ma l'ho capito , che tu non vuoi fare un discorso razzistico, ..
e forse ancora non ti rendi conto che più di tutti ho posto io ( e per primo ancora ettore muti ) il problema che stà alla base di tutto :
che cosa ci faceva quello sbandato egiziano senza il permesso di soggiorno in Italia ? e dietro ad un forno a fare pizze ?
chi doveva vigilare ? chi lo ha assunto ?
perchè si permette tutto ciò ?
Basterebbe applicare delle leggi che in Europa già esistono...come l'allontanamento dei comunitari che non hanno reddito...invece finora grazie alla Chiesa e alle varie lobby dei vermi non hanno risolto niente...Il paese dei balocchi tanto per cambiare....tutta colpa del maledetto spazio di Schengen...
Riaffermo il concetto, che Daltanius ha sapientemente impastato a suo piacimento.
Gli italiani percepiscono il disvalore espresso da una norma penale ma non sono più dissuasi dalla sanzione, gli stranieri (intendo dire gli sbandati, i randagi, non il personale consolare...) non sono in grado di percepire il disvalore ed in ogni caso non sono dissuasi dalla sanzione perchè la stessa è commisurata a criteri "retributivi" da loro comunque ritenuti blandi.
Quindi per cercare di restituire una qualche efficacia preventiva alla legge penale o si alza la soglia minima di pena eliminando al contempo alcuni "regali" processuali di cui ormai si abusa, o si eliminano dall'ambito dei destinatari della norma penale i soggetti inidonei a percepirne il significato.
Riguardo al tuo discorso sul peccato originale dell'imprenditore italiano che sfrutta lavoro nero straniero, mi domando quale sia la tua posizione nei confronti degli zigani, che per definizione non vengono per cercare un lavoro ma per trovare terreno fertile dove accamparsi. Di chi è la colpa in quel caso? Del paesaggio italiano profittatore che tiene ostaggio le baracche degli zigani?
vabbene, ma i politici, su tante cose non accettano i "consigli" della Chiesa, per cui potrebbero fare a meno di avallare certe presunte pretese di "accoglienza" , e soprattutto riguardo alla severità con cui trattare chi viene in Italia clandestinamente , ma anche e a maggior ragione chi assume e traffica con i clandestini.
bè ovvio che ci sono moltissimi italiani che se ne approfittano e dunque la colpa è da dividersi equamente tra immigrati e "immigrazionisti" (uso questo termine per indicare tutti gli italiani che per un motivo o per un altro vogliono trasformarci in un brodo di culture).