A questo proposito si è svolta un’opera di elaborazione predefinendo uno slogan, ed un’opera organizzativa approntando una metodologia facilitata che consente a chiunque di comprare, tramite computer, per proprio conto, uno spazio pubblicitario su Google.
Il sottoscrittore secondo la sua sensibilità può sceglier la parola chiave in funzione della quale lo slogan verrà visualizzato.
-E’ stato predisposto e messo in rete un programma non modificabile nell’elenco dei suoi punti programmatici. Ma sotto ogni punto è stato previsto uno spazio dove possono essere inserite proposte e modifiche.
I commenti rimarranno registrati ed inalterati sul sito; a tempo opportuno, in fase congressuale, si arriverà ad elaborarli ed integrarli con la partecipazione di tutti.

- Il partito non ha personaggi di riferimento. Chi scrive un articolo lo firma come è necessario, ma non vi è nessuno in particolare che svolge un ruolo di facciata. Le cariche istituzionali, necessarie di fronte al notaio in fase di costituzione, sono assolutamente provvisorie. In ambito assembleare verranno a suo tempo definiti i rappresentanti.
- Agli aderenti viene chiesto di fornire una reperibilità telefonica, la zona di residenza, e le competenze. Questo al fine di realizzare una certa vicinanza (insita nella filosofia della decrescita) ma soprattutto per dare valore ad un contributo qualificato che necessariamente, per essere fattivo, deve fare riferimento anche alle specifiche professionalità.
A questo proposito, come iniziativa collaterale, si và costituendo una banca della professionalità come serbatoio di solidarietà reciproca.


Il partito quindi come strumento trasparente di organizzazione.
Struttura leggera e priva di bilancio economico.
Con ruolo di stimolo ed amalgama della riflessione di tutti.
Come punto di incontro per promuovere la solidarietà e la collaborazione.

La Public Idea è una visione rivoluzionaria del modo di fare politica ma presuppone a se stessa una serietà e solidità di contenuto.
E’ infatti applicabile solo a quelle appartenenze il cui messaggio ha una valenza di originalità tale che il consolidamento dell’idea automaticamente produce il consolidamento della struttura che la divulga.
Sarebbe infatti inimmaginabile applicarla a quei partiti che si differenziano tra di loro più per le persone che li rappresentano che per il contenuto del messaggio che portano avanti.
Il mezzo diventa discriminante della serietà del contenuto.

Siamo fermamente convinti che le sfide a cui il mondo globalizzato è chiamato a rispondere,
riconducono a tre idee fondamentali:
-crescita a tutti i costi
-crescita sostenibile
-decrescita.
Ognuna di queste può essere a pieno titolo una Public Idea.
Noi, per primi, vogliamo portare avanti la nostra.

Massimo Corbucci www.partitodecrescita.it

[Outis]

...eh...una sola considerazione...cosa ti ha spinto a pubblicarlo qui?

[Outis]

...a me 'sto modo di fare dà proprio fastidio. Chiedo la rimozione del thread, qualora l'utente che l'ha aperto non intervenga entro 2 giorni.