Penso all'esempio di Imperatori come ADRIANO, MARCO AURELIO, ANTONINO PIO, uomini che si sono donati allo stato, imperatori che hanno mantenuto gerarchie in funzione della collettività.Roma nel primo periodo Imperiale ha insegnato le basi del vivere civile, nella legge, nell'equilibrio del Bene Comune, nella convivenza operosa.
Penso che questa crisi ci possa dare l'opportunità di eliminare le truffe, la caccia del voto e del consenso, per riproporre una religione precostantiniana, intenta a fissare gli archetipi, per una politica nobile nel più alto senso della parola nella ritrovata coesione sociale. Per un Imperatore filosofo che ci guidi ritrovando l'armonia contro il caos. Non è più possibile pensare a questa democrazia degenerata ricattata da una classe sacerdotale che non pensa al bene comune, ma a rigenerare il suo potere.
Se molte persone sentono questa necessità e la invocano nel silenzio interiore, nella volontà del pensiero ,credo che Cambierà.
L'Italia sarà il paese che pagherà più a caro prezzo questa crisi non tanto economica, ma morale.